21 febbraio 2010

Candidati alle Regionali sul ring, strategie e curiosità nei 13 round elettorali

Il ring delle elezioni del 28 e 29 marzo sembra ancora lontano ma gli schieramenti sono già pienamente impegnati a vincere il match che si giocherà sulla lunghezza delle tredici riprese, tante quante sono le regioni in palio. E fra le pieghe della campagna elettorale, spuntano le curiosità e gli slogan, si scopre dietro la facciata dei programmi, ammiccanti o austeri, il tocco della sensibilità artistica e della scaramanzia. Non a caso le donne candidate del Pdl porteranno una catenina con crocefisso donata loro da Silvio Berlusconi come portafortuna. Ecco, da nord a sud, la griglia delle sfide. Aquí escribes la parte del post a mostrar.

In Piemonte, il governatore uscente Mercedes Bresso, con un programma incentrato su impresa, salute, futuro e famiglia, rappresenta forse il caso più significativo dell'alleanza riuscita al nord tra centrosinistra e Udc, che non ha ritenuto di appoggiare il leghista Roberto Cota sostenuto dal centrodestra. Nella sua biografia online, Bresso ricorda, oltre al ricco curriculum politico, di essere appassionata di nuoto e delle passeggiate in montagna ma anche aver scritto, diversi mesi fa, il suo primo giallo: "Il profilo del tartufo".
Sul versante opposto, l'attuale capogruppo del Carroccio punta anche lui, nel programma, su lavoro e sanità, ma aggiunge federalismo e trasporti. Tema quest'ultimo, particolarmente 'caldo' viste le tensioni prodotte dal progetto Tav in val di Susa. Sul suo sito, Cota fa seguire alla sua biografia essenziale un profilo pubblicato da un quotidiano che lo cita come "il volto umano del Carroccio". In Lombardia il Pdl e la Lega puntano a far proseguire l'esperienza di Roberto Formigoni, con un quarto mandato al Pirellone. Anche qui, niente intesa con i centristi che vanno da soli, candidando Savino Pezzotta che invoca una "Lombardia che non si chiuda nella Padania", mentre per il Pd corre Filippo Penati, ex presidente della provincia di Milano.
In Liguria è il Pd che tenta una riconferma, quella di Claudio Burlando, con il sostegno centrista, mentre il Pdl punta su Sandro Biasiotti, deputato e capogruppo in commissione Trasporti di Montecitorio. Biasiotti si impegna a "riannodare tutti i fili con la politica nazionale che la sinistra ha tranciato" e il suo slogan è "La Liguria merita più lavoro".
In Veneto, dove il Pdl in nome dell'alleanza con la Lega ha 'sacrificato' Giancarlo Galan, il candidato del centrodestra è l'attuale ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, che corre all'insegna del "Veneto prima" e se la dovrà vedere con il democratico Giuseppe Bortolussi, direttore della Cgia di Mestre, il cui slogan è "Facciamo l'impresa", come a dire che certi successi sono ripetibili e non relegati all'epoca medievale. Anche qui, l'Udc schiera come proprio candidato il segretario regionale del partito, Antonio De Poli, che punta sui valori della "persona" e della "famiglia".
Nella 'rossa' Emilia-Romagna il Pd torna a scommettere sul Governatore Vasco Errani, che, forte del sostegno di Prc, Pdci e Socialismo 2000 se la dovrà vedere con Anna Maria Bernini, vice portavoce nazionale del Pdl. La Bernini si batte nel segno della partecipazione giovanile: temi prediletti sono sanità, infrastrutture e sicurezza. Fra i suoi portafortuna, un ciondolo della Giovane Italia e una croce cristiana regalatale da Silvio Berlusconi. Per l'Udc corre Gianluca Galletti.
Schema simile in Toscana, dove l'attuale assessore alla Sanità Enrico Rossi gode dell'appoggio di un ampio schieramento di centrosinistra. Se la vedrà con una delle quattro donne candidate dal Pdl nelle regionali, Monica Faenzi, che punta anche sulla circostanza inedita di essere la prima candidata donna alla presidenza della Toscana. "Il coraggio di cambiare" è il suo slogan e aggiunge: "Punto su sicurezza, lavoro, rilancio del turismo, Pmi e la formazione dei giovani". Anche per lei un portafortuna: "Il crocefisso con dei brillantini regalatomi da Berlusconi". Francesco Bosi è il candidato dell'Udc, dopo giorni di infruttuosi negoziati con il centrodestra.
Nel Lazio è la volta della politica tutta al femminile, con una sfida che porterà comunque una donna al vertice della Regione 'terremotata' dalla vicenda dell'ex presidente Piero Marrazzo. Renata Polverini ex segretario dell'Ugl, punta su sanità, lavoro, futuro e famiglia. Cerca di trasmettere un'immagine di normalità e di vicinanza alla gente comune, e non a caso lo slogan è 'Con te'. Porta sempre qualche 'amuleto' scaramantico nella borsa. Emma Bonino, candidata della Lista Bonino-Pannella ha ottenuto l'appoggio del Pd e scommette sulla possibilità di tenere insieme l'anima cattolica e quella laica dello schieramento. "Ti puoi fidare" scrive sui suoi manifesti elettorali.
Nelle Marche il centrosinistra cerca di confermare l'attuale presidente Gian Mario Spacca, che conta su uno schieramento ampio che raggruppa con il Pd, fra gli altri, Idv, Udc, Api, liste civiche. Il Pdl gli contrappone il medico Emilio Marinelli, vice sindaco di Civitanova Marche, che tenta di farcela all'insegna dello slogan "Cambiare scena".
L'Umbria è l'altra regione che vede una battaglia al femminile, ma fra tre candidate: a sfidare Catiuscia Marini che ha vinto le primarie del Pd, per il Pdl sarà Fiammetta Modena e per l'Udc la deputata Udc Paola Binetti, che ha da poco lasciato il Partito democratico in nome della difesa dell'identità e dei valori cattolici che ha visto disattesi in particolare con la scelta della Bonino per il Lazio. Per la Modena lo slogan è "L'Umbria vuole cambiare" e lei spiega: "Dopo 40 anni di dominio opprimente del centrosinistra c'è voglia di cambiare nella mia regione". Il suo programma punta su "centralità delle imprese, revisione del piano casa, Università, aiuti diretti alle fasce più deboli". Non manca il portafortuna: "Una catenina d'argento con crocefisso regalatami da Silvio Berlusconi".
La Campania è una delle regioni dove la battaglia per le alleanze è stata più dura. Il Pdl ha trovato l'accordo con l'Udc, che sosterrà Stefano Caldoro (anche lui ha sempre a disposizione qualche portafortuna a partire, dice, "dal classico corno napoletano che mi hanno regalato gli amici più cari") in cambio dell'appoggio alla candidatura di Domenico Zinzi alla provincia di Caserta. Il Pd schiera Vincenzo De Luca, una candidatura accettata, non senza forti dissidi interni, anche dall'Idv di Antonio Di Pietro.
Altra regione cruciale, per definire vincitori e vinti della tornata elettorale di marzo, è la Puglia. Con Nichi Vendola trionfatore nelle primarie e candidato alla conferma nel ruolo di Governatore per il centrosinistra, se la dovranno vedere Rocco Palese (Pdl) e Adriana Poli Bortone, leader di 'Io Sud' e candidata dell'Udc. Sul suo sito campeggia lo slogan "La nuova battaglia per la Puglia".
Ma al telefono Poli Bortone annuncia il vero grido di battaglia: "Orgogliosamente terrona", in nome, dice, "della mia terra che non è inferiore alla Padania". Punti cardine del programma: "Rilancio di agricoltura, ruolo centrale delle Pmi, un nuovo piano energetico per il territorio, turismo". Per Rocco Palese, candidato del Pdl, la sfida programmatica è tutta impostata attorno al ruolo della persona con alcuni punti cardine: sanità, famiglia, lavoro, territorio e ambiente. Sui suoi manifesti campeggiano gli slogan: 'Basta bugie' e 'Basta chiacchiere'.
Palese non ha dubbi: ''Sono per la concretezza, il mio è un programma basato sui fatti. Vogliamo assicurare alla Puglia un futuro di speranza e sviluppo e farla ritornare capitale del Mezzogiorno''. Il candidato-governatore del Popolo della libertà usa come porta fortuna un corno di corallo, che gli hanno regalato nella sua prima uscita elettorale a Bari. Le primarie hanno risolto il problema per il centrosinistra anche in Calabria, dove Agazio Loiero, ha ottenuto l'investitura per tentare di succedere a se stesso. Lo sfidante del centrodestra è il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Il 'terzo incomodo' è Pippo Callipo, sostenuto da Idv. Al centro della campagna elettorale, la spesa e l'efficienza della sanità, la lotta alla criminalità organizzata e le ferite da rimarginare con i lavoratori stranieri dopo la tragedia di Rosarno. La Basilicata sarà contesa tra l'attuale presidente espresso dal centrosinistra Vito De Filippo e il consigliere regionale Pdl Nicola Pagliuca, preferito al giornalista ed europarlamentare indipendente eletto con l'Udc Magdi Allam, che comunque sembra intenzionato a correre con la lista 'Io amo la Lucania'.(ADNKRONOS)