21 febbraio 2010

Il sottosegretario Mantica risponde all’interrogazione Di Biagio-Angeli sulle vittime italiane della dittatura argentina

ROMA – Il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica ha risposto all’interrogazione presentata da Aldo Di Biagio, deputato eletto nella ripartizione Europa e da Giuseppe Angeli, eletto alla Camera in America Meridionale, entrambi per il Pdl, in merito ad eventuali iniziative politiche e normative utili alla ricostruzione della memoria storica dei desaparecidos italiani in Argentina.
I deputati evidenziavano nell’istanza presentata lo scorso mese di novembre, rivolgendosi al ministro degli Esteri e a quello dell’Interno, la necessità di un “riconoscimento da parte dello Stato italiano delle vittime di origine e discendenza italiana del terrorismo in Argentina” e domandavano se un tributo fosse previsto per queste ultime in occasione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale.
Mantica ha evidenziato nella risposta scritta come l’Italia abbia sempre seguito con “grande attenzione la questione dei desaparecidos italiani accertati a seguito degli eventi legati alla dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983”, dramma di circa 30 mila desaparecidos complessivi che “ha dato vita ad innumerevoli organizzazioni di parenti che, mediante azioni legali e sensibilizzazione della società, continuano a chiedere alle autorità argentine che i responsabili vengano processati”.
Tra le vittime, “i desaparecidos italiani accertati, intendendosi per tali coloro i quali hanno la sola cittadinanza italiana e non i numerosissimi doppi cittadini – ha puntualizzato Mantica - sono 46”.
Il sottosegretario ha segnalato quanto sino ad oggi compiuto per iniziative connesse al ricordo di queste vicende e delle vittime in esse coinvolte. “Con fondi stanziati sulla legge n. 180 del 1992, dedicati a sostenere iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale, sono stati erogati contributi finanziari per progetti di riabilitazione delle vittime della dittatura militare argentina, realizzati dall’associazione ‘Abuelas de Plaza de Mayo’. Si possono citare – ha aggiunto Mantica - il contributo erogato nel 2003 a favore del ‘Centro di salute mentale per il diritto all’identità’, ed il contributo erogato nel 2004 a favore del progetto ‘Conservazione dell’archivio della Commissione nazionale per i Desaparecidos (Conadep)’. Nel 2007 è stato concesso un contributo per il rafforzamento istituzionale della suddetta associazione”.
Mantica ha quindi ricordato il processo tenutosi a Roma (condanna di primo grado nel dicembre 2000, confermata in appello nel marzo 2003) relativo a 8 cittadini italiani sequestrati ed uccisi. Il processo ha portato alla condanna all’ergastolo di due generali argentini ed a condanne a 24 anni di carcere per altri 6 ufficiali argentini. Tra le iniziative in onore alla memoria, il sottosegretario segnala, infine, la stele per ricordare i desaparecidos italiani vittime della dittatura installata in forma permanente presso l’ingresso dell’Ambasciata italiana di Buenos Aires. (Inform)