30 settembre 2010

Ecuador: governo dichiara stato di emergenza, golpe fallito

Il governo dell'Ecuador oggi ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il territorio nazionale a causa di "un fallito tentativo di colpo di stato". Il consigliere giuridico della presidenza, Alexis Mera, ha detto che lo stato di emergenza, che prevede che passi all'Esercito la responsabilita' della sicurezza interna ed esterna del paese, durera' una settimana.
Parlando ai poliziotti che oggi si sono ammutinati, il presidente dell'Ecuador Rafael Correa ha denunciato un tentativo di colpo di stato da parte dell'opposizione, prima di essere aggredito, con lancio di lacrimogeni da parte degli agenti. Il presidente e' rimasto ferito leggermente ed ora e' stato ricoverato in un ospedale della capitale che, riporta la Cnn, ora e' stato circondato.
"Non vogliamo rovesciare il presidente Correa, vogliamo che risponda alle nostre richieste. Cosi' il portavoce della polizia, Florencio Ruiz, ha spiegato le ragioni della rivolta che sta infiammando la capitale dell'Ecuador, Quito, esortando i colleghi, soprattutto delle citta' di provincia, di tornare ai loro posti per evitare "spargimento di sangue, la cittadinanza e' indifesa". Parlando con accanto i generali della polizia, Ruiz ha smentito che le forze di sicurezza stiano portando a termine un golpe, come ha detto lo stesso presidente dall'ospedale dove e' stato ricoverato dopo essere rimasto ferito dai dimostranti.

Fiducia al Senato per Berlusconi Arrivano 174 sì, contrari in 129

A Palazzo Madama, come ieri a Montecitorio Berlusconi incassa la fiducia. Un via libera con 174 sì e 129 no. Presenti in aula 305 senatori, votanti 303, la maggioranza richiesta era di 152.
Il voto di fiducia arriva dopo una giornata che ha visto nuovamente il premier intervenire due volte per chiedere la fiducia, questa volta in Senato. Nel discorso di apertura a Palazzo Madama Berlusconi rivendica il ''risultato positivo'' ottenuto alla Camera, con una ''maggioranza più ampia e articolata rispetto alla fiducia ottenuta nel 2008" che rende la ''maggioranza più forte'' per andare avanti fino a fine legislatura.
''La maggioranza è più forte - afferma Berlusconi - Alla Camera ha ottenuto il consenso di tutti i parlamentari eletti nelle sue file, con pochissime eccezioni personali, e di diversi altri deputati che hanno liberamente, li-be-ra-men-te, ritenuto di assumersi la responsabilita' di costruire con noi la stagione delle riforme". Per Berlusconi è questo ''il vero dato politico'', il resto sono ''confusi calcoli di aritmetica parlamentare che non appassionano me e che non credo appassionino affatto gli italiani". Quanto ai finiani, si dice convinto che si comporteranno con ''spirito costruttivo e leale''.

29 settembre 2010

GOVERNO: FLI E MPA DECISIVI PER MAGGIORANZA

I finiani di Futuro e Liberta' per l'Italia e il Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo risultano determinanti per la maggioranza, alla luce della votazione di stasera sulla fiducia.Infatti, i voti a favore sulla fiducia sono stati 342, a cui potrebbero ipoteticamente essere aggiunti altri due voti: quelli di Giancarlo Pittelli (Pdl) e di Roberto Menia (Fli), che per vari motivi hanno dichiarato di non essere riusciti a votare. Se da 342 voti a favore espressi dall'Aula di Montecitorio si sottraggono i potenziali 34 dei deputati del Fli (il gruppo e' composto da 35 deputati ma Gianfranco Fini non vota) e i 5 dell'Mpa si raggiunge quota 303, al di sotto dei 316 voti che segnerebbero l'autosufficienza. Va comunque annotato che alla votazione non hanno partecipato dieci deputati: oltre a Fini, Menia, Pittelli, non erano presenti Buttiglione (Udc), Misiti (Mpa), Gaglione (Noisud), Fedi, Marrocu, Sbrollini e Schirru (Pd).

Pil: Tesoro, in 2010 crescita all'1,2% e nel 2011 all'1,3%

Nel 2010 il pil crescera' dell'1,2%, con una ''revisione al rialzo'' rispetto alla Ruef dello 0,2%. E' quanto si legge nella Dfp. ''Una revisione al ribasso di pari entita''', e' prevista per il 2011 quando il pil crescera' dell'1,3%. Nel 2012 e 2013 ''la crescita si attesterebbe al 2% in ciascun anno, andando a ridurre in parte l'ancor ampio gap di capacita' produttiva''

Governo, sì a fiducia con 342 voti. Bossi deluso: numeri sono limitati

La Camera ha votato la fiducia al governo Berlusconi. I sì sono stati 342, i no 275 e tre gli astenuti per un totale di 620 votanti. Il sottosegretario Roberto Menia, di Fli, Giancarlo Pittelli, del Pdl, e Rocco Buttiglione dell'Udc, hanno spiegato di non essere riusciti a votare, precisando, nel caso dei primi due, che il loro sarebbe stato un sì, mentre per quanto riguarda l'esponente centrista un no.
Menia, che tra l'altro risultava anche in missione, ha spiegato di essere impegnato in un'intervista, mentre Pittelli di essere stato colto da un lieve malore.
"I numeri sono limitati, la strada è stretta. Vedremo", è stato il commento di Umberto Bossi che ha aggiunto: "Nella vita è sempre meglio pigliare la strada maestra, e la strada maestra è il voto. Berlusconi non l'ha voluto e siamo a questo punto".''I voti si contano e non si pesano: la notizia è che il governo Berlusconi ottenne la fiducia alla Camera il 14 maggio 2008 con 335 voti favorevoli e oggi ne ha incassati 342'', ha invece detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi.
Dall'opposizione il leader del Pd Luigi Bersani afferma che la giornata di oggi dimostra un "indebolimento ulteriore di questo governo". "La maggioranza si è articolata in quattro componenti che non sono riuscite neppure a firmare assieme la mozione di fiducia - ha sottolineato Bersani - Siamo, a dirla con una formula teologica, ad una situazione di unità nella diversità. Andiamo incontro a un passaggio di ulteriore instabilità".


Aquí escribes el resto del post.Futuro e libertà ha cantato vittoria. "Il presidente del Consiglio ha dovuto prendere atto in aula che il gruppo di Futuro e Libertà c'è, si è conquistato il suo spazio e ha creato un'intesa politica e programmatica con l'Mpa di Raffaele Lombardo, essenziale per l'esistenza stessa della maggioranza di governo. Il risultato del voto ha detto agli italiani che senza Futuro e Libertà non ci sarebbe più questo governo", ha dichiarato dal canto suo Carmelo Briguglio, deputato di Futuro e Libertà per l'Italia.
Intanto si è aperto il 'caso Granata'. Il deputato finiano ha votato no alla fiducia sull'intervento di Silvio Berlusconi alla Camera, motivo per cui il vicepresidente Antimafia è stato convocato da Gianfranco Fini nel suo ufficio a Montecitorio. ''Ho votato contro la fiducia come reazione simbolica agli attacchi vergognosi a cui in questi mesi è stato sottoposto il presidente Fini sul piano politico e personale", ha dichiarato Fabio Granata poco dopo aver votato. "Mi riconosco e condivido pienamente le posizioni del gruppo 'Futuro e Libertà per l'Italia', così come espresse oggi in aula dal capogruppo Bocchino. Il nostro gruppo parlamentare, anche attraverso l'asse strategico con l'Mpa, ha dimostrato di essere tassello indispensabile per la governabilità'', ha poi aggiunto.
Il portavoce dell'Mpa, Aurelio Misiti, non ha risposto alla chiama per il voto di fiducia. Gli altri quattro deputati del movimento che fa capo a Raffaele Lombardo hanno invece votato la fiducia al governo, ''risultando -si legge in una nota- determinanti insieme ai parlamentari di Fli per la maggioranza''.
Senza Fli ed Mpa ma con l'ex Idv Americo Porfidia la maggioranza è dunque a quota 308. E' questa la fotografia che emerge dal voto di fiducia della Camera. Inizialmente il centrodestra partiva da 345 voti: 236 Pdl, 59 Lega, 5 Noi Sud, 2 Repubblicani-Adc (Francesco Nucara e Francesco Pionati), 5 ex Udc, Bruno Cesario, 5 Mpa e 32 Fli (Fabio Granata e Mirko Tremaglia hanno votato con l'opposizione). Alla fine se ne contano 342, che però diventano 344 quando Menia e Pittelli dichiarano di non aver fatto in tempo a votare. All'appello manca quindi un voto, quello di Aurelio Misiti, dell'Mpa, assente.
Si scopre però che anche Antonio Gaglione, di Noi Sud, non ha partecipato al voto. A sostituirlo però c'è Americo Porfidia, del Gruppo Misto, eletto con l'Idv. Quindi, considerando i 32 di Futuro e libertà (compreso Menia) e i 4 dell'Mpa oggi presenti, il centrodestra avrebbe avuto 308 voti, 307 se si toglie Porfidia. L'opposizione partiva invece da 280 voti, visto che Porfidia ha votato con la maggioranza: 206 del Pd, 35 dell'Udc, 24 dell'Idv, 6 di Api, i dissidenti di Fli (Granata e Tremaglia), i 3 Liberaldemocratici, Giorgio La Malfa, Paolo Guzzanti, Giuseppe Giulietti e il rappresentante della Val d'Aosta. Alla fine ne ha avuti 275, che diventano 276 se si considera Rocco Buttiglione, che ha dichiarato di non essere riuscito a votare. All'appello sono mancati quattro deputati del Pd assenti: Marco Fedi, Siro Marrocu, Daniela Sbrollini e Amalia Schirru. Tre gli astenuti: Massimo Calearo e i due deputati della Svp. Come è prassi non ha partecipato al voto il presidente della Camera Gianfranco Fini.

GIOVENTÙ VENETA ARGENTINA: IL 30 E 31 OTTOBRE A VILLA CARLOS PAZ IL 3° CONGRESSO

Si terrà a Villa Carlos Paz, il 30 e 31 ottobre prossimi, il 3° Congresso della "Gioventù Veneta Argentina", una "due giorni" che riunirà nella cittadina in provincia di Cordoba i giovani argentini di origine veneta, di età compresa tra 18 e i 39 anni, per approfondire e discutere i temi di grande attualità per tutta la comunità emigrata e per presentare nuovi progetti ed iniziative su cultura e identità, formazione, sviluppo e imprenditorialità.L’iniziativa è stata presentata l’11 settembre scorso dal Coordinamento della Gioventù Veneta Argentina (Gva), nel corso di una riunione ospitata nella sede del Circolo La Trevisana, a Buenos Aires. Convocata dal presidente del Comitato delle Associazioni Venete dell’Argentina (Cava) Mariano Gazzola, alla riunione erano presenti la rappresentante del Cava nel Comitato Giovani Veneti all’estero Julieta Alvarez, il coordinatore Generale della Gva Marco Targhetta (Rio Cuarto), gli altri componenti del Coordinamento Gva Laura Schulthoff e Marina Cavallero (Gv Buenos Aires), Ivana Quaratti (Gv Santa Fe), Celeste D'Inca (Gv Mendoza), Gustavo Belluomini (Gv Rosario), Germán Andreatta (GGv Cordoba), e i giovani dell'Associazione Veronese Buenos Aires, Vanesa Vanini e Mariano Vanini.Nel corso della riunione il presidente Gazzola ha comunicato ai giovani che al Congresso di fine ottobre parteciperà anche l’assessore ai Flussi Migratori della Regione Veneto, Daniele Stival, che sarà in visita istituzionale in Argentina dal 27 al 31 ottobre prossimi

DALL’ON. RAZZI (IDV) UNA PROPOSTA DI LEGGE PER ABOLIRE LA TASSA ANNUALE PER IL RINNOVO DEL PASSAPORTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

Nei mesi scorsi il deputato di Italia dei Valori eletto in Europa, Antonio Razzi, ha presentato una proposta di legge per eliminare la tassa annuale per il rinnovo dei passaporti degli italiani residenti all’estero. il testo – "Modifiche all'articolo 58 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 200, concernente il rilascio gratuito di atti da parte dell'autorità consolare, e all'articolo 18 della legge 21 novembre 1967, n. 1185, concernente l'esenzione dalla tassa annuale sulle concessioni governative relativa al passaporto in favore dei cittadini italiani residenti all'estero" – deve ancora essere assegnato alla commissione competente per la trattazione in sede referente.
"L’attuale normativa prevista dall’art. 58 – contesta Razzi- prevede sì casi di elargizione gratuita di atti per i residenti all’estero, ma si presta alla interpretazione non univoca della condizione di "indigenza" cui si fa riferimento. Cosicché si verificano delle disparità di trattamento da nazione a nazione provocando incertezze ed ingiustizie". Per il deputato, "l’abolizione della tassa è un piccolo riconoscimento che la Repubblica italiana deve a tutti i connazionali che hanno dovuto, per forza di cose, lasciare la loro patria".

27 settembre 2010

GOVERNO: BERLUSCONI, SUPERARE OSTACOLI NELL'INTERESSE DI TUTTI

''Dobbiamo affrontare ostacoli importanti da superare per l'interesse di tutti''. Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento telefonico con la Comunita' Incontro di don Gelmini che premia oggi ad Amelia il sottosegretario Carlo Giovanardi.''Sono alle prese con il documento - spiega il premier scusandosi con don Gelmini per non essere presente alla premiazione - che dovra' essere presentato in parlamento e ottenere un voto di maggioranza per l'attuazione del programma''. Berlusconi, pero', non ha rinunciato a lanciare una velata critica al presidente della Camera Gianfranco Fini sottolineando come ''lo stare insieme e il mettere da parte ambizioni personali sia un valore molto alto''. Elogiando il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia e lotta alla droga - che oggi riceve ad Amelia il premio Madonna del Sorriso - Berlusconi ha rimarcato il fatto che Carlo Giovanardi ''non ha mai tradito, mai cambiato bandiera. A differenza di altri''.''Il sottosegretario - conclude il premier - merita questo premio per aver dedicato la sua vita alla lotta contro la droga ed e' anche grazie a lui se un milione di persone in meno hanno fatto uso quest'anno di stupefacenti''.
BOCCHINO: INDISPENSABILE VERTICE PDL-FLI SUI CINQUE PUNTI ''Berlusconi deve decidere se andare avanti con l'autosufficienza oppure se domani c'e' un vertice di maggioranza che decida che cosa c'e' nei cinque punti. Se insomma la risoluzione e' il frutto di un vertice della maggioranza parlamentare oppure un frutto dell'asse Bossi-Berlusconi''. E' quanto ha dichiarato il capogruppo dei deputati di Futuro e Liberta' Italo Bocchino, intervenendo alla registrazione della trasmissione 'Porta a porta' che andra' in onda questa sera.Sollecitato dal conduttore Vespa che gli chiedeva quindi se ritenesse indispensabile un vertice sui cinque punti del programma, Bocchino ha risposto: ''E' evidente che sia indispensabile, non si e' mai vista una maggioranza in cui due gambe su tre preparano un documento ed in cui un altro pezzo sente, legge e vota senza partecipare alla stesura. Se la maggioranza e' composta da tre gruppi - ha aggiunto Bocchino - sono loro che discutono e decidono come comportarsi''.Bocchino ha quindi rimarcato come inevitabilmente la tregua all'interno della maggioranza passi attraverso un percorso parlamentare chiaro ed ha aggiunto: ''Se mercoledi' non ci sara' un documento condiviso e' un problema. Se non c'e' un accordo e si dice dovete votare perche' c'e un programma, e' un problema''.

ANDARE OLTRE IL PATRONATO TRADIZIONALE: SUCCESSO PER L'INCONTRO ITAL-UIL A FRANCOFORTE

Andare oltre il patronato tradizionale”. Questo è il messaggio scaturito dal corso di formazione di due giorni organizzato dal patronato ITAL-UIL a Francoforte. Con un intenso dibattito la Presidenza Nazionale si è confrontata con diversi coordinatori delle regioni italiane maggiormente coinvolte dai flussi migratori e 70 dirigenti della struttura europea provenienti, oltre che dalla Germania anche da Belgio, Francia, Gran Bretagna, Principato del Liechtenstein, Spagna e Svizzera.
“Andare oltre il patronato tradizionale” poiché all’estero già da tempo gli utenti non sono più solo coloro che necessitano di tutela e assistenza in campo previdenziale. Infatti per ogni persona che, trovandosi fuori dai confini nazionali, incontra problemi di qualsiasi genere è più facile raggiungere un ufficio di patronato che una sede consolare. Questo oggi più che mai a causa delle frequenti ristrutturazioni subite ultimamente dalla rete consolare italiana con chiusure di sedi e riduzione di personale.
In quest’ottica il vice presidente Mario Castellengo ha annunciato che in futuro l’organizzazione, in collaborazione con la UIM, sarà in grado di ampliare i propri servizi anche alle giovani generazioni di Italiani nel mondo offrendo loro, da un lato, la possibilità di accedere a programmi interculturali grazie ad una convenzione stipulata con la COINED (una ONG che opera a livello mondiale) e, dall’altro, la possibilità di accedere a corsi di formazione a distanza anche a livello universitario. Il presidente Gilberto De Santis, in questo suo primo incontro all’estero, ha voluto ringraziare tutti gli operatori per il loro proficuo impegno a sostegno delle nostre comunità. Ha inoltre annunciato un piano di ristrutturazione e di sviluppo dell’organizzazione anche all’estero per far fronte alle nuove esigenze di tutela e di servizi che hanno gli Italiani all’estero.

CORSI DI ITALIANO A BUENOS AIRES: SIGLATO L’ACCORDO TRIENNALE TRA IL GOVERNO DELLA CITTÀ E IL CONSOLATO

È stato siglato il 23 settembre, a Buenos Aires l'Accordo di Cooperazione tra il Governo della Città e il Consolato Generale d'Italia per il triennio 2011-2013 per l’insegnamento curricolare della lingua italiana nelle istituzioni scolastiche della capitale argentina. Ad annunciarlo è il Console italiano Giancarlo Maria Curcio che ha materialmente firmato l’atto con il Capo del Governo della Città Autonoma di Buenos Aires Mauricio Macri.
“Tale Accordo – spiega Curcio – prevede la prosecuzione dell'insegnamento della lingua italiana come materia curricolare (avviato con la firma del primo Accordo in materia del 1997) in 62 scuole pubbliche di Buenos Aires con oltre 7.500 alunni con la possibilità di allargarne l'ambito di applicazione nel corso dei prossimi anni scolastici. La Dante Alighieri di Buenos Aires, che attraverso il proprio Presidente, Mario Orlando, ha controfirmato il testo, proseguirà nelle sue funzioni quale Ente esecutore dell’Accordo”.
Il Console, in particolare, sottolinea “la forte valenza dell’Accordo che consente di proseguire e rafforzare l’insegnamento della lingua italiana nel tessuto della capitale argentina, quale concreto gesto di apprezzamento e stima da parte di queste autorità nei confronti di una delle comunità che ha contribuito maggiormente allo sviluppo del paese e di forte affinità e interesse per la cultura italiana”.

26 settembre 2010

Made in Italy: +10% l'export, conquista le tavole del mondo

ROMA - Con un aumento del 10 per cento in valore nel primo semestre del 2010, il Made in Italy agroalimentare conquista le tavole del mercato globale dove cresce a due cifre la presenza di ortofrutta, vini e formaggi made in Italy. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al primo semestre del 2010 sulla base dei dati Istat che evidenzia le buone performance realizzate dall’agroalimentare italiano all’estero in tempo di crisi. Se il trend di crescita sarà confermato, alla fine dell’anno le esportazioni agroalimentari potrebbero raggiungere per la prima volta il valore record di 25 miliardi di euro realizzato per la grande maggioranza nei paesi dell’Unione Europea ma anche negli Stati Uniti e nei mercati emergenti come la Cina.

A crescere sono soprattutto l’ortofrutta (+16 per cento), i formaggi e latticini (+14 per cento), l’olio di oliva (+11 per cento) e il vino (+ 9 per cento) mentre restano sostanzialmente stabili sono stati due cavalli di battaglia del Made in Italy all’estero come la pasta e le conserve di pomodoro. Positive, continua la Coldiretti, sono soprattutto le performance dei prodotti a denominazione di origine come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano che mettono a segno un aumento record del 23 per cento sui mercati mondiali con una rilevante effetto traino per l’intero settore.
L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una piu’ efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale.

Disoccupazione all'8,5%, record dal 2003. A casa più di un giovane su tre

ROMA - La disoccupazione in Italia sale all'8,5%: è il livello più alto dal terzo trimestre del 2003. A comunicarlo è l'Istat, che diffonde i dati relativi ai secondi tre mesi dell'anno. E notizie ancora peggiori riguardano i giovani: il tasso di disoccupazione fra ragazzi dai 15 ai 24 anni raggiunge il 27,9%. In pratica, uno sui tre è senza lavoro.
Nel dettaglio, i numeri Istat dicono che nel secondo trimestre 2010 il numero di occupati (in termini destagionalizzati) risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto al trimestre precedente pari allo 0,1%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente la riduzione è stata pari allo 0,8% (-195.000 unità), a sintesi di una sostenuta riduzione della componente italiana (-366.000 unità) e di una significativa crescita di quella straniera (+171.000 unità). Persiste la forte riduzione del numero degli occupati nell’industria in senso stretto, soprattutto nel Nord: al sensibile calo dei dipendenti permanenti a tempo pieno si contrappone l’ulteriore incremento dell’occupazione a orario ridotto. Il tasso di occupazione è pari al 57,2%, con una flessione di sette decimi di punto percentuale rispetto al secondo trimestre 2009. Il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge (in termini destagionalizzati) 2.136.000 unità, con un aumento dell’1,1% rispetto al primo trimestre (+24.000 unità). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’aumento è del 13,8%.

L’incremento tendenziale della disoccupazione si concentra nel Nord tra gli ex-occupati; nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli altri gruppi dei disoccupati. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un moderato aumento degli inattivi rispetto al secondo trimestre 2009 (+92.000 mila unità), sintesi di una lieve riduzione delle non forze di lavoro italiane e di un ulteriore incremento di quelle straniere. Nella media del secondo trimestre 2010, il tasso di disoccupazione (destagionalizzato) è pari all’8,5%, con un aumento di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre e di 1 punto rispetto al secondo trimestre 2009.
Per quanto riguarda la disoccupazione, il tasso di quella maschile sale dal 6,3% del secondo trimestre 2009 al 7,6%; quello femminile passa dall’8,8 al 9,4%. Nel Nord l’innalzamento dell’indicatore (dal 5 al 5,9%) riguarda sia gli uomini sia le donne; nel Centro il tasso si porta al 7,1% (6,7% un anno prima), per una crescita dovuta solo agli uomini. Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione risulta pari al 13,4% (dall’11,9% di un anno prima), con una punta del 16,4 per cento per le donne. Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta per la sesta volta consecutiva, portandosi all’11,6% (10,9% nel secondo trimestre 2009). Il tasso di disoccupazione dei giovani di 15-24 anni raggiunge il 27,9%, con un massimo del 40,3% per le donne del Mezzogiorno.

Casini: Berlusconi si dimetta

Berlusconi 'deve riconoscere che questa maggioranza e' fallita e dimettersi'. Lo ribadisce Pier Ferdinando Casini.'Che tutto avvenga allargando il posto a tavola non ci interessa - prosegue - perche' non siamo accattoni della politica. Non m'interessa andare a fare il ministro, in queste circostanze sedersi su una poltrona serve solo a rendersi ridicoli'. Dichiara che il 29 non votera' la fiducia a Berlusconi e sulla casa di An commenta: 'Gli italiani sono disgustati'.

Montezemolo all'attacco contro Lega e Governo

ROMA - "Umberto Bossi è molto abile a lanciare proclami e provocazioni" ma la sua Padania resta "immaginaria"; la verità è che lui, e l'attuale governo, hanno fatto molto poco, per lo più "chiacchiere". Queste pesanti accuse sono arrivate al Carroccio dal sito di Italiafutura, l'associazione molto vicina a Luca Cordero di Montezemolo. Italia Futura vede nel leader della Lega il corresponsabile "in questi sedici anni delle non scelte che hanno portato il paese ad impoverirsi materialmente e civilmente" e lo contrappone all'operosità degli industriali. Scrive il sito dell'associazione di Montezemolo: "Ha ragione Bossi: in Italia,e in particolare nella sua Padania immaginaria, la chiacchiera va per la maggiore e delle parole a vanvera di una classe politica screditata gli italiani ne hanno piene le tasche. In particolare quelli che lavorano e producono (e al convegno di Genova della Confindustria ce n'erano tanti).

Quegli italiani che, a differenza di Bossi, tengono in piedi il paese con i fatti e non con le parole" L'affondo di Montezemolo ha scatenato la reazione compatta della Lega e della maggioranza: segno evidente che le critiche colgono nel segno. "Dov'é la novità? La novità - ha ribattuto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl Ignazio La Russa - ci sarà quando Montezemolo si candiderà e si misurerà con i voti. Così vedremo quanti consensi è in grado di raccogliere". Più caustico il leghista Roberto Castelli, secondo cui l'ex presidente di Confindustria "fa parte di quella categoria di imprenditori che hanno fatto ottimi affari con i governi di centrosinistra. Evidentemente con noi non riesce a rifarli". Per Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera, è solo una questioni di voti :"Prima di dare lezioni, vada a farsi votare dai cittadini. Probabilmente non prenderebbe neppure tutti i voti dei tifosi della Ferrari". Stesso menù da Osvaldo Napoli, anche lui Pdl:"Mai una volta che questi signori con l'indice perennemente alzato abbiano scelto di sporcarsi le mani confrontandosi con gli elettori. Sfido Montezemolo a raccogliere metà dei consensi della Lega di Umberto Bossi".
Da palazzo Madama incalza un fedelissimo del 'senatur', Piergiorgio Stiffoni: "La gente ne ha piene le scatole? Certamente, dei pseudo industriali, di un sindacato come la Confindustria e dello stesso Montezemolo, il re nudo. Il nostro popolo leghista è il motore del cambiamento contro chi vuole un Paese morto". L'intervento di Montezemolo, come altri precedenti, sembra orientato a mettere un piede in politica per saggiare il terreno e circoscrivere il campo di atterraggio. Come dire: mai alleato di Bossi e di chi ci va a braccetto.

ASSISTENZA SANITARIA PER I CONNAZIONALI IN ARGENTINA/ L’ON. MERLO (MAIE): BASTA CON I TAGLI!

Più di 5000 italiani residenti in Argentina, per lo più anziani, che necessitano assistenza, rimarranno senza copertura sanitaria dal prossimo 31 dicembre". Così l’on. Ricardo Merlo, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero (Maie), manifesta la sua preoccupazione e contrarietà alla decisione di tagliare la copertura sanitaria ai connazionali all’estero, e aggiunge: "c’è la necessità urgente di trovare una soluzione per garantire l'assistenza sanitaria alla fascia sociale più debole e disagiata degli italiani residenti all’estero". "Ancora una volta il Governo Berlusconi ci delude e si dimentica delle promesse fatte ai connazionali" continua il deputato eletto in Sud America che spiega: "Non si può continuare a tagliare indiscriminatamente. Non si può né si deve sospendere la assistenza sanitaria, non si può considerarla al pari di un qualsiasi capitolo di spesa". Merlo, quindi, chiede al Governo di "riconsiderare questa decisione, affinché non vada messa a repentaglio la salute e la vita dei nostri anziani".Passando, poi, ad altro argomento delicato, il presidente del Maie rende noto di aver avuto modo di parlare dello stato in cui versano le nostre rappresentanze onorarie con i diretti interessati: "Ho registrato un grande malessere tra consoli e viceconsoli onorari, che lamentano tagli insostenibili ai mezzi loro assegnati, alcuni pari anche all’80%. Parafrasando i latini" conclude il deputato" potrei dire che "Mentre a Roma si discute (e aggiungo, di tutt’altro)… Sagunto (la nostra rete consolare) cade!".

A BARILOCHE IL 5° "CICLO DI CINEMA ITALIANO CONTEMPORANEO": MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE LA PRIMA PROIEZIONE

Dal 6 ottobre al 3 novembre si terrà a San Carlos de Bariloche, cittadina argentina nella provincia del Río Negro, nella Patagonia nord-occidentale, il 5° "Ciclo di cinema italiano contemporaneo". A diffondere la notizia è oggi l’Associazione Laziale di Bariloche presieduta da Aurora Fiorentini. La rassegna cinematografica è articolata in 4 appuntamenti a cadenza settimanale (il mercoledì), che avranno luogo sempre alle ore 20 nell’Università Universidad Fasta di Bariloche (Pioneros 38). L’entrata è libera e gratuita. Il ciclo cinematografico prenderà il via il 6 ottobre con la proiezione del documentario "Italia in 15 minuti" e del film "Caso Mai - Un casamiento inolvidable" di Alejandro D’Alatri. Mercoledì 13 ottobre spazio al documentario sulla Regione Lazio, seguito dal film "Francesca e Nunziata" di Lina Wertmuller. Mercoledì 20 ottobre sarà la volta del documentario sulla Regione Toscana e del film "Rosso come il cielo" diretto da Crisano Bortone. La rassegna si chiuderà il 3 novembre con il documentario sulla Regione Veneto e con il film "Competenza Sleale" di Ettore Scola.

Fini: "Basta col gioco al massacro"

Alla fine arriva in Rete. E non delude le attese la video-difesa di Fini. Meno di dieci minuti in cui il presidente della Camera fa chiarezza sulla vicenda della casa di Montecarlo. Rivendica una carriera politica mai sfiorata da dubbi di illegalità e reati ("in vita mia non ho mai avuto neanche un avviso di garanzia") e afferma che sulla casa di Montecarlo ha preso per buona la versione di Tulliani, che "ha sempre negato con forza, pubblicamente e in privato di esserne il proprietario", sottolinea duro.
Ma anche parole che lasciano intravedere un'assunzione di responsabilità, in caso che "la mia buona fede è stata tradita". In quel caso afferma Fini -ed è questa la 'novità' del suo discorso- "non esiterei a lasciare la presidenza della Camera". Dimissioni di cui sottolinea il carattere di scelta personale ("perché la mia etica pubblica me lo imporrebbe").
"Anche io mi chiedo -ha esordito Fini-, e ne ho pieno diritto visto il putiferio che mi è stato scatenato addosso, chi è il vero proprietario della casa di Montecarlo? E' Giancarlo Tulliani, come tanti pensano? Non lo so. Gliel'ho chiesto con insistenza: egli ha sempre negato con forza, pubblicamente e in privato. Restano i dubbi? Certamente, anche a me. E se dovesse emergere con certezza che Tulliani è il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita, non esiterei a lasciare la presidenza della Camera. Non per personali responsabilità, che non ci sono, bensì perché la mia etica pubblica me lo imporrebbe".

Poi la ricostruzione della vicenda entra nel dettaglio: ''Come ho già avuto modo di chiarire, solo dopo la vendita ho saputo che in quella casa viveva il signor Giancarlo Tulliani. Il fatto mi ha provocato un'arrabbiatura colossale, anche se egli mi ha detto che pagava un regolare contratto d'affitto e che aveva sostenuto le spese di ristrutturazione. Non potevo certo costringerlo ad andarsene, ma certo gliel'ho chiesto e con toni tutt'altro che garbati. Spero lo faccia, se non fosse altro che per restituire un po' di serenità alla mia famiglia''.
"E' stato scritto -continua Fini-: ma perché venderla ad una società off shore, cioé residente a Santa Lucia, un cosiddetto paradiso fiscale? Obiezione sensata, ma a Montecarlo le off shore sono la regola e non l'eccezione. E sia ben chiaro, personalmente non ho né denaro, né barche né ville intestate a societa' off shore, a differenza di altri che hanno usato, e usano, queste societa' per meglio tutelare i loro patrimoni familiari o aziendali e per pagare meno tasse".
E ancora la stampa e il killeraggio mediatico: ''La libertà di informazione è il caposaldo di una società aperta e democratica. Ma proprio per questo, giornali e televisioni non possono diventare strumenti di parte, usati non per dare notizie e fornire commenti, ma per colpire a qualunque costo l'avversario politico. Quando si scivola su questa china, le notizie non sono più il fine ma il mezzo, il manganello. E quando le notizie non ci sono, le si inventano a proprio uso e consumo. Così, con le insinuazioni, con le calunnie, con i dossier, con la politica ridotta ad una lotta senza esclusione di colpi per eliminare l'avversario si distrugge la democrazia. Si mette a repentaglio il futuro della libertà''.
E alla fine arriva l'appello: ''Chi ha irresponsabilmente alimentato questo gioco al massacro si fermi, fermiamoci tutti prima che sia troppo tardi. Fermiamoci pensando al futuro del paese. Riprendiamo il confronto: duro, come è giusto che sia, ma civile e corretto''.

Pd, Veltroni: ''Il leader c'è e si chiama Bersani''

La leadership del Pd è contesa? "No. Il leader c'è. Si chiama Bersani, è il mio segretario e ha la mia solidarietà". Lo ha detto Walter Veltroni nel corso dell'intervista a Lucia Annunziata per 'In mezz'ora'.
Il risultato del sondaggio di Renato Mannheimer (pubblicato dal 'Corriere della Sera' e dal quale emerge che quasi la metà della base del Partito democratico, il 46%, considera l'iniziativa di Veltroni, insieme con altri dirigenti, 'un contributo utile') "mi ha confortato, e non me lo aspettavo, perché esprime un disagio reale, che bisogna ascoltare e del quale bisogna discutere".
L'ex segretario parla poi delle ultime vicende che agitano la maggioranza. Il video di Gianfranco Fini racconta "la fine della storia del centrodestra come lo abbiamo conosciuto dal 1994", sostiene Veltroni. "Mercoledì prossimo è inimmaginabile che due persone" come Fini e Berlusconi, "con una tale lontananza tra loro, possano dire in Parlamento 'scusate, ci siamo sbagliati e andiamo avanti'". Per l'ex segretario del Pd "il centrodestra è finito, Berlusconi si deve dimettere" e, per il dopo, è necessario pensare a "una fase nuova di decantazione ".
Intanto ha preso il via a Orvieto il forum dei Popolari. "Lo so, siamo fastidiosi, siamo ingombranti, ma siamo ingombranti anche nei consensi. Basta guardare questi rappresentanti di un popolo di elettori del Pd che fanno battaglie perché il partito possa vincere", dice Beppe Fioroni, in un passaggio della sua relazione al convegno dell'area popolare che ha aderito al documento dei 76, indicando la platea di circa 500 persone intervenute al convegno a palazzo del Popolo.

Ma nessuno vuole lasciare il Pd. "Ma quale scissione? E' una vergogna fatta da omuncoli far girare calunnie che in questa sala e tra di noi ci sia qualcuno che se ne voglia andare dal Pd. Forse ci sarà qualcuno che nel segreto di qualche scala pensa di cacciarci, ma sappia che non ci riuscirà", sottolinea il coordinatore del forum sul welfare del Pd.
Poi Fioroni esclude che il leader del Pd possa essere esterno al partito. "Non aspettiamoci che arrivino Messia da fuori che ci facciano vincere", avverte. ''Ma non mi rassegno - rimarca l'ex ministro - che il più grande partito di opposizione sia chiamato a fare solo il tifoso in una partita che si gioca tutta nel centrodestra e tra Berlusconi e Fini". "Io sogno che il Pd - dice Fioroni - ritorni all'orgoglio di credere nel proprio segretario, nel proprio progetto, nei propri uomini e nella capacità di vincere per quello che è e per le alleanze che mette in piedi, non pensando che i voti possano derivare da altri".
E a proposito di alleanze, "da bravo medico, dico che prevenire è meglio che curare: mai con Diliberto e Ferrero". Quanto al presidente della Camera e ai suoi di Fli, ''non esiste rischio democratico al mondo che possa consentire di realizzare un'alleanza per la Costituzione, basata sulla resistenza e l'antifascismo, con Gianfranco Fini". Fioroni avverte anche Antonio Di Pietro e Nichi Vendola: "Se devono parlare con noi, lo facciano con chiarezza''. ''Se diventiamo riformatori - conclude Fioroni - forse potremo anche riuscire ad avere alleanze con i moderati come Casini, Rutelli, e i tanti scontenti di Berlusconi".

Pubblico impiego, assenteismo -35%. Brunetta: "Missione compiuta"

ROMA - "A quasi trenta mesi dall’approvazione della legge 133/2008, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è pari a -35%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo)". Lo riferisce una nota del ministero della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.
"Missione compiuta", commenta soddisfatto il ministro Renato Brunetta. "Siamo riusciti a riallineare i tassi di assenteismo del settore pubblico a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e servizi pubblici erogati ai cittadini italiani”, conclude.

23 settembre 2010

GLI INDEBITI INPS SONO IMMOTIVATI: LA PREOCCUPAZIONE DEGLI OPERATORI ITAL - UIL IN EUROPA RIUNITI A FRANCOFORTE

Francoforte si è svolta il 23 settembre, la prima giornata europea dell’Ital – Uil, che ha avuto per oggetto la formazione ai partecipanti sulle nuove disposizioni per statisticare l’attività dei patronati e le nuove norme in materia di previdenza e sicurezza sociale, introdotte recentemente in alcuni Paesi Europei, nonché alcune interpretazioni del regolamento relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale dell’Unione Europea.
"Durante la formazione – si legge in una nota dell’Ital Uil - si è anche dibattuto sugli indebiti pensionistici, a seguito delle campagne Red, comunicati dall’Inps che stanno preoccupando sempre più migliaia di pensionati italiani in Europa, indebiti peraltro spesso immotivati e comunque raramente giustificati preventivamente dall’ente previdenziale italiano".Aquí escribes el resto del post.

22 settembre 2010

BOCCONI KNOWLEDGE: UN SITO MULTIMEDIALE PER FAR CONOSCERE LA RICERCA

L’Università Bocconi mette la propria ricerca a disposizione del pubblico lanciando oggi Bocconi Knowledge, un nuovo sito multimediale di divulgazione bilingue (www.knowledge.unibocconi.it in italiano e www.knowledge.unibocconi.eu in inglese) che si propone come ponte tra le attività più avanzate di ricerca e il mondo delle imprese, dell’economia, della finanza, del diritto e delle istituzioni che può trarne vantaggio per avviare processi decisionali informati.
Bocconi Knowledge leva il sipario su un mondo complesso e poco conosciuto, strutturato in 8 dipartimenti e 19 centri di ricerca.Nell’impaginazione del sito gli articoli in evidenza si riferiscono a lavori di ricerca di rilevanza scientifica internazionale, mentre alle notizie sulle attività universitarie collegate alla ricerca e alla partecipazione di studiosi Bocconi ai congressi internazionali è dedicata una rubrica di news. La sezione “Persone” si riferisce ai riconoscimenti ottenuti dagli studiosi Bocconi, mentre due ulteriori sezioni (“Articoli”e “Working papers”) riportano con tempestività della pubblicazione di lavori di autori Bocconi nelle principali riviste internazionali o nelle collane di working paper dei centri di ricerca. In questi casi si segnalano soltanto gli estremi della pubblicazione e l’abstract della ricerca nella lingua in cui viene pubblicata. È possibile anche la navigazione per canali, che corrispondono alle aree di interesse scientifico dell’Università.

LA SOCIETÀ ITALIANA DI SAN MIGUEL FESTEGGIA IL SUO 120° ANNIVERSARIO

Si svolgeranno il 3 ottobre a San Miguel, nella provincia argentina di Buenso Aires, i festeggiamenti per il 120° anniversario della fondazione della Società Italiana locale. Ad annunciare l’evento è oggi il presidente della Società Italiana, nonché presidente della Federazione Lingua e Cultura Italiana (Felci), Giuseppe Bianco.
"Per l’occorrenza" spiega Bianco "parteciperanno attivamente i sindaci e le altre autorità del Municipio di San Miguel e di quello di Malvinas Argentinas. Questa partecipazione dei rappresentanti del Governo della Provincia di Buenos Aires ai festeggiamenti delle Società Italiane inseritesi nella Provincia più di un secolo fa, dimostrano ancora una volta ancora la calorosa adesione delle autorità argentine verso l’operato delle innumerevoli istituzioni italiane che si estendono sullo sconfinato territorio nazionale

CEUR E DIPARTIMENTO GIOVENTÙ ATTIVANO IL PROGETTO "BORSE DI STUDIO PER ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO": ENTRO IL 29 SETTEMBRE LE DOMANDE DI AMMISSIONE

La Fondazione Ceur e il Dipartimento della Gioventù hanno attivato il progetto "Borse di Studio per residenti italiani all’estero", un’iniziativa patrocinata dal ministero degli Affari Esteri con la finalità di garantire a tutti gli studenti italiani residenti all’estero "capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi", il raggiungimento dei più alti gradi di istruzione.
Le varie informazioni sul concorso sono consultabili online sul bando, scaricabile anche dal sito www.camplus.it. È possibile inviare la propria domanda di ammissione al concorso inviando una mail all’indirizzo: info@camplus.it , precisando nell’oggetto "Domanda di partecipazione al concorso per studenti italiani residenti all’estero", in seguito alla quale verranno richiesti i dati personali per completare la domanda di ammissione. Tale domanda di ammissione, dovrà essere effettuata entro il prossimo 29 settembre.

19 settembre 2010

Premier: non si voterà, avanti fino al 2013

Il premier Silvio Berlusconi assicura che ''in Parlamento la situazione e' sotto controllo'' in vista del voto del 28 settembre. Berlusconi si' e' collegato telefonicamente da Arcore con la festa nazionale di 'Noi sud' il movimento guidato da Enzo Scotti. ''Non si andra' alle elezioni anticipate - ha proseguito il premier - perche' gli italiani hanno dato un giudizio positivo di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo, e ci spingono ad andare avanti fino al 2013 per portare avanti le nostre riforme''."
CHI FA GIOCHI PALAZZO SI FARA'MALE DA SOLO" - ''Chi vorra' continuare a lavorare con i vecchi giochi di palazzo, credo che sara' destinato a fallire e a farsi del male da solo''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con una kermesse del Pdl organizzata a Cortina, a proposito del voto sul suo intervento programmatico in Aula a fine mese.
CHI SOGNA GOVERNI DIVERSI DESTINATO A FALLIRE - "Chi, ovunque sia collocato, vorrà continuare a lavorare con i giochi di Palazzo e le vecchie tecniche della Prima Repubblica, sognando magari di riuscire ad avere un governo diverso e privo di legittimità democratica, credo che sarà destinato a fallire e a farsi del male da solo perché poi gli italiani capiscono tutto quanto". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la kermesse organizzata dal Pdl a Cortina. "Non c'é più spazio - ha aggiunto il presidente del Consiglio - per la vecchia politica, per le vecchie spartizioni tra le correnti e tra le segreterie".
ANCHE OPPOSIZIONE PUO' CONCORRERE A BENE PAESE - L'opposizione può concorrere al bene del Paese. E' l'appello che Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la kermesse del Pdl a Cortina, lancia a quella che chiama "minoranza". "Anche dalla minoranza si può concorrere a fare l'interesse del Paese", ha detto il presidente del Consiglio, che poco prima aveva lanciato un appello al centrosinistra: "Rivolgeremo l'invito anche a forze più responsabili dell'opposizione affinché possano valutare il nostro programma di riforme e mettano da parte i loro pregiudizi sterili".
CRESCITA BASSA? CI FRENANO DEBITO E ENERGIA - "A chi dice che l'Italia cresce meno degli altri, beh dico che noi dobbiamo ricordare a tutti che ci sono tanti fattori che giustificano questa bassa crescita, l'energia la paghiamo il 30-40-50% di più degli altri Paesi europei", e poi "abbiamo ereditato un debito pubblico che ci costa in interessi il doppio o il triplo di quello che pagano gli altri paesi Ue". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la kermesse del Pdl organizzata a Cortina, a proposito del voto sul suo intervento programmatico in Aula.

"FORZE RESPONSABILI OPPOSIZIONE VOTINO PUNTI" - ''Tra pochi giorni saremo in Parlamento per presentare i cinque ormai famosi punti: un grande patto di legislatura che tutti i parlamentari della maggioranza saranno chiamati a sottoscrivere e lo devono fare tutti'', per rispetto agli elettori. ''Rivolgeremo l'invito anche alle forze piu' responsabili dell'opposizione affinche' possano valutare il nostro programma di riforme e mettano da parte i loro pregiudizi''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la kermesse del Pdl organizzata a Cortina, a proposito del voto sul suo intervento programmatico in Aula.
CASINI, SFIDO BERLUSCONI, FACCIA RIMPASTO PRIMA 28 - Il premier Silvio Berlusconi "dovrebbe fare il ministro delle Attività Produttive prima del 28 settembre". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini parlando a Skytg24. "Lo sfido - ha aggiunto - a fare prima del 28 anche il rimpasto così sarà immune da ogni accusa di campagna acquisti".
"Berlusconi, rimpasto o no, sottosegretariati o no, non otterrà 316 voti il 28 settembre". Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini in un'intervista a SkyTg24. "Vediamo - ha aggiunto - se ho ragione". In ogni caso, secondo Casini il premier "continuerà a governare", ma la sua "campagna acquisti" di questo periodo di fatto avrà legittimato, in caso di crisi, "un tentativo serio di fare governi senza di lui".
ALFANO, NOSTRO DOVERE E' GOVERNARE, ANCHE CON TERZA GAMBA - "Sono dell'idea che sarebbe una sciagura per il Paese e un torto per l'Italia se noi non riuscissimo a rimettere in moto la legislatura a partire dalla fine di settembre e farlo con chi ci sta. Il nostro dovere è andare avanti, e se per farlo dobbiamo prendere atto che è nata una terza gamba, allora prenderemo atto che insieme a Pdl e Lega c'é anche Fli". E' un passaggio dell'intervento del ministro della Giustizia Angelino Alfano alla kermesse organizzata dal Pdl a Cortina.
MARONI, AVANTI SOLO SE C'E' MAGGIORANZA SOLIDA - "Se c'é una maggioranza convinta e solida si può andare avanti, altrimenti dubito che si possa continuare navigando a vista". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parlando della situazione politica attuale a margine dell'inaugurazione di un asilo nido realizzato in una villa sequestrata alla criminalità organizzata a Lonate Ceppino (Varese). "Guardiamo al prossimo discorso di Berlusconi alle Camere con grande interesse perché sarà un po' uno spartiacque - ha aggiunto Maroni -. Le cose che siamo riusciti a realizzare non credo saremmo riusciti a farle con una maggioranza raccogliticcia, quindi anche dal punto di vista istituzionale sono interessato a capire che cosa succede".
SACCONI, RIFORMISTI E MODERATI CI RAGGIUNGERANNO - ''Non ipotizzo un processo di annessione al Pdl ma un percorso rispettoso delle posizioni altrui: lavorare a un cantiere che consenta di arrivare all'unita' politica dei moderati e dei riformisti sulla base dei valori della nostra tradizione in funzione della stabilita' e della modernizzazione del Paese''. E' la proposta lanciata dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi che, in una intervista al Corriere della Sera, lancia un appello '' a quei Democratici che vivono con disagio la condizione del Pd esposto alle incursioni di esterni con il radicalismo della Bonino sui temi etici, il massimalismo di Nichi Vendola e della Fiom-Cgil sui temi sociali, il giustizialismo di Antonio Di Pietro sui temi della giustizia''. Secondo Sacconi sui temi etici e sul ''comune riconoscimento del principio di sussidiarieta''', ''la convergenza dei moderati e dei riformisti sara' inevitabile''. ''Non dobbiamo mettere il carro davanti ai buoi'', puntualizza Sacconi alla domanda su quale sia il soggetto di riferimento.''Cio che conta - dice Sacconi- e' accelerare questo percorso travolgendo le furbizie delle alleanze a prescindere. Sono fiducioso che in tutta l'Udc a partire da Casini, venga meno la cinica idea dei due forni'', afferma. Sui tempi di questa auspicata convergenza, Sacconi si limita ad osservare che ''saranno i fatti a creare le occasioni''.

Clima, nel 2010 caldo record: sale la febbre pianeta

ROMA - La temperatura media globale sulla terra e sugli oceani del 2010 è stata fino ad ora la più elevata mai registrata nella storia delle rilevazioni, iniziata nel 1880. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati preliminari raccolti dal National oceanic and atmospheric administration (Noaa's), relativi ai primi otto mesi dell’anno, dai quali si evidenzia che il risultato, a pari merito con il 1998, è il frutto dei record di sempre per il caldo raggiunti nei mesi di marzo, aprile maggio, giugno, del secondo posto del luglio e del terzo posto dell’agosto 2010.In particolare, la temperatura del periodo compreso tra gennaio ed agosto 2010 è stata di 58,5 gradi Fahrenheit (14,7 gradi Celsius), un valore di 1,21 gradi Fahrenheit superiore alla media del ventesimo secolo. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati del National oceanic and atmospheric administration la temperatura media globale sulla terra e sugli oceani dei primi dieci anni del terzo millennio (2000-2009) è stata la più elevata mai registrata con un valore di 57,9 gradi Fahrenheit (14,389 gradi Celsius), superiore dello 0,3 per cento a quella della decade precedente
L’anno conferma quindi il trend al cambiamento del clima che ha provocato danni in molte parti del mondo con il verificarsi di eventi estremi in India, Cina, e Pakistan che hanno causato disastri e vittime ma anche condizionato gli andamenti stagionali e lo svolgimento delle attività agricole, come il crollo della produzione di grano in Russia. Una situazione che spinge a confermare e ad incentivare l’impegno per contrastare i cambiamenti climatici ai quali, sostiene sempre la Coldiretti, possono contribuire modelli di consumo piu’ responsabili che abbattono l’emissione di gas serra, avendo presente l'obiettivo di riduzione del 20% fissato per il 2020.
In Italia, sottolinea infine Coldiretti, l’estate 2010 si classifica al quattordicesimo posto tra quelli le piu' calde degli ultimi 200 anni con una temperatura media 0,97 gradi piu' alta rispetto al periodo 1971-2000, che viene preso come riferimento, secondo i dati dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr di Bologna dai quali si che evidenzia che è stato il 2003 l’anno piu’ caldo mai registrato nel Belpaese. (AGENZIA DIRE, www.dire.it)

Donne oggetto: in Italia, una su due ha subito molestie e ricatti sessuali

ROMA - "Circa la meta' delle donne in eta' 14-65, (10 milioni e mezzo, pari al 51,8%) hanno subito almeno una molestia o un ricatto a sfondo sessuale nell'arco della loro vita, 3,8 milioni negli ultimi tre anni e un milione e 224 mila sul posto di lavoro, l'8,5% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione". È quanto evidenzia uno studio dell'Istat su "molestie sessuali e i ricatti sessuali sul lavoro", presentato nella sede dell'Istituto nazionale di statistica a Roma. L'indagine è stata effettuata nel 2008-2009 tramite interviste telefoniche nell'ambito dell'Indagine multiscopo sulla "Sicurezza dei cittadini" su un campione di 60 mila famiglie per un totale di 24mila 388 donne di eta' comprese tra i 14 e i 64 anni. Uno studio sviluppato grazie alla convenzione stipulata tra l'Istat e il Dipartimento per le Pari opportunita' della Presidenza del Consiglio.

Piu' esposte alle modestie le donne che abitano nei centri delle aree metropolitane, dove la percentuale sale al 64,9%, e nei comuni periferici delle stesse aree, dove si attesta al 58%. Sopra la media il settentrione col Nord Ovest (57,2%), seguito dal Nord Est (54,3%). In particolare, valori sopra la media si registrano in Piemonte (58,9%), Lombardia (56,9%), Emilia-Romagna (56,3%) e Liguria (55,5%). Negli ultimi tre anni sono state 3 milioni e 864 mila (il 19,1% del totale) le donne di 14-65 anni ad aver subito almeno una molestia o un ricatto sessuale sul lavoro. Piu' colpite le ragazze tra i 14-24 anni, sono il 38,6%, per le quali la probabilita' di subire una molestia e' doppia rispetto alla media. Seguono le 25-34enni (il 29,5%). Negli ultimi tre anni, pero', e' il Sud Italia a far registrare valori piu' alti, il 21% contro il 19,9% del Nord Ovest e il 17,7% del Nord Est. Un dato, spiega l'Istat, che potrebbe avere una spiegazione nella maggiore partecipazione delle donne del Sud al mercato del lavoro. Valori piu' alti, infine, sono stati rilevati per quanto riguarda le laureate e le diplómate. (AGENZIA DIRE http://www.dire.it/)

ARRESTI DOMICILIARI PER NICOLA DI GIROLAMO: L’EX SENATORE DEL PDL È USCITO DAL CARCERE

Nicola Di Girolamo da questo pomeriggio non è più in carcere. L’ex senatore del Pdl eletto all’estero ha ottenuto gli arresti domiciliari e, secondo fonti giornalistiche, ha concordato con la procura di patteggiare una pena di cinque anni e di restituire quattro milioni e 700 mila euro, derivanti dall'attività di riciclaggio di cui è accusato.In carcere dal marzo scorso, su Di Girolamo pendono diversi capi d’accusa: associazione a delinquere, riciclaggio, violazione della legge elettorale, scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso.

16 settembre 2010

IL SEN. CASELLI (PDL) INCONTRA IL PREMIER BERLUSCONI: PRESTO PIÙ RISORSE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Il Senatore del Pdl eletto in Sud America, Juan Esteban Caselli ha incontrato oggi a Roma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Obiettivo dell’incontro, spiega il senatore in una nota, "verificare la possibilità di trovare una soluzione concreta per aumentare la dotazione finanziaria a favore dei nostri connazionali residenti all’estero".
Berlusconi, prosegue Caselli, "durante i colloqui ha chiamato al telefono il Ministro dell’Economia e Finanze Tremonti per dare corso immediatamente a quello che lo stesso Berlusconi ha più volte definito come priorità politica del Governo".
Il senatore caselli, da parte sua, "quanto prima presenterà al presidente Berlusconi e al Ministro Tremonti le priorità di intervento in tema di salute, previdenza, cultura ed assistenza agli italiani anziani". Berlusconi, conclude Caselli, "ha confermato l’impegno per reperire le risorse necessarie nel più breve tempo possibile".

14 settembre 2010

A ROSARIO I SEMINARI DI ALFREDO LUZI SUL LINGUAGGIO DELLA PUBBLICITÀ E DEI GIORNALI

Si svolgeranno tra il 22 e il 24 settembre a Rosario tre seminari curati da Alfredo Luzi, docente ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea, di Sociologia della Letteratura e di Letterature comparate, presso l’Università di Macerata. Ne dà notizia il Consolato Generale d'Italia a Rosario nella sua ultima newsletter ricordando che gli incontri, promossi dalla Fedilcit di Rosario in collaborazione con il Centro di Italianistica della Facoltà di "Humanidades y Arte" dell'Università Nazionale di Rosario, si terranno nelle sedi delle Associazione Famiglia Marchigiana e del Centro Laziale.
Il 22 settembre, alle ore 18.30 nella sede dell’Associazione Famiglia Marchigiana (Montevideo 667) si terrà il primo incontro dal titolo "Il Linguaggio della Pubblicità"; nella stessa sede, il giorno seguente, alle ore 18.30 si terrà il seminario "Il Linguaggio dei Giornali" mentre il 24 settembre, nel Centro Laziale (Buenos Aires 2182), Alfredo Luzi approfondirà il tema "Futurismo Italiano ed Avanguardia Argentina". Per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail alla Fedilcit di Rosario (fedilcitrosario@ciudad.com.ar).

Pdl: no scambio l.elettorale-Lodo Alfano

'Lo voglio dire con chiarezza: non e' in corso alcuno scambio Lodo Alfano-Legge elettorale', afferma Fabrizio Cicchitto. 'La legge elettorale attuale - spiega il capogruppo Pdl - ha dimostrato di essere trasparente ed efficace e rimane fermo il nostro giudizio su di essa: non vi e' alcuna intenzione di modificarla' Quanto al tema giustizia 'bisogna aprire un confronto trovando scudi e modi acconci che tutelino il premier e gli consentano di governare'.
Inoltre,'ci sono tutte le condizioni per portare avanti questa legislatura fino al termine, alla meta' del 2013', afferma Bonaiuti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, intervenendo al 'Caffe' di Sky', smentisce definendole 'fanta ricostruzione giornalistica' le ipotesi di un presunto 'scambio' tra la reintroduzione del 'mattarellum' come legge elettorale e l'approvazione del Lodo Alfano.

Bankitalia: a luglio debito record

ROMA - Il debito pubblico italiano a luglio di quest'anno è salito rispetto a giugno e ha toccato un nuovo record, a 1.838,296 miliardi di euro. E' quanto si legge nei dati contenuti nel supplemento del Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla Finanza pubblica. Il debito pubblico italiano a luglio di quest'anno è salito rispetto a giugno dello 0,8% e rispetto a maggio, mese nel quale era stato registrato il precedente record assoluto a 1.827,181 miliardi, dello 0,6%.Occorre evidenziare che il debito calcolato dalla Banca d'Italia è quello in valore assoluto, e non in rapporto al prodotto interno lordo. E' quest'ultimo il valore che interessa invece il Patto di stabilità europeo. Il debito pubblico italiano a luglio 2010 è cresciuto del 4,7% rispetto a luglio 2009 e del 4,3% rispetto a 1.761,229 miliardi di euro con i quali si era chiuso il 2009.
ENTRATE PRIMI 7 MESI 210 MLD, -3,4% - Nei primi sette mesi del 2010 le entrate tributarie si sono attestate a quota 210,374 miliardi di euro, registrando un calo del 3,4% rispetto al corrispondente periodo del 2009. E' quanto risulta dai dati pubblicati dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato alla finanza pubblica.

13 settembre 2010

La Ue sull'Italia: ripresa moderata,ma il mercato del lavoro resta fragile

La ripresa dell'Italia appare "moderata" e trainata principalmente dal settore industriale, grazie al rimbalzo delle esportazioni dopo il collasso del 2009. Ma "la situazione ancora fragile del mercato del lavoro continuerà a pesare sulla dinamica dei consumi privati". Questa la fotografia sulla crescita economica nel nostro Paese scattata dalla Commissione Ue, che nelle sue previsioni intermedie, rese note oggi, prevede un Pil 2010 all'1,1% rispetto all'1,7% stimato per la media dell'Eurozona. Si tratta comunque di un miglioramento rispetto allo 0,8% stimato lo scorso maggio.Il miglioramento è dovuto al traino dell'economia europea, che "è chiaramente sulla via della ripresa, in maniera più forte di quanto previsto nella scorsa primavera". La Commissione ha infatti migliorato la stima di crescita del Pil 2010 per l'intera zona euro all'1,7% dallo 0,9% stimato in maggio. Ma questa ripresa "resta fragile", soprattutto per "la grande incertezza" sull'evoluzione della situazione a livello mondiale. Così il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta le nuove previsioni economiche di Bruxelles per il 2010.Tornando all'Italia, la Commissione prevede oggi una crescita congiunturale per il Pil dello 0,5% nel terzo trimestre e un progresso dello 0,2% nel quarto. Riviste anche le stime sull'inflazione del 2010, portate all'1,6% dall'1,8% comunicato in primavera. Per l'inflazione dei sedici paesi dell'euo, Bruxelles passa

Udc: Casini, avanti da soli costruendo il 'Terzo Polo'

Avanti da soli senza accettare le proposte di Berlusconi nè l'alleanza con il Pd ma puntando alla costruzione del 'Terzo polo' consapevoli che l'Udc sarà determinante nella prossima legislatura. E' quanto afferma Pierferdinando Casini in chiusura della tre giorni dei centristi a Chianciano.Il leader dell'Udc chiede di far proseguire la legislatura sotto un nuovo segno e di mettere da parte le campagne acquisti: "La politica dell'aggiungi un posto a tavola non interessa noi, né il nuovo polo che si sta creando". E a proposito delle voci circa la proposta del ministero dello Sviluppo Economico: "Ha tentato di tutto, ma non vogliamo far parte di questo governo"
Casini ci tiene a sottolineare che non ha intenzione di spostarsi a sinistra:"Se le provocazioni di Berlusconi mirano a farmi andare a sinistra, mi dispiace non ci cado. Noi stiamo deve stiamo, noi andiamo dritti al centro perché siamo convinti che l'Italia deve cambiare e queste sono solo buffonate". Il leader dell'Udc conclude poi con una battuta, suggerendo al premier "di frequentare di più il Sud invece che Putin e Gheddafi...".

12 settembre 2010

PD: E. LETTA, FORZA RIFORMISTA PER RICONCILIARE ITALIANI CON POLITICA

''Una forza politica che voglia far riconciliare gli italiani con la politica, racconta la verita' e corregge gli errori. Un centrosinistra che voglia ricomporre questa frattura deve svolgere questo ruolo''.Cosi' Enrico letta, vicesegretario nazionale del PD sullo stato dell'arte relativo alla costruzione del progetto del partito. Rifacendosi alla favola ''Il Paese senza errori'' di Gianni Rodari (''sono in una fase della mia vita in cui mi occupo di addormentare i bambini piccoli'' - ha spiegato) ha proseguito ''penso che in un paese come il nostro in cui e' tutto un bombardamento di emozioni, la responsabilita' profonda di un'area come la nostra e' cogliere la differenza per diventare Governo alternativo del Paese. Da tre 3 mesi - ha ribadito - in pratica dalla manovra di Tremonti, in questo Paese non c'e' piu' un atto di governo che venga assunto, dalla nomina del ministro dello sviluppo economico ad atti piu' concreti quali, per fare un esempio, la privatizzazione della Tirrenia. Non si puo' andare avanti cosi' e la costruzione dell'altermativa e' essenziale''.

Alla domanda se, in questo contesto sia piu' facile parlare con Casini che con Di Pietro ''e' molto faticoso con Di Pietro - ha risposto Letta - per il quale conta piu' un discorso 'di pancia', ho l'impressione che la ragione sociale di Di Pietro sia l'esistenza di Berlusconi, senza di lui pero' non so cosa potrebbe raccontare al Paese. Noi no - ha insistito - una politica che si e' arrovellata attorno ad una persona finisce per essere X Factor, pero' penso che Casini non possa continuare a stare in mezzo, tanto piu' che si va incontro ad un nuovo 1946, ad un nuovo referendum monarchia/repubblica''.

MORTI BIANCHE: NAPOLITANO, GRAVI NEGLIGENZE SU SICUREZZA

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una giornata funestata da piu' infortuni sul lavoro, a Pistoia e a Capua, nell'esprimere la commossa partecipazione al dolore delle famiglie e delle comunita' colpite, raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori in operazioni di manutenzione nei silos simili a quelle che gia' piu' volte in precedenza hanno cagionato vittime.Il Capo dello Stato confida nella rapidita' e nel rigore degli accertamenti da compiere e nella definizione delle normative di garanzia da adottare e far rispettare.

SUD: ENTRO L'AUTUNNO IL GOVERNO VARERA' UN PIANO DA 100 MLD

Entro l'autunno il governo approvera' il piano per il Mezzogiorno. Lo ha annunciato il ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, intervenendo all'inaugurazione della Fiera del Levante.''Sono qui a rappresentare il governo in un momento storico nel quale il tema mezzogiorno che regolarmente e' il grande atteso della ripresa del dibattito nazionale'' ha detto ''e per rappresentare lo sforzo che compiremo per delinerare le linee guida di un piano per il Mezzogiorno che il governo si appresta entro l'autunno ad approvare''.Nella definizione del piano, ha auspicato Fitto ''dobbiamo cercare insieme di ragionare per giungere a soluzioni condivise''.Le risorse per il Sud ci sono, sono circa 100 miliardi fino al 2013, ma serve ''una strategia completamente diversa'' perche' finora c'e' stata ''limitata capacita' di spenderle presto e bene''.

''Va sgomberato il campo - ha detto Fitto - da un equivoco che continua ad essere alimentato da certo neo-rivendicazionismo meridionalista: il permanere del divario Nord-Sud non trova giustificazione nell'insufficienza delle risorse destinate al suo superamento, ma soprattutto nella limitata capacita' di spenderle presto e bene''.Per questo, ha proseguito, ''s'impone una strategia radicalmente diversa dal passato. Basta con i finanziamenti a pioggia''. I 100 miliardi di euro individuati a luglio dal governo fino al 2013, secondo Fitto, rendono ''vacuo ed inconsistente qualsiasi dibattito sulla quantita' di risorse''.Anche perche', ha aggiunto, ''per le 8 regioni del mezzogiorno a fronte dei 16 miliardi di fondi FAS stanziati nel precedente periodo di programmazione la spesa realizzata e' poco piu' di un terzo'' mentre ''il 10% di queste risporse risulta impegnato su progetti con uno stato di avanzamento variabile dallo 0 al 10%''. A questo si aggiungono, rileva il Ministro, ''non meno di 6 miliardi di risorse della programmazione precedente disponibili e nemmeno programmate''.Entrando nel mertito, Fitto ha precisato che il piano e' articolato in otto capitoli e punta su infrastrutture, compreso il Ponte sullo Stretto, formazione, incentivi alle imprese, scuola, lotta alla criminalita', servizi pubblici locali e banca del Sud.Il piano avra' una ''regia'' a livello nazionale anche se col ''piu' ampio coinvolgimento di tutti i diversi livelli di governo'' ha assicurato Fitto. Ma considerata ''la complessita' degli interventi a una scala piu' elevata della singola regione e la gravita' della situazione, il governo ha il potere e dovere di intervenire attivamente''. I provvedimenti che saranno presentati in autunno saranno ''tutti dotati di copertura finanziaria certa''.Il piano mette al primo punto le infrastrutture ed in particolare i grandi assi ferroviari come l'alta capacita' Puglia-campania, la velocizzazione della tratta Salerno-Reggio Calabria ed il collegamento Palermo-Catania. ''Con il completamento di queste tre tratte - ha spiegato Fitto - e la realizzazione del Ponte sullo Stretto, il Sud potra' contare su un moderno sistema di collegamento verso il Nord Italia ed il Centro e Nord Europa''.Poi scuola, universita' e ricerca con ''un programma straordinario di miglioramento dell'efficacia del sistema scolastico'' e reti tra le universita' del sud e le imprese, e i servizi pubblici locali, acqua e rifiuti in testa, con l'applicazione della riforma varata del governo.Il Ministro ha poi toccato il tema della criminalita' ricordando l'assasinio del sindaco di Pollica e assicurando che il governo proseguira' l'azione con ''l'aggressione ai patrimoni mafiosi'' che ''e' diventata lo strumento piu' efficace di lotta alle mafie''.Il piano guarda anche agli incentivi alle imprese e al superamento ''degli enormi sprechi di risorse'' e dei ''progetti fallimentari'' dovuto anche all'esistenza di ''decine di forme diverse di incentivazione'' e alla formazione della Pubblica Amministrazione.Infine la banca del Sud, ''un tassello fondamentale per aumentare l'offerta di credito e ad avvicinare la stessa al territorio''. Un progetto che dopo l'accordo tra le banche cooperative e Poste taliane ''e' ancora e sara' aperta a tutti gli altri soggetti interessati al progetto''. Il governo, ha spiegato Fitto, auspica che ''altri istituti aderiscano'' mentre ''e' in atto la due diligence per l'acquisizione della struttura bancaria esistente''.

Famiglie, in un anno l'indebitamento cresce di 100 miliardi

ROMA - Salgono alle stelle i debiti delle famiglie italiane. Il totale dei prestiti concessi ai nuclei famigliari, tra luglio 2009 e luglio 2010, infatti, è cresciuto di 100 miliardi di euro. Secondo i dati di Bankitalia, diffusi con il Supplemento al Bollettino statistico dell'istituto centrale, i debiti delle famiglie a luglio 2010 si sono attestati a 579,4 miliardi di euro contro i 479,7 miliardi del luglio dello scorso anno. Volano i prestiti lunga scadenza per l'acquisto di abitazioni: a luglio 2010 ammontavano a 342,9 miliardi contro i 270,1 miliardi di luglio 2009.

Immigrati, emergenza per migliaia di stagionali in Basilicata e Puglia

ROMA - "Palazzo San Gervasio non puo' mai diventare una nuova Rosarno. Qui non ci sono mafiosi che fanno il tiro ai piccioni sui neri o che li rapinano delle loro misere paghe. Se Palazzo dovesse malauguratamente diventare una nuova Rosarno, certamente non sara' per colpa dei palazzesi.Sara' per colpa delle istituzioni". Si chiude cosi' l'ultimo comunicato dell'Osservatorio migranti Basilicata, i cui volontari sono impegnati da dieci giorni nella consegna quotidiana di mille litri d'acqua sulla provinciale 21, nei casolari diroccati che segnano il tutto esaurito di lavoratori africani. Almeno un migliaio, si stima. Ma ogni anno, tra la fine di agosto e la fine di settembre, ne arrivano circa tremila per la raccolta del pomodoro in un'area ristretta tra Palazzo, Venosa, Melfi e Lavello. "Ormai qualunque paese che ospita un po' di migranti diventa per i media una potenziale Rosarno - dice lo scrittore Antonello Mangano, autore di saggi sull'argomento - ma il paese della Piana deve diventare il simbolo della rivolta contro la violenza mafiosa e lo sfruttamento bestiale, non di tensioni interrazziali che possono sfociare nello scontro".

Emergenza umanitaria si, emergenza umanitaria no. Per le associazioni e i volontari la situazione e' grave, soprattutto dopo la decisione del comune di non riaprire il centro all'ingresso del paese dove da undici anni, gli immigrati si accampavano con le tende. Trovando sbarrato l'ingresso, molti si dirigono nelle decine di casolari abbandonati in aperta campagna.
Ruderi senza porte e finestre, senza corrente elettrica, servizi sanitari, assistenza medica e, soprattutto, senza acqua per bere e per lavarsi. Tuguri, abbandonati si, ma con proprietari che a volte ci stipano le balle di fieno. Dunque luoghi soggetti a sgombero da parte delle forze dell'ordine dopo le denunce dei privati. "Un'eventuale epidemia colpirebbe solo la popolazione immigrata o metterebbe in pericolo tutti?" si chiedono ancora gli attivisti dell'Osservatorio. E sottolineano che con la mancata riapertura del centro "si scarica un problema di natura pubblica sui privati". Il sindaco del paese, Federico Pagano, ha parlato di violazione delle norme igieniche e di sicurezza nel centro per il fatto che i lavoratori stranieri si auto organizzavano con spacci alimentari e bombole di gas per cucinare. I volontari rispondono mettendo in evidenza come vivendo nei tuguri, comunque non sussistono le garanzie di igiene e sicurezza e sostengono che cittadini del posto avrebbero venduto agli africani pecore ammalate per scopi alimentari. Per le istituzioni locali, al contrario, questa emergenza non c'e'. Ad esempio, il comune di Venosa non ha mai risposto a una lettera della Caritas parrocchiale che gia' a luglio sollevava il problema. E se dei provvedimenti sono stati presi, sono sicuramente inferiori rispetto alla portata del fenomeno, denunciano ormai da tempo le associazioni locali che seguono la vicenda. (www.redattoresociale.it)

Berlusconi: ''Voteremo sui 5 punti. I finiani saranno leali agli elettori''

Ce la facciamo sicuramente". Così il premier Silvio Berlusconi apre il suo intervento ad Atreju, intervistato dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Confermando il suo ottimismo sulla durata e il lavoro del governo (''al voto tra tre anni'', ha ribadito). E "speriamo di fare meglio del Milan e della Roma", ha aggiunto con una battuta riferendosi alle sconfitte subite dalle due squadre nell'anticipo della seconda giornata del campionato di calcio.
"Abbiamo un programma - ha sottolineato - i cinque punti che porteremo in Parlamento, presenteremo una risoluzione che dovrà essere votata e vi dico che ci sarà una grande maggioranza".
Berlusconi torna sulle fibrillazioni interne al centrodestra. "Il Pdl esiste e esisterà sempre - ha rimarcato - perché non è un partito è il popolo degli italiani che non si riconoscono nella sinistra''. ''Manca all'appello ancora qualcuno - ha osservato - i professionisti della politica che hanno ritenuto di mantenere le proprie formazioni perché si sentono orfani senza le loro formazioni e senza poterle comandare".
Il premier ritiene però che i finiani saranno leali al governo. "Al di là dei movimenti nei palazzi della politica - ha continuato - non credo che chi è entrato nel movimento del presidente della Camera voglia venire meno all'impegno preso con gli elettori". I deputati che hanno aderito al gruppo di Futuro e libertà hanno preso "una decisione per un verso apprezzabile nei confronti di chi li ha indicati nel Pdl. Hanno pagato il prezzo della riconoscenza, ma ho detto anche che saranno leali nei confronti degli elettori che li hanno eletti, del Pdl, del presidente del Consiglio".
Quanto ai centristi, ha detto il premier, "saranno con noi anche contro il loro leader". Cioè, "molti dei loro eletti potrebbero votare in dissenso con il loro leader e non far mancare l'appoggio al nostro governo". Poi ha aggiunto: "Ci sono situazioni nel centro dello schieramento in evoluzione. Non credo che alcuni partiti possano continuare a non scegliere o a mettersi in un'altra formazione che non avrebbe alcuna possibilità". Ad ogni modo, insieme ai ''solidi alleati della Lega'' i sondaggi ''ci danno a più del 50%''.
Berlusconi torna anche sul tema delle intercettazioni: "Tutte le volte che allungo la mano sul telefono non mi sento di vivere in un paese civile in cui è garantita la inviolabilità delle conversazioni".
Il presidente del Consiglio è arrivato, applauditissimo, questa mattina poco dopo le 11 alla festa dei giovani del Pdl. Subito ha scherzato con i presenti: ''Sicuro che siamo a una festa del Pdl? Con questo verde mi sembrava la Lega", ha detto il premier riferendosi al colore ufficiale della manifestazione. Replicando al ministro Meloni, il premier ha aggiunto: "Come facciamo ad abbracciare tutti questi ragazzi? Dividiamoci i compiti, tu Giorgia abbracci i ragazzi e io le ragazze".
Berlusconi scherza a lungo con la platea, raccontando anche una barzelletta su Hitler. Il premier dà, poi, qualche consiglio ai giovani: "L'ho già detto una volta che sono stato criticato dalla sinistra: cercate un fidanzato ricco. Anche i ragazzi possono farlo, ma non equivochiamo: devono essere ragazze. Se no, domani il titolo su 'Repubblica': Berlusconi è diventato gay". Il premier si è anche 'offerto': "Perché sono simpatico, ho un po' di grana, la leggenda dice che ci so fare e le ragazze pensano: 'Lui è vecchio, muore presto e io eredito'". Poi, sempre rivolto ai giovani: ''Leggete meno i giornali: hanno perso la credibilità dei lettori perché disinformano e prendono in giro''. E, se li leggete, ''giudicate con la vostra testa''.
Il presidente del Consiglio, tra le altre cose, decanta il mestiere dell'imprenditore e il lavoro all'estero: "Io ho cominciato che non avevo soldi ma c'era la possibilità di costruire qualcosa. L'imprenditore è un mestiere bellissimo, decidi tu gli orari di lavoro, non bisogna nemmeno avere paura di lasciare l'Italia: a voi giovani dico guardate l'Italia da Mosca o da Berlino. Cercate responsabilità in proprio".

10 settembre 2010

“Ecco la verità sui fondi elettorali che ricevono i partiti”

Ho letto con perplessità alcune dichiarazioni sulla questione dei fondi elettorali che ricevono i partiti e in particolare il nostro movimento: il MAIE. Visto che vengono affrontati degli argomenti sui quali è possibile confondere il lettore, per fare chiarezza sulla gestione dei rimborsi elettorali di un movimento di cui sono Coordinatrice per l’America latina, vorrei fare alcune precisazioni.
La Legge italiana (157/1999) regola il finanziamento pubblico dei partiti e ha la funzione di evitare i casi di finanziamento illecito o occulto dei partiti stessi. Questa legge prevede cinque fondi: per elezioni alla Camera, al Senato, al Parlamento Europeo, Regionali, e per i referendum, erogati in rate annuali. Il MAIE insieme agli altri partiti tra i quali altri rappresentanti degli italiani all’estero come l’AISA dell’ex- Senatore Luigi Pallaro, l’USEI dell’attuale coordinatore del PDL, Eugenio Sangregorio, e anche il CTIM (presente alle elezioni del 2006), che hanno partecipato anche alle elezioni precedenti, ottemperati gli obblighi formali contabili necessari, quali anche la pubblicazione del bilancio su quotidiani nazionali (il bilancio MAIE è stato pubblicato sui quotidiani Europa e il Corriere di Romagna), hanno diritto per legge a ricevere rimborsi elettorali, in quote annuali.

In particolare, il MAIE ha finora ricevuto circa 90.000 euro/anno, a cui devono sottrarsi le spese di amministrazione che - solo tra commercialisti, revisori e pubblicazione obbligatoria dei bilanci su quotidiani nazionali - ammontano annualmente a circa 10.000 euro.
Il rimanente di questi fondi viene utilizzato per finanziare le molteplici attività, rivolte al rafforzamento e consolidamento dell’organizzazione del Movimento Associativo nell’ambito della Circoscrizione estero e in Italia. Nel 2009 abbiamo anche partecipato alle Elezioni europee, senza ricevere per questo alcun rimborso.
Dal 2008 ad oggi, abbiamo organizzato svariati Congressi del MAIE in Sudamerica, sia nazionali che continentali, corsi di formazione politica gratuiti per i partecipanti, conferenze e molto altro ancora.Tutto questo è pubblico documentato e a disposizione di chi lo richieda.
Infine, parte dei fondi sono accantonati per sostenere la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche.
Mi preme sottolineare, a questo proposito, che mentre la campagna elettorale del MAIE nel 2008 si è svolta solo nella Ripartizione continentale del Sud America, in futuro, è molto probabile, che saremo impegnati a livello mondiale, in tutte le ripartizioni della circoscrizione estero.
Questo è quanto facciamo con i rimborsi elettorali per far crescere il Movimento Associativo degli Italiani all’Estero.
Questo si fa, quindi, con i rimborsi elettorali relativi a circa 160.000 voti ricevuti.
La domanda da farsi credo sia: allora, cosa fa all’estero il Popolo della Libertà, un partito che incassa rimborsi intorno ai 75 milioni di euro?
Sen. Mirella Giai
Coordinatrice America Latina
MAIE Movimento Associativo Italiani all’Estero

L’on. Ricardo Merlo interroga il premier Berlusconi

L’on. Ricardo Merlo (MAIE) ha presentato, oggi, un’interrogazione al Presidente del Consiglio, a seguito di una denuncia giornalistica di un Senatore del PDL che sembrerebbe ventilare l’ipotesi di irregolarità nella gestione dei fondi destinati all’assistenza sanitaria dei cittadini italiani residenti in Argentina. “Alla luce delle dichiarazioni apparse ieri sulla stampa italiana - ha dichiarato il presidente del Movimento Associativo Italiani all’estero - mi sono immediatamente rivolto al premier con un’interrogazione per appurare quanto ci sia di vero in questa denuncia di presunte irregolarità, o addirittura, di un vero e proprio lucro di alcuni in danno dei nostri connazionali residenti in Argentina. Da sempre mi sono battuto per far sì che le fasce più deboli della nostra collettività ricevano attenzione sanitaria e sociale all’estero. Queste dichiarazioni meritano immediate ed accurate verifiche onde fugare ogni possibile dubbio sulla stipula della convenzione 2007 per l’assistenza sanitaria ai nostri connazionali o, nel caso contrario, in cui fosse appurata una mala gestione del denaro pubblico, punire i responsabili e se questo così non fosse si prenda la responsabilità delle denuncia chi l' ha fatta.Stiamo valutando anche il momento di presentazione della denuncia nei tribunali di Roma. Insieme ad altri parlamentari anche della maggioranza eletti in Italia vogliamo la massima chiarezza in questa vicenda."

IL SEN. CASELLI (PDL) SULLE DICHIARAZIONI DELL’ON. MERLO (MAIE): DIMOSTRANO CHE NON È UN POLITICO DI RAZZA

Il deputato Merlo, con una "flebile" partecipazione alle sessioni della Camera dei Deputati a Roma (70,45% di assenze), privo di idee e con l'unico obiettivo di criticare instancabilmente il presidente del consiglio dei ministri italiano, non può attribuirsi l'autorità morale per denigrare un Governo eletto dalla stragrande maggioranza degli italiani". Questo il giudizio del senatore del Pdl eletto in Sud America, Juan Esteban Caselli, che replica alle dichiarazioni rilasciate dall'on. Ricardo Merlo, presidente del Maie, durante la sua visita istituzionale in Uruguay.
"Nella precedente legislatura" continua Caselli "Merlo ha partecipato insieme all'ex senatore Pallaro ai negoziati tesi ad ottenere un credito di 14 milioni di euro per fare un contratto per un periodo di due anni all'impresa che opera nel campo medico, "swiss-medical", una delle migliori e più quotate del mercato delle assicurazioni sanitarie in Argentina. Ma subito dopo" osserva il senatore del PdL "il deputato ha firmato un contratto con "Fecliva" per 7 milioni di euro. Sarebbe opportuno sapere, come d'altronde piacerebbe alla totalità dell'elettorato dove sia andata a finire la differenza, lucro questo prodotto a discapito dei nostri connazionali, che Merlo dice di difendere".Il senatore Caselli chiarisce inoltre che "è stato merito della sua personale iniziativa, e solo sua, il fatto di aver ottenuto l'anno scorso un sostanziale incremento, di più di 8 milioni di euro, del budget destinato agli italiani residenti all'estero".
Caselli ricorda il suo discorso di chiusura al Senato in cui afferma: "mi sono presentato davanti ai miei colleghi come senatore della Repubblica e non solo come parlamentare del Pdl, affermando che se i parlamentari avessero contribuito alla caduta dell'attuale governo Berlusconi, che gode del consenso generalizzato dei votanti dentro e fuori della penisola, sarebbero stati responsabili davanti al popolo del caos economico ed istituzionale che sarebbe potuto sopraggiungere".
"A Merlo" prosegue il senatore "questa crisi parlamentare conviene, visto che che, essendo segretario di un movimento politico, otterrebbe sicuramente i 5 euro per ogni voto conseguito".
Il senatore Caselli spiega poi che egli stesso "si vergognerebbe, anche appartenendo ad un'altra forza politica, se venisse tolto prestigio all'investitura del premier di un Governo italiano con dichiarazioni rilasciate all'estero, lontano dalla Patria, il luogo, cioè, in cui dovrebbero essere affrontate le questioni interne, di carattere parlamentare e di natura politica".
"Solo questo fatto" conclude Caselli "dimostra che l'onorevole Merlo non è un vero politico di razza, bensì un opportunista". (aise)