22 febbraio 2010

Clima, Rapporto Italia: "Terzo paese in Europa per emissioni inquinanti"

Un Paese bloccato, con gravi problemi in tema di mobilità, legalità, rifiuti, con sprazzi di eccellenze e buone pratiche sparse che, pur aprendo la strada a momenti di ottimismo, non riescono a fare sistema e a caratterizzare lo sforzo unitario della comunità". A scendere nello specifico, appare "decisamente negativa" la performance italiana relativa alle emissioni climalteranti. Con 550 milioni di tonnellate di Co2, l'Italia è infatti il terzo Paese europeo per emissioni, in un trend poco virtuoso ma in costante crescita, dato che, per emissioni, "era quinto nel 1990 e quarto nel 2000". E' l'Italia fotografata da Legambiente nel rapporto 'Ambiente Italia 2010', presentato a Roma.
Rispetto al 1990 - anno di riferimento per l'obiettivo di riduzione del 6,5% entro il 2010 del Protocollo di Kyoto - la crescita delle emissioni lorde italiane è stata del 7,1%, e ciò "soprattutto a causa dell'aumento dei consumi per trasporti (+24%), della produzione di energia elettrica (+14%) e della produzione di riscaldamento per usi civili (+5%)". Le emissioni nette, considerando i cambiamenti d'uso del suolo e l'incremento della superficie forestale, sono cresciute invece del 5%. Tutto ciò, mentre a livello europeo si registra una riduzione del 4,3% (Ue a 15) delle emissioni rispetto al 1990, con Germania, Gran Bretagna e Francia che hanno già superato gli obiettivi del Protocollo di Kyoto.
MOBILITÀ, ESISTONO SOLO LE AUTO - Tra i settori più critici, Legambiente individua "ancora" quello della mobilità. L'Italia è infatti "il Paese con la più elevata quantità pro-capite di mobilità motorizzata". Nel trasporto terrestre i mezzi privati coprono circa l'82% della domanda, con una crescita sostenuta del trasporto su moto e ciclomotori. Le merci continuano a viaggiare prevalentemente su strada (il 71,9% nel 2008), poco in nave (18,3%) e pochissimo su ferrovia (9,8%). Il tasso di motorizzazione è "altissimo" in costante espansione, con 598 auto ogni 1.000 abitanti (+91% dal 1980). Il tasso di motorizzazione (mezzi per abitante) è massimo in Valle d'Aosta con 1.093 auto e 110 motocicli ogni mille abitanti, seguita dal Lazio (674 auto e 114 motocicli ogni 1000 abitanti) e dall'Umbria (666 auto e 92 motocicli). Il tasso minore è in Trentino Alto Adige (540 auto e 82 motocicli) e Puglia (543 e 65).
IN MATERIA DI TASSAZIONE AMBIENTALE, l'Italia "ha raggiunto il minimo storico degli ultimi decenni". In rapporto al Pil, continua il rapporto 'Ambiente Italia 2010 di Legambiente', il nostro Paese mostra la massima riduzione della tassazione ambientale in tutta l'Unione europea nonostante l'intensità energetica sia rimasta pressoché invariata. In tema di ambiente, il rapporto dell'associazione del cigno evidenzia che "l'illegalità continua a caratterizzare pesantemente le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia)", mentre le percentuali minori di infrazioni si registrano in Valle d'Aosta, Molise, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, pur "registrando una sempre più seria penetrazione nelle regioni del nord".
IN TEMA DI RIFIUTI, poi, la raccolta differenziata vola in Trentino Alto Adige (53,4%), Veneto (51,4%), Piemonte (44,8%) e Lombardia (44,5), mentre "langue spaventosamente al Sud". In particolare in Molise (4,8%), Sicilia 86,1%), Basilicata (8,1%), Puglia (8,9) e Calabria (9,1%).