13 aprile 2011

Farnesina: modalità di voto per gli italiani all’estero

Gli elettori residenti all’estero e alcune specifiche categorie di connazionali temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali potranno votare per corrispondenza in occasione dei quattro referendum popolari abrogativi, riguardanti privatizzazione dell’acqua, energia nucleare, legge sul legittimo impedimento, che si terranno nei giorni 12 e 13 giugno (n. 1–Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione; b) n. 2–Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma; c) n. 3–Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme; d) n. 4–Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale).


La Farnesina ricorda che il voto per i referendum dei cittadini residenti all’estero ed iscritti all’AIRE “si esprime esclusivamente per corrispondenza negli Stati con i quali il Governo italiano ha concluso apposite intese. Negli Stati dove non è stato possibile concludere tali intese e negli Stati con intese ma la cui situazione politica o sociale non consente l’esercizio del diritto di voto tali elettori non potranno esercitare il voto per corrispondenza e pertanto, per votare, dovranno recarsi in Italia. In tal caso, presentando apposita istanza all’ufficio consolare della circoscrizione di residenza corredata del certificato elettorale e del biglietto di viaggio, avranno diritto al rimborso del 75% del costo del biglietto. Gli elettori residenti all’estero ed iscritti all’AIRE riceveranno a domicilio, da parte del Consolato di riferimento, il plico elettorale contenente le schede e le istruzioni sulle modalità di voto. Si raccomanda di seguire attentamente le istruzioni e di osservare le date indicate per spedire all’Ufficio consolare la busta preaffrancata contenente la busta anonima con le schede votate. In caso di mancata ricezione del plico elettorale entro il 29 maggio, i cittadini italiani residenti all’estero potranno recarsi di persona all’Ufficio consolare di riferimento per verificare la propria posizione elettorale: nel caso in cui i nominativi già figurino nell’elenco degli elettori in possesso dell’Ufficio consolare, si potrà ottenere un duplicato del plico elettorale, mentre in caso contrario si potrà chiedere al Consolato di attivare le procedure per essere aggiunti all’elenco degli elettori” La Farnesina ricorda inoltre che “ai sensi del Decreto-legge 11 aprile 2011, n. 37, le tipologie di elettori temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missioni internazionali ammesse al voto per corrispondenza, previa apposita dichiarazione, sono le seguenti: Appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all’estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali; Dipendenti di Amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all’estero per motivi di servizio, qualora la durata prevista della loro permanenza all'estero, secondo quanto attestato dall'Amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi, nonché, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero, i loro familiari conviventi; Professori e ricercatori universitari, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, titolari di incarichi e contratti ai sensi dell’articolo 1, commi 12 e 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e di cui alla legge 30 dicembre 2010, n. 240, che si trovano in servizio presso istituti universitari e di ricerca all’estero per una durata complessiva di almeno sei mesi e che, alla data del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi, si trovano all'estero da almeno tre mesi, nonché, qualora non iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani all'estero, i loro familiari conviventi. La procedura da seguire dipende dalla categoria di appartenenza: I militari e i dipendenti pubblici dovranno trasmettere una dichiarazione al comando o amministrazione di appartenenza, entro l’8 maggio. I familiari conviventi dei dipendenti pubblici, qualora non iscritti all’AIRE, dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in ordine allo stato di familiare convivente. I professori universitari dovranno far pervenire la dichiarazione, entro l’8 maggio, direttamente all’Ambasciata/Consolato di riferimento, unitamente alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesti il servizio presso istituti universitari e di ricerca per una durata complessiva di sei mesi e la presenza all’estero da almeno tre mesi alla data del 4 aprile 2011. I familiari conviventi dovranno presentare anche la dichiarazione sostitutiva relativa allo stato di familiare convivente, qualora non iscritti all’AIRE. I cittadini temporaneamente all’estero esprimono il voto per corrispondenza anche negli Stati con i quali il Governo italiano non ha potuto concludere apposite intese e negli Stati con intese ma la cui situazione politica o sociale non consente l’esercizio del diritto del voto. Pertanto, nel caso in cui tali elettori non presentassero l’apposita dichiarazione nei termini previsti e decidessero di tornare in Italia per votare, non avrebbero diritto al rimborso del 75% del costo del biglietto. I cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero e non appartengano alle tre categorie sopraindicate potranno votare per i referendum solamente recandosi in Italia presso le sezioni istituite nel proprio Comune di iscrizione nelle liste elettorali. Concluse le operazioni, le schede votate dagli italiani residenti all’estero saranno convogliate in Italia, dove avrà luogo lo scrutinio a cura dell’Ufficio Centrale per la Circoscrizione Estero istituito presso la Corte di Appello di Roma. Parimenti, saranno trasportate a Roma le schede votate dai cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio, le quali saranno scrutinate congiuntamente a quelle dei residenti all’estero”. Per ulteriori informazioni, si potranno contattare gli Uffici consolari competenti per territorio o l’indirizzo di posta elettronica referendum2011@esteri.it (Inform)

PROCESSO BREVE: PD, E' SCHIAFFO A LEGALITA' E INCENTIVO A DELINQUERE


''E' uno schiaffo alla legalita': pur di salvare Berlusconi si elargiscono premi processuali anche per reati molto gravi. E' un incentivo a ricercare scorciatoie processuali per farla franca in spregio delle regole e dei diritti delle parti lese. Peraltro si crea una giustizia di classe dove chi ha i mezzi per tirare alla lunga il processo restera' impunito''. Cosi' la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta l'approvazione alla Camera delle norme sulla prescrizione breve.

CONTI PUBBLICI: LA CRESCITA LANGUE E SERVONO NUOVE CORREZIONI


La crisi sta passando ma in Italia la crescita economica ancora langue. E per la finanza pubblica si prospettano interventi correttivi per raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014-2015, ma il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ha escluso le classiche manovre 'lacrime e sangue'. Questo il quadro che, sostanzialmente, si prospetta dal documento di economia e finanza (al posto del Dpef) che e' stato approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, insieme al piano nazionale di riforme che sara' trasmesso a Bruxelles, come richiede il cosiddetto semestre europeo delle politiche economiche. Un anticipo del piano di riforme, che ha una prospettiva di 3-4 anni, potrebbe essere varato con un provvedimento a breve termine che, ha detto Tremonti ''il governo ha allo studio''.Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha sottolineato come l'azione del governo italiano si muova ''nella direzione indicata dall'Europa''. Quello approvato oggi e' ''un documento importante, il seguito del patto per l'euro''.


Innanzitutto i numeri. Nel documento il governo rivede al ribasso le previsioni di crescita del pil che nell'anno in corso salira' soltanto dell'1,1% (contro l'1,3% delle precedenti stime), nel 2012 la crescita sara' dell'1,3% e nel 2013 dell'1,5% (anziche' il 2% per entrambi gli anni). Il deficit nel 2011 e' previsto attestarsi al 3,9% per poi scendere sotto il 3% nel 2012 (esattamente al 2,7%).Confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014. Non migliora la situazione anche sul fronte del debito che nell'anno in corso tocchera' quota 120% per poi tornare a scendere nel 2012 (119,4%) e ancora nel 2013 (116,9%).Berlusconi e Tremonti hanno comunque sottolineato come l'aggregato con il debito privato avvantaggi l'Italia che nel cammino di riduzione chiesto dall'Europa potra' contare su una certa ''flessibilita'''. Il ministro ha poi dato ''una notizia'', come egli stesso l'ha definita: il debito pubblico della Germania ha superato quello italiano che dal terzo posto nella classifica mondiale e' passato al quarto.Sostanzialmente invariata la pressione che nel 2011 sara' al 42,5%, per aumentare al 42,7% nel 2012 e tornare a scendere lievemente nel 2013 e 2014.Per raggiunge gli obiettivi di deficit il ministro ha indicato la necessita' di fare ''economie''. Non ha parlato esplicitamente di 'manovra', anche se interventi per correggere il deficit ci saranno. ''Ma niente a che vedere con le misure lacrime e sangue. Le famiglie non saranno colpite''. Per il 2012 Tremonti ha usato il termine di ''manutenzione'' mentre ''il grosso degli interventi correttivi ci sara' nel 2013 e 2014''.Insieme alla correzione, probabilmente con un decreto prima dell'estate, il governo dara' il segnale di avviare concretamente le riforme introducendo a breve alcuni interventi previsti nel piano. ''Misure per lo sviluppo - ha puntualizzato Tremonti - possono e devono essere fatte''. Per il Sud, a cui e' dedicato un importante capitolo del piano per le riforme, il ministro punta ad ottenere l'ok da Bruxelles all'introduzione del credito di imposta e della fiscalita' di vantaggio (''crediamo che con la Ue ci sia un assenso) e interventi per aumentare la dotazione infrastrutrturale. Non manca il capitolo della riforma fiscale. ''Chiederemo la delega non appena i tavoli con le parti sociali avranno concluso il lavoro''. Per le imprese Tremonti ha indicato misure volte ad incentivare quelle che investono in ricerca e innovazione anche in collegamento con le universita'. ''Oltre alle deduzione dei costi - ha spiegato il responsabile dell'economia - ci sara' in piu' un credito di imposta pari al 90%''. Breve il riferimento al nucleare sul quale si ricorda la moratoria di un anno gia' introdotta dal governo.

PROCESSO BREVE: VIA LIBERA DALLA CAMERA CON 314 SI' E 296 NO

L'Aula di Montecitorio ha dato il via libera al disegno di legge sul cosiddetto processo breve, il cui nome e' stato mutuato oggi in ''prescrizione breve''.L'approvazione del provvedimento e' avvenuta con 314 voti favorevoli, a fronte di 296 no: nessuno, tra i 610 presenti e votanti, si e' astenuto.Il testo, profondamente modificato rispetto alla formulazione uscita in prima lettura al Senato, torna adesso a Palazzo Madama. ''Quello che verra' approvato qui stasera non rendera' il processo piu' breve, ma la prescrizione piu' breve'', aveva sottolineato Piero Fassino intervenendo in aula alla Camera per dichiarazione di voto del Pd sul processo breve.Per spiegare meglio il senso di quanto sostenuto, Fassino ha detto che ''e' come se per accelerare il viaggio tra Roma e Milano si riducano i chilometri a 300. Ma la distanza in realta' rimane uguale e per arrivare prima, occorrono treni piu' veloci!''.''Con l'espressione 'processo breve' -ha quindi affermato Fassino- si potrebbe pensare che sia ragionevole ma in realta' noi abbiamo una prescrizione breve. E il punto allora e' che il provvedimento non rendera' i processi piu' brevi'' perche' per combattere la lentezza occorre risolvere l'inadeguatezza degli organici, riempire vuoti clamorosi tra i cancellieri, avere risorse anziche' i tagli che sono stati operati e l'introduzione di adeguate tecnologie.

''Sono tre settimane che si discute con la presenza assidua del governo'' ha sottolineato Fassino dicendo che il provvedimento avra' ''effetti devastanti per gravi reati''.''Questa -ha aggiunto e' un'amnistia mascherata: ma perche' lo fate? Lo hanno capito tutti gli italiani: occorre evitare che il presidente del Consiglio sia sottoposto a giudizio. Ma per concedere un privilegio a una persona viene scossa la certezza del diritto per milioni di persone''.Difesa a spada tratta del provvedimento da parte di Fabrizio Cicchitto: ''Si evocano a sproposito fatti traumatici, come la strage di Viareggio e il terremoto de L'Aquila. Questa e' un'operazione di sciacallaggio che noi respingiamo e rimandiamo al mittente'', ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, durante l'intervento di voto in Aula a Montecitorio. ''Ormai qualunque provvedimento riguardante la giustizia puo' sfiorare Berlusconi dal momento che dal 1994 e' sottoposto a un bombardamento giudiziario. Il vero scandalo - ha continuato Cicchitto - e' la persecuzione ad personam di cui e' vittima Berlusconi. Persecuzione che avviene nelle aule giudiziarie e nelle piazze. Noi vi diciamo che ci batteremo e non ci faremo processare''.La presidente del gruppo Pd del Senato, Anna Finocchiaro, parlando a Repubblica Tv ha invece attaccato il Guardasigilli: ''Se la prescrizione breve avra' effetti sui processi sul disastro ferroviario di Viareggio e sul crollo della casa dello studente per il terremoto de L'Aquila? Certo, hanno ragione l'Associazione Magistrati e le associazioni delle vittime. Le affermazioni di Alfano? Non corrispondono a verita', Alfano non e' affidabile''.''Alfano non e' affidabile - ha proseguito Finocchiaro - nel senso che cosi' come da un lato alla Camera si accorcia la prescrizione e al Senato si allunga il processo, cosi' un ministro della Giustizia che ha partecipato alla campagna elettorale sulla sicurezza dei cittadini oggi nega che il provvedimento sulla prescrizione breve comportera' la morte di moltissimi processi e il tradimento delle parti offese.Tra l'altro registro che l'espressione 'parti offese' non ricorre mai nei ragionamenti di questa Destra su processi penali, eppure Alfano ne dovrebbe avere grande attenzione, uguale a quella assicurata ai diritti di tutti gli imputati''.''Mentre il governo intero, con tutti i ministri e i sottosegretari - ha continuato Finocchiaro - e' tutto li' schierato per approvare una normetta che serve ad evitare il processo a Silvio Berlusconi, nel frattempo con una manovra a tenaglia al Senato vengono presentati altri due emendamenti.Uno dice: guardate che quello che e' stato accertato nel processo a carico di Mills, arrivato fino alla sentenza di Cassazione, non puo' essere utilizzato in un processo a carico di Berlusconi. Il secondo impedisce al giudice di scegliere quali siano i testimoni utili alle finalita' del processo, ma dispone invece che ciascun legale possa presentare tutti i testimoni che vuole senza che il magistrato possa tagliare la lista, allungando il processo a dismisura. Siamo oltre l'indignazione e lo sconcerto, siamo allo stupore''.I PUNTI CHIAVE DELLA PRESCRIZIONE (SCHEDA). Il testo approvato dalla Camera, profondamente diverso rispetto a quello licenziato dal Senato e che tornera' adesso a palazzo Madama, ha cambiato ufficialmente nome, passando da ''Misure per la tutela del cittadino contro durata indeterminata dei processi'' a ''Disposizioni in materia di spese di giustizia, danno erariale, prescrizione e durata del processo''.Al centro del provvedimento, infatti, la norma introdotta dal relatore Maurizio Paniz, che riduce i tempi della prescrizione per gli incensurati. L'articolo 3 modifica il codice penale all'art. 161, gia' cambiato con la ex Cirielli e riduce, da un quarto a un sesto, il limite del prolungamento del tempo necessario a prescrivere.La norma si applica ai processi per i quali non e' stata pronunciata sentenza di primo grado e non comprende i reati piu' gravi come mafia, terrorismo ed estorsione.L'articolo 4 del testo riguarda la ''durata ragionevole del processo e obbligo di segnalazione'', dunque i ''termini di fase''. Il loro sforamento non determina l'estinzione del processo, ma la segnalazione, da parte del capo dell'ufficio giudiziario, al ministro della Giustizia e al Csm.I termini di fase stabiliti dall'articolo 4 sono di sette anni e mezzo in tutti i gradi del processo, per i reati che prevedono pena pecuniaria o pena detentiva inferiore ai dieci anni. Per i reati che prevedono una pena pari o superiore ai dieci anni, i termini del processo, in tutti i suoi gradi, sono di 8 anni e mezzo. Per i reati di particolare allarme sociale previsti dall'art.51 (mafia e terrorismo), i termini massimi del processo, in tutti i suoi gradi, sono di 11 anni e mezzo.L'OSTRUZIONISMO PD NON BASTA, LA MAGGIORANZA SI CONFERMA. Il provvedimento sulla prescrizione breve, da un punto di vista numerico, passa alla Camera con 314 voti a favore contro 296. Ma il dato politico che emerge da questo passaggio parlamentare presenta una doppia lettura.Da un lato le difficolta' dell'opposizione nell'erodere (anche con ostruzionsimi e voti segreti) il pacchetto di voti della maggioranza che sostiene Silvio Berlusconi; dall'altro la tenuta dello schieramento di centrodestra, per il quale non pochi osservatori ipotizzavano il voto di oggi come una sorta di 25 aprile, di fine della corsa. Cosi' non e' stato.L'opposizione le ha provate tutte. A partire dal filibustering, l'ostruzionismo parlamentare messo in atto, durante il dibattito, con decine e decine di interventi di deputati del centrosinistra ora sull'approvazione del processo verbale ora con la richiesta di intervento (da parte del Pd) per leggere gli articoli della Costituzione. Ma risultati non sono stati ottenuti, con il voto finale arrivato nei tempi previsti. Si e' tentata anche la strada del voto segreto ma meglio non e' andata. Anzi e' questo passaggio che segna forse l'impotenza dello schieramento di opposizione contro l'attuale maggioranza. Nel pomeriggio, durante l'esame degli emendamenti, si e' votato, su proposta del Pd, a scrutinio segreto un emendamento Idv all'articolo 3 del provvedimento. Chiaro il tentativo di provare a spaccare la maggioranza. Ma il risultato e' stato l'opposto dell'auspicato, con il centrodestra che con 316 voti contro 288 ha bocciato l'emendamento. Sei voti in piu' rispetto ai 310 fino a quel momento ottenuti con le votazioni palesi e che sono stati pescati evidentemente tra le fila dell'opposizione. All'interno della quale e' subito partita la caccia al 'franco tiratore'.Il Pd ha immediatamente messo le mani avanti, con Dario Franceschini che si e' detto pronto a mettere ''le braccia'' sul fuoco sulla fedelta' dei suoi deputati. Da Fli si sospetta invece che l'aiuto possa essere arrivato dall'interno dello stesso fronte finiano, da Adolfo Urso e dai suoi fedeli i quali - si maligna in Futuro e liberta' - non hanno partecipato in alcun modo al dibattito.Immediata la replica dell'ex viceministro al Commercio estero, che rimanda al mittente le accuse. Una opposizione insomma che doveva partire unita e solida contro ''la legge ad personam per Silvio Berlusconi'' e che al contrario si ritrova spaccata e attraversata da sospetti reciproci.Non si e' frantumato invece il centrodestra, il Pdl in particolare. Non pochi fra politici e commentatori davano quasi per scontato che l'evidente competizione in atto tra le 'correnti' del Popolo della liberta' avrebbe portato qualcuno degli attori in campo (ministri ex Fi, dirigenti di primo piano, ex ministri) ad approfittare del voto di oggi per mettere in difficolta' - favorendo con un voto contrario una sconfitta sulla prescrizione breve - il leader Silvio Berlusconi.Si pensava anche che la Lega Nord, i cui vertici hanno non poche difficolta' con la base per la gestione 'governativa' dell'emergenza immigrati, potesse approfittare del delicato voto per differenziarsi dal premier. Nulla di tutto questo.Per le opposizioni quindi un'altra occasione mancata per dare la famosa spallata al governo guidato da Silvio Berlusconi e alla maggioranza che lo sostiene. Dovranno attendere ancora.PD, ''SCHIAFFO A LEGALITA' E INCENTIVO A DELINQUERE''. ''E' uno schiaffo alla legalita': pur di salvare Berlusconi si elargiscono premi processuali anche per reati molto gravi.E' un incentivo a ricercare scorciatoie processuali per farla franca in spregio delle regole e dei diritti delle parti lese. Peraltro si crea una giustizia di classe dove chi ha i mezzi per tirare alla lunga il processo restera' impunito''.Cosi' la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta l'approvazione alla Camera delle norme sulla prescrizione breve.

Berlusconi: nel 2013 non mi ricandido a premier, Alfano potrebbe succedermi

Alle prossime elezioni del 2013 Silvio Berlusconi potrebbe fare un passo indietro e lanciare come possibile presidente del Consiglio Angelino Alfano. Lo ha rivelato ieri lo stesso Cavaliere, nel corso di una cena con i corrispondenti di alcune testate straniere.Il sito del Wall Street Journal riporta alcune frasi: "Se ci sarà bisogno di me come padre nobile, sono disponibile. Potrei essere capolista del mio partito- osserva Berlusconi- ma non voglio un ruolo operativo". Secondo il colloquio riportato dal quotidiano economico, Berlusconi dice che il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, potrebbe "rimpiazzarlo" alle future elezioni

LIBIA, HO PENSATO DI DIMETTERMI" - E Forte dei legami "personali" con Gheddafi, il premier ammette di non aver preso a cuor leggero l'idea di intervenire militarmente in Libia: "Con tutte le difficoltà personali che questa decisione ha rappresentato per me, ho pensato che fosse mio dovere dimettermi. Tutti mi hanno chiesto di non farlo e allora sono rimasto al mio posto", rivela Berlusconi


11 aprile 2011

Immigrati, Maroni: l'Italia è sola. Non so se ha senso stare nell'Ue. Bruxelles: nessuno vuole che esca

Aquí escribes la parte del post a mostrar.Italia e Unione Europea ad un passo da una crisi senza precedenti a causa dell'emergenza migranti e della soluzione del permesso temporaneo scelta dal governo. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni rispolvera il detto "meglio soli che male accompagnati" e incassa, in una telefonata con il premier Silvio Berlusconi, la condivisione della linea espressa a Lussemburgo durante il Consiglio Ue degli Affari interni."Mi chiedo se davvero abbia un senso continuare a far parte dell'Unione europea", dopo che questa ha lasciato da sola l'Italia a gestire l'emergenza immigrati'', ha affermato il titolare del Viminale. L'Ue, ha accusato Maroni, è diventata un'istituzione che "si attiva subito solo per salvare le banche e dichiarare guerra, ma quando le si chiede solidarietà concreta per salvare un Paese in difficoltà come l'Italia si nasconde". "Quando l'Italia chiede aiuti a gestire i rimpatri, bloccare gli sbarchi e investire in Tunisia e le viene risposto 'devi pensarci tu perché ci sei vicina', allora mi pare che qualcosa non funzioni", ha continuato. Dato l'atteggiamento degli altri Stati membri, l'Italia ha approvato le conclusioni del Consiglio Ue sull'immigrazione con riserve. Il documento, ha detto Maroni, "non prevede nessuna misura concreta". Il ministro dell'interno ha comunque "chiesto l'intervento della Commissione europea", tanto che domani lo stesso presidente dell'esecutivo Ue si recherà di persona in Tunisia.

"L'unica nota positiva" della giornata, per Maroni è stato constatare, "come era nostra convinzione", che "nessuno ha eccepito che sono contrari alle normative europee" i permessi di soggiorno rilasciati dall'Italia, anzi, "nessuno ha detto che sono contrari a Schengen". Dopo il colloquio con Maroni, Berlusconi ha telefonato al presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso. Nel corso della conversazione, lunga e molto cordiale, i due presidenti hanno ribadito il punto di vista comune sulla necessità di un approccio europeo all'emergenza migratoria. Dall'Ue la commissaria Ue agli affari interni Cecilia Malmstroem ha replicato così alle dichiarazioni del titolare del Viminale: ''Mi dispiace se il ministro Maroni è rimasto deluso, nessuno vuole che l'Italia abbandoni l'Ue. L'Italia è un patrimonio per l'Europa", ha sottolinato la commissaria ricordando però che la Commissione ha "già fatto molto per aiutarla". E ha confermato che "il decreto italiano per quel che noi abbiamo visto rispetta Schengen". In precedenza la Malmststroem aveva definito "prematura" l'attivazione del meccanismo Ue di protezione temporanea per i rifugiati ma, aveva sottolineato, ''non spetta alla Commissione europea fornire consigli all'Italia" sul cosa fare con gli immigrati tunisini sbarcati a Lampedusa. Il ministro dell'Interno tedesco Hans Pieter Friedich da parte sua ha accusato l'Italia di violare ''lo spirito delle regole di Schengen" con l'assegnazione dei permessi di soggiorno. Mentre Parigi, tramite il ministro dell'interno francese Claude Gueant, ha assicurato che farà "controlli frequenti e severi" in un "raggio di venti chilometri dalle frontiere". Dall'Italia il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli sottolinea: "Dopo l'egoistica e anticomunitaria posizione assunta oggi dall'Europa nei confronti di uno Stato membro diventa obbligatorio e urgente predisporre un blocco navale assoluto a difesa delle nostre acque e dei nostri confini". Per il segretario del Pd Pierluigi Bersani, invece, "se siamo finiti in questa situazione è perché gli apprendisti stregoni della propaganda sono finiti vittime della propaganda stessa". In Europa, ha dichiarato, "governano le destre proprio come in Italia, e il risultato è questo: propaganda su propaganda, soluzioni zero. Adesso sento che la destra vuole portarci fuori dall'Europa, vuole per caso portarci nell'Unione africana?". E mentre si discuteva a Lussemburgo, sulla questione immigrazione è intervenuto anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano. "Il mio animo è per un impegno forte dell'Italia in Europa, affinché il nostro Paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell'immigrazione", ha detto. "Tutto questo - ha aggiunto il presidente della Repubblica - senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura - ha concluso - ipotesi di separazione".

10 aprile 2011

IL VICEPRESIDENTE ITAL-UIL CASTELLENGO IN ARGENTINA TRA ACCORDI DI COOPERAZIONE E TUTELA DEI DIRITTI

L’interesse del Patronato Ital-Uil a sviluppare le sue attività in Argentina ed in America Latina è già una realtà evidente. Le visite periodiche realizzate definiscono chiaramente che il Patronato è una delle organizzazioni sociali più sviluppata in questi ultimi anni in conseguenza di un lavoro costante e attento alle nuove necessità emergenti, da una società che cambia continuamente. La visita del vicepresidente Mario Castellengo è il fedele riflesso di questo processo. Da lunedì 4 a mercoledì 6 aprile l’agenda è stata intensa e piena di riunioni significative con dirigenti sociali e sindacali. Bisogna evidenziare il consolidamento degli accordi di mutua collaborazione e reciprocità con il Sindacato Argentino della Calzatura ed altre 8 organizzazioni. Questi accordi hanno come obiettivo il fatto che l'Ital-Uil dell’Argentina offra un numero rilevante di servizi e prestazioni, oltre ad iniziare attività congiunte nel contesto di un sistema produttivo sempre più globalizzato. Il vicepresidente Castellengo è stato accompagnato dal coordinatore del Patronato Ital-Uil, José Tucci, che ha manifestato la sua soddisfazione per i risultati degli incontri realizzati. "I risultati sono più che soddisfacenti, vedo un futuro promettente e la costruzione di una rete ed uno spazio sociale tra organizzazioni sorelle", ha detto. "Abbiamo bisogno di maggiore cooperazione per poter risolvere in modo efficiente le necessità della gente. Dobbiamo smettere di pensare che l’efficienza consista nell'adeguare, ridurre. Al contrario, per noi l’essere efficienti significa cooperare, allearsi con altre organizzazioni affini".

La visita ha compreso anche un breve soggiorno in Uruguay, dove sono iniziate azioni dello stesso tipo con organizzazioni sociali locali ed inoltre si sono gestiti i preparativi per la realizzazione di un Congresso dell’Ital-Uil in America Latina che si svolgerà entro il 2011. Tale evento potrà svolgersi in Uruguay o in Brasile e allo stesso parteciperanno le organizzazioni sociali affini alla Uil di tutto il continente, in particolare di quei Paesi in cui l’Ital-Uil è presente. Altresì vale la pena ricordare la visita del dirigente della Uil Pensionati Romano Bellissima, realizzata alla fine del 2010, in Argentina, Brasile e Uruguay al fine di mettere le basi a nuovi accordi e alla realizzazione del suddetto Congresso. In sintesi, le attività dell’Ital-Uil per questo 2011 sono molte e tendono ad un consolidamento della leadership del Patronato, come ha manifestato il vicepresidente Mario Castellengo: "l’Ital-Uil ha molti progetti da sviluppare", ha annunciato; "pensiamo a tutta la comunità residente in questo continente ed alle nuove generazioni di discendenti. Cerchiamo di fare in modo che l’Italia si avvicini di più all’America Latina, vogliamo approfondire i legami con questo meraviglioso continente".

Lavoro, Bersani: "Situazione insostenibile, licenzia pure lo Stato"

"Il dramma dell'Italia e' che non si riesce mai a parlare del problema vero: l'occupazione, quella dei giovani in particolare". Lo dice Pier Luigi Bersani in un messaggio per la manifestazione "Il nostro tempo e' adesso", che si terra' domani 9 aprile. "Nella crisi- aggiunge il segretario del Pd- la disoccupazione giovanile si e' aggravata ulteriormente: solo un giovane su cinque in Italia lavora, e negli ultimi due anni il 70 per cento delle assunzioni sono state precarie. Nella crisi 300mila giovani hanno perso il lavoro, senza tutela alcuna, e qui dentro ci sono anche quelli mandati a casa dallo Stato". Bersani aggiunge: "E' una situazione non sostenibile. Noi abbiamo delle proposte: in primo luogo diciamo che un'ora di lavoro precario non puo' costare meno di un'ora di lavoro stabile, se no, a poco a poco, si precarizzano tutti. Bisogna poi ridurre le tipologie contrattuali, che sono diventati una giungla. Bisogna stabilire dei diritti universali per qualsiasi tipo di lavoro: la malattia la maternita', l'indennita' di disoccupazione. Bisogna creare insomma una civilta' comune del lavoro".

Su questo tema, quello del lavoro, "noi vogliamo impegnare il nostro progetto e le nostre forze. Lavoro e democrazia sono due temi che devono darsi la mano per la riscossa italiana", conclude il leader del Pd.(AGENZIA DIRE, http://www.dire.it/)

''BASTA BARZELLETTE, VOGLIAMO UN FUTURO''. PRECARI E STUDENTI IN PIAZZA IN TUTTA ITALIA

Da Milano a Palermo, un sabato di manifestazioni promosse dal Comitato ''Il nostro tempo e' adesso la vita non aspetta'' contro la precarieta', formato da reti di precari tra cui gli operatori dello spettacolo, i precari dei call-center, gli archeologi precari, i giornalisti precari e gli studenti. Cortei a Roma, Napoli, Torino, Milano, Bologna, Palermo e anche in alcune citta' all'estero. Si sono ritrovati in centinaia ad Ancona, in piazza del Plebiscito e anche a Napoli, da piazza Mancini, dove circa 400 persone attraversano il centro della citta' per raggiungere piazza del Gesu'.Nella capitale la manifestazione dalle 15 si snoda da piazza della Repubblica fino al Colosseo, per concludersi con i discorsi dei promotori, e di lavoratori precari, studenti e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.

Durante il percorso del corteo, azioni dimostrative simboliche, piazze tematiche, attraverso le quali si veicolano i temi centrali della mobilitazione. Tra le adesioni quelle di Ascanio Celestini e Dario Vergassola.Per i precari di Milano, invece, appuntamento a Colonne di San Lorenzo alle 15,30 e per quelli di Torino alle ore 15 da piazza Vittorio. E ancora: Firenze (dalle ore 15 a piazza Santo Spirito) e Palermo (dalle ore 17 da Piazza Indipendenza).Particolarmente ''vivace'' la partecipazione degli studenti: ''Anche noi studenti medi e universitari, saremo oggi in piazza per dire che il nostro tempo e' adesso. Non siamo piu' disposti ad aspettare, siamo stanchi di sentirci dire 'siete il futuro del Paese' mentre si tagliano fondi alle scuole e alle universita'. Non siamo piu' disposti ad ascoltare, ancora una volta, le barzellette dei politici, che tentano di nascondersi dietro una squallida ironia perche' incapaci di affrontare i veri problemi di questo Paese''. E' quanto si legge in una nota congiunta della Rete degli studenti e dell'Unione degli universitari, in piazza contro il precariato.''Noi - prosegue la nota - vogliamo contare, ora e subito, vogliamo un cambiamento forte nel Paese e lo vogliamo ora.Vogliamo un Paese diverso che non ci costringa ad emigrare all'estero per costruirci un presente ed un futuro.Chiediamo investimenti sostanziali nella formazione e nell'istruzione pubblica, perche' sono questi a garantire, non solo il nostro, ma il futuro di tutto il Paese''.Come studenti, evidenziano ancora, ''viviamo la precarieta' come condizione quotidiana ed esistenziale, per questo saremo in piazza oggi in tutte le citta' italiane''.E pure i dottorandi e i dottori di ricerca dell'Adi partecipano alle manifestazioni di Roma, Bari e Pavia contro il precariato e per promuovere l'appello ''Il nostro tempo e' adesso. La vita non aspetta''.Secondo Francesco Vitucci, Segretario Adi Roma e membro del comitato promotore de ''Il nostro tempo e' adesso'': ''Oggi siamo in piazza non solo per riaffermare la dignita' del nostro lavoro ma per ricordare che senza la ricerca e la valorizzazione dei giovani ricercatori tutto il Paese e' destinato a crollare''.Adi Ancona ha partecipato all'iniziativa ''Liberiamoci dalla precarieta''' (piazza Plebiscito, ore 10,00-13,00) che si e' conclusa con l'intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. E ancora: Adi Bari ha partecipato al flash mob e al successivo presidio che si e' svolto dalle 9,30 alle 13,00 in Via Sparano, nei pressi della Libreria Laterza.Adi Pavia aderisce al comitato AdessoPv e partecipa alla manifestazione che si tiene in Piazza della Vittoria dalle 16,00 alle 18,00. Adi Pisa ha aderito al comitato Nove Aprile Pisa, ed e' intervenuta all'Assemblea cittadina della precarieta' partecipando alle iniziative: ''Il mercato del precario'' (Piazza Ciro Menotti ore 12,00) e ''I diritti calpestati'' (Borgo Stretto ore 14,00).

PDL: BERLUSCONI, ''ENTRO DUE SETTIMANE AVREMO 330 DEPUTATI. E VINCEREMO LE AMMINISTRATIVE''

''Entro due settimane avremo 330 deputati e finalmente potremo approvare le tre grandi riforme: giustizia, architettura istituzionale e fisco''. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervendo alla convention 'Cofondatori' all'Auditorium della Conciliazione.E il premier si dice sicuro anche del consenso popolare: ''Vinceremo anche le ammnistrative, come abbiamo vinto le politiche e le europee''.''Nella vita - dice - ci vogliono obiettivi ambiziosi.Perche' non dirci che dobbiamo arrivare al 58%?''.Poi, due stoccate. La prima al presidente della Camera: ''Fini non aveva letto Cofondatori ma Coaffondatori''. E poi: ''Abbiamo scoperto che c'era un patto tra Fini e il sindacato dei magistrati. Lui avrebbe garantito che non avrebbe fatto passare nessuna riforma della giustizia fin quando sarebbe stato presidente della Camera. Poi sara' lui a sedersi con il sindacato per fare la riforma''.La seconda bordata, verso Pier Ferdinando Casini: ''In questi tre anni Casini e' passato all'opposizione e non so come fara' a spiegare ai suoi elettori la sua prossima alleanza con i comunisti''.Infine, un nuovo duro attacco contro i giudici: ''Se la magistratura infanga il presidente del Consiglio, infanga l'Italia. Se uno ha 31 processi a confronto Al Capone e' un dilettante. Nessuno dei fatti di cui sono accusato corrisponde a verita'. L'ho giurato sui miei figli''.E il premier incalza:''Ora, contro di me tentano anche l'attacco patrimoniale. A Milano c'e' un giudice, di cui potrei dire molto, che ha formulato un risarcimento di 750 milioni per la tessera numero uno del Pd, De Benedetti, per un lodo a cui la Mondadori fu costretta. E' una rapina a mano armata''.''De Benedetti si alzo' dal tavolo saltando di gioia, io rimasi sconfortato e ora alla Mondadori, che ha 252 milioni di valore, si chiede di risarcirne 750. Definire questo fatto - conclude Berlusconi - una rapina a mano armata e' il minimo''.

Ue: migranti problema comune. Frattini: serve un'azione politica

Bruxelles ribadisce che l'immigrazione è un problema comune europeo, anche se non vuole commentare le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi.Non commentiamo le parole del premier italiano - ha detto un portavoce della Commissione europea Cezary Lewanowicz - ma ribadiamo fortemente che i flussi migratori provenienti dal Nordafrica sono comune responsabilità dell'Europa, non solo dei Paesi del Mediterraneo, ma di tutti quanti". Per questa ragione, secondo il portavoce, "serve che l'Europa parli con una sola voce" sulla questione.

Comunque, secondo il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, le parole di ieri del premier (''l'Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi'', ha detto il premier da Lampedusa) sono "un messaggio non contro l'Europa ma contro gli egoismi degli Stati". ''Serve una maggiore solidarietà da parte dei Paesi membri", ha detto Tajani all'Adnkronos sottolineando anche la necessità di "una strategia complessiva per l'Africa".

Il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini si rivolge all'Europa per dire che ''non bastano contributi economici. Occorre un'azione politica''. ''Siamo anche convinti - ha detto il ministro intervistato da SkyTg24- che ogni Paese, in particolare l'Italia, interpreta ed applica le sue leggi conformemente all'Europa ma nessuno può interpretare le nostre leggi in nome o sulla base di principi diversi. Abbiamo stabilito, ad esempio, quali sono i requisiti sulla cui base riconosciamo lo status di permesso temporaneo. Sono requisiti stabiliti dalla legge italiana e a questi requisiti ci atteniamo''. La questione immigrazione continua a far discutere anche all'interno dei confini nazionali. Secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini, "c'è sempre una ragione se si è poco credibili nei momenti importanti e difficili. E l'Italia ha dimostrato in questo momento difficile di essere poco credibile agli occhi dei maggiori partner europei". Inoltre occorre "smetterla con certe improvvisazioni che abbiamo verificato anche qualche giorno fa e continuiamo a verificare in ordine alla sfida enorme derivante dai flussi migratori". Sulle tensioni tra il governo Berlusconi e l'Ue interviene Massimo D'Alema. "Io penso che se se ne andasse lui non sarebbe rimpianto da nessuno... Il livello di discredito di cui gode il nostro Paese a causa sua è veramente impressionante", ha detto il presidente del Copasir. Per il leader dell'Udc Pier Ferdindando Casini, ''siamo isolati in Europa''. ''Le isterie della Lega non hanno certo risolto i problemi, anzi li hanno accentuati", ha detto a SkyTg24.

8 aprile 2011

La Toscana promuove una “banca” di buone pratiche per l’America Latina

Competitività dei territori, innovazione, pianificazione e tutela urbana e territoriale, gestione integrata e sostenibile dei rifiuti urbani, cooperazione transfrontaliera: questi i temi dell’incontro che si svolge in Argentina nell’ambito del programma di cooperazione trasfrontaliera “Urb-al III” di cui è partner la Regione Toscana. L’incontro, che si tiene oggi e domani 8 aprile nella città di Purmamarca, ha per obiettivo quello di promuovere una metodologia di capitalizzazione di buone pratiche in questioni transfrontaliere tra città con caratteristiche simili. Sono presenti i rappresentanti di cinque progetti ed i loro partner, tra cui lo stesso Municipio di Purmamarca (Argentina), la Provincia di Frosinone (Italia), le cittá di Ponta Pora, Livramento e Quaraì (Brasile), Pedro Juan Caballero (Paraguay), Calacoto e San Pedro Quemes (Bolivia), la “Mancomunidad” di Río Lempa (Hondur as, El Salvador e Guatemala), le regioni di Arica e Tacna (Perù). Partecipano i rappresentanti della Regione Toscana, del Cespi (Centro Studi Politica Internazionale), il sindaco di Purmamarca, Marcelo Aramayo, e i componenti dell’organismo di coordinamento del programma Urb-al.

Lo scambio di progetti fra i partner consentirà di migliorare il coordinamento delle politiche pubbliche locali, la governance dei processi territoriali e le relazioni a più livelli (amministrazioni comunali, istituzioni intermediarie, i governi nazionali). Grazie alla “messa in rete” dei progetti verrà creata una sorta di “banca” delle buone pratiche che servirà a rendere più efficaci gli interventi. (gq-Inform)

Istat: tornano a crescere i redditi delle famiglie ma cala il potere d'acquisto

I redditi delle famiglie tornano a crescere nel 2010 dello 0,9 per cento, mentre la propensione al risparmio si è attestata al 12,1 per cento, registrando una diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat.

Il potere d'acquisto delle famiglie nel 2010 risulta in riduzione dello 0,6% (che nel 2009 era stata pari al 3,1) mentre la spesa per consumi finali è aumentata del 2,5%. I dati relativi al quarto trimestre evidenziano che la propensione al risparmio delle famiglie (definita dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile), calcolata sui dati destagionalizzati, è stata pari al 12,4 per cento, superiore di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma inferiore di 0,8 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2009.

Nell'ultimo trimestre dell'anno, invece, la crescita del reddito disponibile rispetto al trimestre precedente (+1,4 per cento) è stata superiore a quella registrata dalla spesa per consumi (+0,8 per cento), il che ha determinato l'aumento congiunturale del tasso di risparmio. Sempre nell'ultimo trimestre del 2010 il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è aumentato dello 0,8 per cento rispetto al trimestre precedente, tornando sui livelli registrati alla fine del 2009. Commentando i dati, Codacons ha sottolineato che "è la media del solito pollo, sono dati falsati, ancora più preoccupanti se si considera che arrivano dopo il crollo del 2009 del 3,1%". "Pensionati e famiglie a rischio di povertà relativa hanno un'inflazione maggiore rispetto alla media delle altre famiglie italiane: il calo del loro potere d'acquisto è, quindi, doppio", aggiunge il Codacons, che già da tempo chiede al governo indici ed indicatori differenziati per fasce di reddito e sociali. "Sarebbe necessario soprattutto un indice dei prezzi ad hoc per i pensionati sul quale calcolare l'adeguamento delle pensioni", conclude il Codacons.

Maroni: azione comune tra Italia e Francia per bloccare i clandestini


"Abbiamo concordato la necessità di sviluppare un'azione comune fra Italia e Francia, un gruppo di lavoro congiunto per prendere iniziative per bloccare le partenze dei clandestini dalla Tunisia". Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine dell'incontro con l'omologo francese Claude Gueant.L'accordo con la Francia, ha continuato Maroni, prevede che le iniziative rientrino negli "accordi fra Italia e Tunisia che prevedono il pattugliamento congiunto delle coste sia aereo che navale". "Siamo d'accordo - ha detto Gueant - sul rispetto stretto delle norme. Gli immigrati con un permesso di soggiorno temporaneo avranno la possibilità di circolare nel rispetto degli accordi di Schengen, che prevedono anche documenti di circolazione e risorse economiche. Dipenderà dai singoli Paesi - ha aggiunto il ministro degli Interni francese - verificare queste condizioni". "Sulle questioni che hanno determinato polemiche tra Italia e Francia - ha spiegato anche Maroni - sulla libera circolazione per chi ha un permesso di soggiorno temporaneo si applicano le regole di Schengen e gli accordi bilaterali fra Italia e Francia secondo le regole esistenti". Maroni ha sottolineato che "le autorità francesi sono libere di verificare" i presupposti per il rispetto delle norme di Schengen. "In un rapporto di leale collaborazione tutte le questioni potranno essere risolte", ha osservato il ministro.


L'accordo siglato prevede inoltre uno studio congiunto per un programma di rimpatrio volontario per gli immigrati con un permesso di soggiorno temporaneo. Maroni si è definito "soddisfatto" dell'incontro con il suo omologo francese "da una crisi - ha continuato - può nascere un'iniziativa forte, congiunta e compatta per dare una risposta concreta ai problemi che Italia e Francia stanno fronteggiando". Soddisfatto anche il ministro degli Interni francese. "Abbiamo lavorato bene", ha commentato Gueant. Secondo un portavoce della Commissione europea, Olivier Bailly, ''i colloqui di oggi sono molto importanti per chiarire" le rispettive posizioni e per "permettere di avanzare verso una soluzione europea" in vista della riunione dei ministri degli Interni dei 27 che si terrà lunedì a Lussemburgo. Intanto, arrivano all'Italia accuse dalle autorità maltesi. Il ministro dell'Interno di Malta, Carm Mifsud Bonnici, ha accusato le autorità italiane di essere "irresponsabili" per essersi rifiutate di accogliere 171 migranti soccorsi in mare da una motovedetta maltese. Secondo il ministro, le autorità italiane hanno negato il permesso per il trasporto dei migranti a Lampedusa che dista circa 13 miglia nautiche dal punto del soccorso in mare e quindi molto più vicina di Malta.

6 aprile 2011

Pubblicati nella Gazzetta ufficiale i decreti presidenziali che indicono i quattro referendum abrogativi su acqua, nucleare, legittimo impedimento

Sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 4 aprile 2011 i decreti presidenziali che indicono i quattro Referendum popolari abrogativi riguardanti privatizzazione dell’acqua, energia nucleare, legge sul legittimo impedimento. Si voterà il 12 e il 13 giugno per: referendum n. 1 “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica” (abrogazione); referendum n. 2 “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito” (abrogazione parziale della norma); referendum n. 3 “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare” (abrogazione parziale di norme); referendum n. 4 “Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale”. Per i quattro referendum si può votare “sì” se si vuole l’abrogazione delle norme o votare “no” se si è favorevoli al mantenimento delle norme.

4 aprile 2011

Pubblica Amministrazione: in 59.000 a concorso per 113 posti

Sono praticamente un esercito i 59.000 aspiranti 'travet' da oggi in fila a Roma per partecipare al concorso per dirigenti nella pubblica amministrazione. Il corso-concorso non si teneva dal 2008 e tra i candidati ne verranno scelti prima 146 per un corso di 18 mesi e poi, tra questi, soltanto 113 per essere effettivamente assunti. Ciascuno degli aspiranti dirigenti avra' praticamente una possibilita' su 500 di farcela. Dei 58.278 candidati, il 59% sono donne e solo il 12% arriva dal Nord

Rimpatri, premier tratta 'C'e' volonta' di accordo '

'C'e' volonta' di accordo' - 'Stiamo lavorando per una possibilità di rimpatrio, c'è la volontà del governo di Tunisi e nostra per farlo in modo civile'. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi al termine dell'incontro con il premier tunisino Beji Kaid Essebsi nel palazzo del governo a Tunisi. Si tratta del primo vertice ufficiale dopo la rivoluzione dei gelsomini e la deposizione di Ben Ali. 'Il ministro dell'interno Maroni lascia qui una commissione di tecnici al lavoro e tornerà per verificare il lavoro fatto e sottoscrivere un accordo. A Lampedusa ci sono stati 800 nuovi arrivi nella notte, dobbiamo cercare una soluzione' ha detto il premier che ha annunciato un summit con la Francia.

Intanto l'Ue ha fatto sapere che l'eventuale rilascio di documenti per consentire il soggiorno temporaneo di migranti sul territorio europeo rientra nelle facolta' delle autorita' nazionali.


DA LEGA OK A PERMESSO TEMPORANEO - Al vertice di palazzo Grazioli, secondo quanto si apprende, sarebbe arrivato il via libera della Lega alla concessione del permesso di soggiorno temporaneo per i migranti. Il documento consentirà agli stranieri la libera circolazione nell'area Schengen e dunque la possibilità di lasciare l'Italia per altri Paesi europei. La riunione tra il premier Silvio Berlusconi ed i vertici della Lega sull'immigrazione è stata molto tranquilla e si è conclusa con una "concordanza di vedute" sul da farsi. E' quanto riferiscono fonti del Pdl in merito all'esito dell'incontro a Palazzo Grazioli. Berlusconi e il ministro dell'Interno Roberto Maroni hanno illustrato a tutti i presenti i termini della missione a Tunisi anche in vista della nuova visita del ministro per trovare un accordo. UE: ASILO TEMPORANEO SE AUMENTANO FLUSSI - Se il flusso di sfollati dalla Libia aumentera', la Commissione europea pensa di attivare la direttiva 55 del 2001 che permette di concedere asilo per almeno un anno ''nel territorio degli stati membri''. Lo ha detto la Commissaria europea, Cecilia Malmstrom, nel suo intervento sul caso Lampedusa davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. NAVE 'SUPERBA' ATTRACCA A LIVORNO - La nave "La Superba", che trasporta i circa 300 migranti che saranno da stasera ospitati in Toscana, ha attraccato al porto di Livorno. Nessuno, tranne i membri dell'equipaggio, è stato sui ponti esterni durante l'attracco: appena il portellone del garage della nave si è aperto i pullman che porteranno i nordafricani a destinazione sono entrati nella 'pancia' del traghetto dove sono in corso le operazioni di imbarco sui mezzi. A bordo della "Superba", infatti, i migranti sono già stati divisi in gruppi in base alla struttura in cui saranno ospitati e si stanno sistemando sui veicoli. I primi a salire a bordo della nave sono stati però i sanitari per verificare se qualcuno avesse bisogno del loro aiuto. Sul molo si trovano soltanto le forze dell'ordine ed i volontari delle associazioni di assistenza: l'accesso alla calata Sgarallino è infatti filtrato e possono entrare soltanto polizia, carabinieri, volontari, operatori portuali e giornalisti mentre ai moli vicini non è in corso alcuna operazione di imbarco o di sbarco. BARCA CON 210 A LAMPEDUSA, SETTE A PANTELLERIA - Un altro sbarco si è verificato la scorsa notte poco dopo le 2 a Lampedusa: una motovedetta della guardia costiera ha condotto in porto 210 migranti e altri sette sono stati intercettati dalla guardia costiera al largo di Pantelleria. In nottata erano partite le due navi La Superba e la Clodia con 1.344 migranti, lasciando nell'isola poco meno di 1.000 extracomunitari. Un aereo pattugliatore della capitaneria si è da poco sollevato in volo per perlustrare il Canale di Sicilia, e si spingerà fino a circa 80 miglia. Le condizioni del mare sono perfette per la navigazione e non è escluso che anche oggi possano verificarsi altri sbarchi. Con le stesse condizioni meteo ieri, infatti, sono arrivati a Lampedusa circa dieci imbarcazioni con oltre 600 migranti. A CATANIA NAVE EXCELSIOR, SBARCATI 500 MIGRANTI - E' arrivata nel porto di Catania la nave Excelsior, la nave salpata ieri da Lampedusa con a bordo 1.731 migranti. Circa 500 gli extracomunitari che saranno trasferiti nel centro di accoglienza di Caltanissetta con degli autobus. Gli altri migranti che resteranno sulla nave saranno successivamente trasferiti a Trapani e a Napoli. A NAPOLI LA 'SAN MARCO' CON PROFUGHI LAMPEDUSA - La nave da sbarco 'San Marco' della Marina Militare italiana, con a bordo i profughi nordafricani prelevati nella notte di sabato scorso a Lampedusa, è attraccata nel porto di Napoli. Ultimate le operazioni di ormeggio, inizierà il trasferimento dei 471 profughi - tra i quali non figurerebbero minori - che, su una dozzina di pullman, raggiungeranno la tendopoli allestita nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Ad attendere i profughi, sul molo 44, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e numerose ambulanze della Croce Rossa Italiana. Il personale della Cri accoglierà gli immigrati per dare loro una prima assistenza prima del trasferimento a bordo dei bus che li porteranno nel Casertano. LA NAVE CLODIA VERSO A TARANTO - La nave traghetto Clodia, della Grimaldi lines, partita ieri sera da Lampedusa, arrivera' alla base navale di Mar Grande a Taranto della Marina militare. A bordo ci sono 1040 immigrati tunisini. Non si conosce ancora la tendopoli di destinazione degli immigrati, ma potrebbe essere quella di Manduria che ha attualmente la disponibilita' di circa 1500 posti. LAMPEDUSA SI SVUOTA, VIA ALTRI 700 SU NAVE - A Lampedusa altri 700 migranti stanno per essere imbarcati sulla nave 'Catania'. Si aggiungono agli oltre 3.600 portati via ieri. L'esodo è quasi completato: stamane, infatti, gli extracomunitari presenti a Lampedusa erano circa 1.400, cifra che comprende i 921 arrivati da ieri in 11 sbarchi e i circa 250 minori ospitati nella base Loran e che oggi saranno tutti identificati. I migranti partiti ieri con tre navi hanno come destinazione Trapani, Catania, Napoli e Taranto. Oltre alla nave 'Catania' nell'isola è ferma in rada anche la 'Flaminia', pronta a portare via il resto degli stranieri. Stamane per le strade di Lampedusa non c'era un solo migrante, mentre al porto commerciale sono in corso lavori di pulizia. L'aereo della Guardia costiera, il Piaggio T 166, che sta compiendo una ricognizione nel Canale di Sicilia, per il momento non ha avvistato altri barconi. Le condizioni meteo sono buone e nel Canale di Sicilia il mare è Forza 3. Intanto è stato rettificato il dato sugli immigrati arrivati da ieri nell'isola: non sono 921, come detto in precedenza, ma 705. Sono proseguiti anche ieri da Lampedusa i trasferimenti dei migranti per altre aree del paese e a fine giornata erano meno di mille presenze sull'isola. Seicento di questi sono arrivati in giornata. La contabilita' dei trasferimenti parla di oltre 3.600 migranti portati via in meno di 24 ore. Nell'isola la contabilita' e' una partita doppia, partenze e arrivi. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva detto che ''la situazione resta difficile'' e alla vigilia del viaggio a Tunisi, dove cerchera' di chiudere un accordo con le autorita' del Paese nordafricano, aveva anche spiegato che ''l'opposizione e' interessata ai profughi ma per attaccarci''. Intanto, nell'isola la disputa non ha nulla di politico: e' una battaglia tra chi non vede l'ora di partire e chi deve organizzare i trasferimenti. Ieri, quando la tensione vissuta nei giorni scorsi sembrava placata, i 36 minori ricoverati in un locale della parrocchia hanno dato fuoco alla struttura, bruciando materassi, frantumando i vetri delle finestre e scardinando porte. Il locale ha subito danni considerevoli, qualcuno dei ragazzi si e' fatto male: uno, per protesta, si e' ferito con un pezzo di vetro, procurandosi tagli al torace e al braccio. A SANTA MARIA CAPUA VETERE ARRIVATI IN 480 - Circa 300 immigrati tunisini, sbarcati stamattina a Napoli provenienti da Lampedusa, sono arrivati a bordo di sei pullman nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, dove è stato allestito un 'campo' con 120 tende, ciascuna della capienza di otto posti, nonché altre strutture adibite a mensa, per il tempo libero, per la Croce Rossa che gestisce la tendopoli e per medici ed infermieri dell'Asl che assicurano assistenza continuativa per 20 ore. Al momento nella struttura sammaritana sono arrivati circa 480 immigrati. Molti di essi sono già stati sottoposti a visite mediche ed hanno occupato il posto nelle tende loro assegnato. E' iniziata anche la distribuzione dei pasti preconfezionati portati con un tir insieme con acqua minerale e altri viveri. Per la giornata di oggi, al momento, non sono previsti altri arrivi.

RIPARTONO I CORSI DI ITALIANO PROMOSSI DALL’USEF A MENDOZA

Ripartiranno il 12 aprile prossimo a Mendoza i corsi di italiano promossi dall’Usef. Le lezioni saranno ospitate nella sede dell’Asociación Bancaria (España 1234) di martedì per il primo corso, e di venerdì per il secondo, sempre dalle 17.30 alle 19.30, e tenute entrambe da Daniela Carrizo. Sono previsti sconti per i soci Usef e La Bancaria. Per iscriversi si possono contattare le due associazioni ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11 alle 13 al numero di telefono 4380307 (Daniel Flores) oppure dalle 14.00 alle 17.30 al 4301831 (Antonina Cascio).

AMMINISTRATIVE REFERENDUM E CENSIMENTO: L’IMPORTANZA DI AGGIORNARE AIRE ED ELENCHI CONSOLARI

Referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento, elezioni amministrative in 11 province e più di 1300 comuni e, a fine anno, il censimento 2011 di tutti gli italiani: appuntamenti che interesseranno anche gli italiani all’estero che voteranno per corrispondenza ai referendum (12 e 13 giugno) e che dovranno tornare in Italia se vorranno dire la loro alle amministrative del 15 e 16 maggio. In ogni caso, sarà importante avere aggiornata la propria posizione Aire e comunicare al proprio consolato di riferimento eventuali variazioni di residenza.

Ai quesiti referendari, gli italiani all’estero risponderanno per corrispondenza: aver aggiornato cambi di residenza significa avere la (quasi) certezza di vedersi recapitare il plico con il materiale necessario per votare. Per partecipare alle amministrative, invece, occorre tornare in Italia: ad ogni consultazione, gli enti locali prevedono sconti sul viaggio per facilitare il rientro dei connazionali, che verranno deliberati a breve. Quanto al censimento, quello di quest’anno sarà il 15° per tutta la popolazione e per le abitazioni: quello degli italiani all’estero, in particolare, si terrà ad ottobre. In previsione di questa scadenza, la Direzione generale per i servizi demografici del Ministero dell’Interno ha già diramato una circolare in cui si invitano i Comuni a provvedere ad aggiornare quanto prima le variazioni comunicate dai Consolati (iscrizione, variazione, cancellazione Aire). Dal canto loro, alcuni Consolati hanno già avviato una campagna di informazione presso gli italiani residenti nella propria circoscrizione invitandoli a comunicare eventuali variazioni all’indirizzo di residenza; allo stato civile (nascite, matrimoni, decessi); ai trasferimenti in altre città o al rimpatrio in Italia

Mercato del lavoro, Istat: dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale UIL

Anche nel quarto trimestre 2010 i dati dell’Istat mostrano il permanere di quelli che sono ormai diventati problemi strutturali del nostro mercato del lavoro: alti tassi di disoccupazione e di inattività nel Mezzogiorno (soprattutto per la componente femminile), troppi giovani in cerca di occupazione e continua diminuzione dei contratti standard con contestuale aumento dei contratti a termine. È positivo, invece, il dato sull’aumento dell’occupazione riferito al mese di febbraio dell’anno in corso, una conseguenza, probabilmente, del prolungamento della cassa integrazione che continua a mantenere legata al posto di lavoro soprattutto la popolazione adulta maschile. Questi temi emergono costantemente dall’analisi dei dati e richiedono risposte sempre più urgenti. Tra le varie soluzioni da mettere in campo, vi è il rilancio dell’apprendistato per i giovani, incentivi alle imprese per creare buona occupazione e il credito d’imposta occupazione per il Mezzogiorno. Gli strumenti, dunque, ci sono e andrebbero solo applicati.

La visita del ministro Frattini a Buenos Aires:Firmati dodici accordi bilaterali

In occasione della visita del ministro Franco Frattini a Buenos Aires i governi italiano e argentino hanno firmato 12 accordi nell'ambito della Commissione economica mista. “Nei rapporti tra Italia e Argentina si sta aprendo una nuova stagione - ha sottolineato il ministro Frattini - Abbiamo raggiunto risultati importanti, sono stati lavori di successo”. Frattini ha rimarcato che il presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner sarà a Roma per le celebrazioni del 2 giugno, insieme ad un'ampia rappresentanza di imprenditori di Buenos Aires, Il ministro degli Esteri ha inoltre segnalato quale area di lavoro tra i due Paesi “la partecipazione comune al G20, una visione condivisa sulla governance globale, la riforma dell'Onu”. “Da sempre abbiamo una visione comune per una governance più aperta e più rappresentativa”, ha concluso il Ministro, sottolineando d'altra parte l'importanza della forte “presenza delle imprese” e dello spazio dato alla cultura, in particolare dopo l'inaugurazione il 31 marzo in un museo di Buenos Aires dell’esposizione del Doriforo, la scultura di Policleto portata fuori da Napoli per la prima volta dalla sua scoperta nel 1797 a Pompei. Tra le intese siglate a Buenos Aires si segnalano quelle tra l'Agenzia spaziale italiana (Asi) e l'Argentina Conae, tra l'Istituto nazionale di Oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste e quello di Mar del Plata. Infine tra l'Università di Pisa e la Sociedad Electrica Argentina.


Di particolare importanza l’accordo tra l'Ice e la Fundacion Exportar. Come ha spiegato il presidente Ice Umberto Vattani , “nel rispetto degli obblighi internazionali e di quelli derivanti all’Italia dalla sua appartenenza all’Unione Europea i due Enti si impegnano a intraprendere delle iniziative per promuovere le relazioni economiche e commerciali tra la Repubblica argentina e la Repubblica italiana”. L’accordo ha sottolineato Vattani, “è un’importante opportunità per lo sviluppo economico-commerciale dei due Paesi e un ulteriore strumento a disposizione delle imprese italiane per affrontare il mercato argentino”. L’accordo ha una durata di due anni rinnovabili. (Inform)

3 aprile 2011

Lavoro: Istat, a febbraio occupazione al 56,7%

Il tasso di occupazione a febbraio e' pari al 56,7%, invariato rispetto a gennaio e in calo di 0,3 punti rispetto a febbraio 2010. Lo rende noto l'Istat in un comunicato precisando che a febbraio gli occupati sono 22.814 mila unita', in aumento dello 0,1% (17 mila unita') rispetto a gennaio 2011. Nel confronto con l'anno precedente l'occupazione e' in calo dello 0,3% (-65 mila unita'). La diminuzione riguarda la sola componente maschile.

''I profeti di sventura'' devono ammettere che i dati di febbraio sull'occupazione evidenziano ''un netto riverbero positivo della ripresa economica sull'occupazione''. Lo afferma il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commentando i dati diffusi oggi dall'Istat, relativi al mese i febbraio, da cui emerge che la disoccupazione all'8,4% rimane ''significativamente piu' bassa rispetto alla media europea''

Nel 2010 il tasso di occupazione complessivo si attesta al 56,9%, in calo rispetto al 57,5% del 2009. A livello territoriale, alla riduzione dell'indicatore nel Nord e nel Centro si accompagna la nuova significativa flessione nel Mezzogiorno. Lo rende noto l'Istat in un comunicato precisando che nella media del 2010 l'occupazione si e' ridotta dello 0,7% (-153.000 unita') rispetto all'anno precedente. La flessione e' dovuta eslusivamente alla componente maschile (-1,1%, pari a -155.000 unita' in confronto al 2009).

Bersani: voto anticipato per uscire da stallo Il premier: completeremo la legislatura

Qualsiasi cosa è meglio di questa situazione. C'è un governo che da mesi non combina più nulla". Così Pierluigi Bersani risponde ai cronisti che gli chiedono se il Pd vede la possibilità di elezioni anticipate. Un'ipotesi però questa che questa mattina in una intervista Walter Veltroni esclude, vista la delicata situazione sociale ed economica, preferendo la strada di un esecutivo di transizione che riformi la legge elettorale per poi tornare al voto al massimo tra un anno. Bersani risponde: "io non sono precluso a niente. Noto soltanto che dalla nostra proposta di un governo di transizione, le cose sono cambiate. Sono arrivati i responsabili che hanno in mano la situazione. Per questo l'ipotesi, per non stare dove stiamo, potrebbe essere soltanto quella delle elezioni anticipate che sono sempre meglio di restare in questa situazione". Riguardo alle primarie, Bersani ribadisce che ''sono un dato distintivo del Pd". "Abbiamo idee per una manutenzione dello strumento'', annuncia, e ''attueremo le modifiche necessarie" a valorizzare il metodo. Infine, il segretario del Pd commenta la notizia del premier Silvio Berlusconi capolista alle amministrative a Milano: "Siccome c'è da vincere - rimarca - vorrà dire che si vincerà con più gusto".

Da parte sua Berlusconi, in collegamento telefonico con un Convegno organizzato dal 'responsabile' Domenico Scilipoti ad Acicastello, si dice convinto che la maggioranza completrà la legislatura. ''Sono sereno, sereno per i lavori parlamentari e per le riforme e per il consolidamento della maggioranza - sottolinea -. E' ormai un fatto acquisito che siamo vicini al traguardo di 330 deputati e la maggioranza è in grado assolutamente di approvare le riforme'', aggiunge. ''Dopo queste ultime giornate, anche in Parlamento troveremo modo di andare avanti", afferma il premier, facendo riferimento alla bagarre degli ultimi giorni in aula alla Camera. ''Non bisogna cadere nelle provocazioni delle opposizioni che sono normalmente menzogne e offese, a cui non va data troppa importanza, ma pensare esclusivamente a votare i nostri disegni di legge'', dice il Cavaliere, che assicura: ''Vinceremo anche le prossime amministrative''. Il premier dichiara di contare sul sostegno dei 'responsabili' per realizzare il programma di governo, che prevede tre riforme ''di cui abbiamo necessità: quella dell'architettura istituzionale, della giustizia e la riforma tributaria''. E torna ad attaccare l'ex alleato: ''Fini con i suoi statalisti e giustizialisti si era messo di traverso per impedire le riforme, e su quella per la giustizia si erano alleati con frange della magistratura politicizzata''. Infine, conclude l'intervento con una battuta sull'inno di Scilipoti: ''Complimenti anche per la sigla, la metterò tra le canzoni del bunga bunga...''.

IMMIGRATI: BERLUSCONI: NOI PAESE DI MIGRANTI, OSPITALITA' UN DOVERE

''Lampedusa sara' libera entro domani, L'isola sara' restituita ai cittadini''. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente ad una manifestazione a Catania. ''Ricordo che abbiamo 9mila comuni e dunque se restassero 9mila nuovi cittadini basterebbe restituirli uno per comune'' e non sarebbe difficile trovare loro un lavoro, ''lo dico perche' dobbiamo ricordarci di essere stati anche noi un Paese di migranti'' e percio' ''dobbiamo essere comprensivi e ospitali, perche' siamo un Paese civile e cattolico''

''Capite bene che il vento di liberta' e di democrazia e' soffiato forte su tutti i paesi della sponda sud del Mediterraneo e alcuni regimi autocratici -ha spiegato Berlusconi- sono stati messi al bando e si sta iniziando un difficile cammino verso un assetto democratico. In Libia - ha aggiunto - c'e' una guerra che ha spaventato molti cittadini che hanno lasciato la Libia e sono 300mila quelli che si sono assiepati in Tunisia o inEgitto e da li' potranno venire molti migranti sulle nostre coste. In Tunisia si e' insediato un nuovo governo al posto di Bel Ali, ma e' un governo che non ha ancora avuto il supporto dei cittadini attraverso libere elezioni ed e' quindi ancora fragile''.''In queste condizioni - ha affermato ancora Berlusconi - l'economia va male e quindi ci sono molte persone, giovani soprattutto, che cercano di venire in Europa e il primo punto di approdo e' Lampedusa che e' un po' la frontiera tra le civilta' che fino ad ora non hanno conosciuto la democrazia, la liberta' e il benessere e invece l'l'Europa, l'Occidente che e' nel benessere, nella democrazie e nella liberta' e che rappresenta una meta', un sogno''.E' cosi', ha proseguito Berlusconi, che ''abbiamo avuto un superafflusso di 21mila migranti che si dividono tra chi fugge da regimi dove non c'e' la democrazia e che hanno il diritto di essere accettati come profughi per l'asilo politico -e sono meno di 2.000-, e gli altri 19mila sono invece migrtanti economici in cerca di lavoro''.''Come governo ci siamo assunti le responsabilita' che ci competono, e io -ha sottolineato- ci ho messo anche la faccia a Lampedusa, e ho presentato diversi piani che sicuramente attueremo. Il primo e' quello di liberare Lampedusa. Si e' messo di mezzo il mare con il vento che ha soffiato per 2 giorni a 40 Km all'ora. Ora che calera' potremo far salire sulle navi tutti i clandestini e penso che per domani sera noi potremo avere Lampedusa ridata com,pletamente ai suoi cittadini''.''Quando arriveranno altri clandestini, abbiamo stabilito un sistema - ha spiegato Berlusconi - per cui quando arriveranno sul molo passeranno direttamente ad una nave ormeggiata in porto per andare nei centri di identificazione.Ci saranno profughi che chiederanno asilo e noi dovreno riconoscere le loro ragioni politiche, invece gli altri o si avvieranno ad un rimpatrio oppure avviarli con un permesso temporaneo di soggiorno ad altri paesi dove possono congiungersi con amici o familiari. Penso che questo potra' sgravare l'Italia da questa contingenza di migliaia e migliaia di persone''.

Immigrati, trasferimenti e fughe.

Dopo la San Marco, da Lampedusa continuano a partire le navi per trasferire le migliaia di tunisini, da giorni stipati nell'isola siciliana senza acqua per lavarsi, senza bagni e con poco cibo mentre a Manduria sono riprese le fughe dalle tendopoli. A metà pomeriggio è salpata da Lampedusa la nave passeggeri 'Excelsior' con a bordo 1.731 immigrati tunisini. Dopo Catania e Trapani, la nave arriverà a Napoli. Entro stasera in 3.000 dovrebbero lasciare l'isola. Non sono mancati nuovi momenti di tensioneal porto vecchio. Le proteste scoppiano per chi deve partire, in una gara a chi lascerà prima l'isola. Chi viene imbarcato in ogni caso viene prima perquisito, poi gli vengono tolti i lacci alle scarpe e la cintura e infine fatto passare sotto il metal detector. Ma c'è anche chi arriva. Dopo la tregua durata quasi quattro giorni a causa del forte maestrale, sull'isola sono sbarcati nelle ultime ore più di 360 extracomunitari. Momenti di paura nei locali della 'Casa della fraternità' di Lampedusa, che ospita una quarantina di minori sbarcati nei giorni scorsi, dove è scoppiato un incendio. Ad appiccarlo sono stati alcuni ospiti della struttura gestita dal parroco, don Stefano Nastasi. Tra i piccoli ospiti ci sono anche bambini di 12 anni arrivati senza accompagnamento.

Per qualcuno però è stata una traversata tragica. I corpi di 70 persone sono stati recuperati al largo della Libia, nei pressi di Tripoli. Una notizia che viene confermata dal presidente dell'agenzia Habeshia, don Mussie Zerai. "La notizia - ha spiegato all'ADNKRONOS Zerai che si occupa di richiedenti asilo e di rifugiati provenienti dal Corno d'Africa - circola da giovedì ma non per ora non sappiamo a quando risalga la morte o se si tratti dei migranti che viaggiavano a bordo di un barcone dato per disperso nei giorni scorsi. Secondo alcune testimonianze i corpi sarebbero stati già sepolti". Dopo una mattinata di apparente tranquillità, a Manduria, in provincia di Taranto sono riprese le fughe dal Centro di Accoglienza e Identificazione. Molti immigratii sono usciti dal campo attraverso la recinzione senza trovare molti ostacoli, nonostante la massiccia presenza delle forze dell'ordine. Il loro desiderio è comunque quello di partire in treno verso Nord. Davanti all'ingresso della tendopoli è stato inscenato un sit-in di protesta. Un immigrato, con tanto di altoparlante, ha fatto un comizio in arabo. ‘Vogliamo il rispetto dei diritti umani’, era la scritta che campeggiava su uno striscione.