12 settembre 2010

Berlusconi: ''Voteremo sui 5 punti. I finiani saranno leali agli elettori''

Ce la facciamo sicuramente". Così il premier Silvio Berlusconi apre il suo intervento ad Atreju, intervistato dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Confermando il suo ottimismo sulla durata e il lavoro del governo (''al voto tra tre anni'', ha ribadito). E "speriamo di fare meglio del Milan e della Roma", ha aggiunto con una battuta riferendosi alle sconfitte subite dalle due squadre nell'anticipo della seconda giornata del campionato di calcio.
"Abbiamo un programma - ha sottolineato - i cinque punti che porteremo in Parlamento, presenteremo una risoluzione che dovrà essere votata e vi dico che ci sarà una grande maggioranza".
Berlusconi torna sulle fibrillazioni interne al centrodestra. "Il Pdl esiste e esisterà sempre - ha rimarcato - perché non è un partito è il popolo degli italiani che non si riconoscono nella sinistra''. ''Manca all'appello ancora qualcuno - ha osservato - i professionisti della politica che hanno ritenuto di mantenere le proprie formazioni perché si sentono orfani senza le loro formazioni e senza poterle comandare".
Il premier ritiene però che i finiani saranno leali al governo. "Al di là dei movimenti nei palazzi della politica - ha continuato - non credo che chi è entrato nel movimento del presidente della Camera voglia venire meno all'impegno preso con gli elettori". I deputati che hanno aderito al gruppo di Futuro e libertà hanno preso "una decisione per un verso apprezzabile nei confronti di chi li ha indicati nel Pdl. Hanno pagato il prezzo della riconoscenza, ma ho detto anche che saranno leali nei confronti degli elettori che li hanno eletti, del Pdl, del presidente del Consiglio".
Quanto ai centristi, ha detto il premier, "saranno con noi anche contro il loro leader". Cioè, "molti dei loro eletti potrebbero votare in dissenso con il loro leader e non far mancare l'appoggio al nostro governo". Poi ha aggiunto: "Ci sono situazioni nel centro dello schieramento in evoluzione. Non credo che alcuni partiti possano continuare a non scegliere o a mettersi in un'altra formazione che non avrebbe alcuna possibilità". Ad ogni modo, insieme ai ''solidi alleati della Lega'' i sondaggi ''ci danno a più del 50%''.
Berlusconi torna anche sul tema delle intercettazioni: "Tutte le volte che allungo la mano sul telefono non mi sento di vivere in un paese civile in cui è garantita la inviolabilità delle conversazioni".
Il presidente del Consiglio è arrivato, applauditissimo, questa mattina poco dopo le 11 alla festa dei giovani del Pdl. Subito ha scherzato con i presenti: ''Sicuro che siamo a una festa del Pdl? Con questo verde mi sembrava la Lega", ha detto il premier riferendosi al colore ufficiale della manifestazione. Replicando al ministro Meloni, il premier ha aggiunto: "Come facciamo ad abbracciare tutti questi ragazzi? Dividiamoci i compiti, tu Giorgia abbracci i ragazzi e io le ragazze".
Berlusconi scherza a lungo con la platea, raccontando anche una barzelletta su Hitler. Il premier dà, poi, qualche consiglio ai giovani: "L'ho già detto una volta che sono stato criticato dalla sinistra: cercate un fidanzato ricco. Anche i ragazzi possono farlo, ma non equivochiamo: devono essere ragazze. Se no, domani il titolo su 'Repubblica': Berlusconi è diventato gay". Il premier si è anche 'offerto': "Perché sono simpatico, ho un po' di grana, la leggenda dice che ci so fare e le ragazze pensano: 'Lui è vecchio, muore presto e io eredito'". Poi, sempre rivolto ai giovani: ''Leggete meno i giornali: hanno perso la credibilità dei lettori perché disinformano e prendono in giro''. E, se li leggete, ''giudicate con la vostra testa''.
Il presidente del Consiglio, tra le altre cose, decanta il mestiere dell'imprenditore e il lavoro all'estero: "Io ho cominciato che non avevo soldi ma c'era la possibilità di costruire qualcosa. L'imprenditore è un mestiere bellissimo, decidi tu gli orari di lavoro, non bisogna nemmeno avere paura di lasciare l'Italia: a voi giovani dico guardate l'Italia da Mosca o da Berlino. Cercate responsabilità in proprio".