8 febbraio 2010

FIAT: ANGELETTI, INVESTA O SI FACCIA VENIRE ALTRA IMPRESA AUTO

Roma-''Se la Fiat non vuole aumentare la capacita' produttiva in Italia, si faccia venire un'altra casa automobilistica che ha voglia di investire nel nostro Paese. L'obiettivo di Marchionne di fare 900.000 auto nel 2012 non e' sufficiente''. Lo afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale ''gli interessi della casa torinese non coincidono piu' oggi con quelli del
''Marchionne chiede al governo di fare politica industriale, ma la politica industriale non si puo' fare a prescindere dagli imprenditori. Non si puo' fare politica dell'Auto se la Fiat non investe'', aggiunge Angeletti. Il segretario generale della Uil non e' d'accordo con il leader della Cisl, Raffaele Bonanni per il quale si e' rotto il sodalizio tra la Fiat e il Paese. ''Il vero sodalizio - osserva - era con Giovanni Agnelli, considerato quasi un re. In realta' la Fiat, come la Juventus, e' sempre stata molto amata e molto odiata. Non c'e' mai stata identificazione tra l'azienda e il sentimento italiano''. Secondo Angeletti, ''tra la proprieta' e l'amministratore delegato c'e' una normale suddivisione di compiti: la strategia che va decisa dall'azionista di riferimento, la gestione e' affidata a Marchionne''.