Visualizzazione post con etichetta Ricerca. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ricerca. Mostra tutti i post

22 agosto 2011

Ricerca, triste prima volta per l'Italia: arretra dopo 30 anni di crescita

Per la prima volta da trent'anni la produzione scientifica in Italia smette di crescere e da' segnali di arretramento. Lo fa in termini relativi, come quota percentuale dell'intera produzione mondiale, e in termini assoluti, come numero di articoli scientifici pubblicati. E'l'istantanea di un punto di rottura, quella che emerge daun'analisi, appena pubblicata da Research Policy a firma di Cinzia Daraio dell'Universita' di Bologna e di Henk Moed dell'Universita' di Leiden (Paesi Bassi).Il primo campanello d'allarme è del 2004. Per la prima volta, spiega una nota dell'Universita' di Bologna, l'Italia non riesce a bissare il livello di pubblicazioni scientifiche dell'anno precedente. Poi una sequela di ribassi fino al 2009, ultimo anno di cui conosciamo i dati, che fisserà a 52.496 studi pubblicati e al 3,5% il contributo italiano al totale della ricerca mondiale

Certamente il Belpaese sconta, come gli altri Stati europei, la concorrenza agguerrita di Paesi emergenti come India, Brasile e Cina. Quest'ultima in 15 anni quadruplica le sue prestazioni, superando di slancio l'Italia (1999), la Francia (2002), la Germania (2005) e infine il Regno Unito (2006). Ma se barcolliamo anche sui numeri, specifica il comunicato, assoluti, significa che il problema è anche interno.
Siamo fanalino di coda per numero di ricercatori rispetto alla popolazione (meta' della Spagna e un terzo della Gran Bretagna), ma il primo per loro produttività individuale. Lo chiamano 'effetto di compensazione': per bilanciare i minori investimenti i ricercatori italiani si sono arrangiati e c'hanno messo del loro.
L'Universita' di Bologna spiega poi che pur con un esiguo e stabile numero di ricercatori per mille abitanti (0,7: il piu' basso appunto) e uno smilzo 0,5 per cento di Pil investito in ricerca pubblica (solo la Spagna peggio di noi, ma ora minaccia il sorpasso) per 25 anni abbiamo mantenuto trend in crescita per produzione scientifica e qualità della ricerca. (AGENZIA DIRE, www.dire.it)

21 febbraio 2010

“Cineca”: una finestra sulle università straniere

ROMA - Sempre più ricca di informazioni la piattaforma interattiva “Cineca”, nata nell’aprile 2009 per favorire il contatto tra università italiane e straniere e internazionalizzare i nostri atenei, migliorandone l'efficienza.
Il progetto, frutto di un'intesa tra Ministero degli Affari Esteri, Ministero dell'Università e Conferenza dei Rettori, consiste in un database aggiornato degli accordi e dei progetti tra università italiane e straniere, consultabile sul sito http://accordi-internazionali.cineca.it/ , nel quale finora 77 atenei italiani hanno inserito 5.975 accordi di mobilità o di ricerca.
“Cineca” è uno strumento per superare le difficoltà nel reperire informazioni, dovute essenzialmente all'autonomia delle università. Una nuova fonte informativa in materia di accordi interuniversitari, che contribuisce ad accrescere le interazioni fra mondo accademico e sistema produttivo.
.

2 febbraio 2010

Il "flop" dell'influenza A, è più blanda della stagionale.

ROMA - Doveva essere pandemia, invece per le statistiche l'inflenza A si è rivelata solo uno starnuto rispetto alle previsioni. Ormai le cifre parlano chiaro e raccontano di un flop della vaccinazione legato alla percezione della reale pericolosità del virus H1N1v. Dati confermati anche dall'ultimo bollettino Influnet, la rete che tramite i medici sentinella tiene controllato l'andamento dei contagi. Nella terza settimana di gennaio non si è verificato alcun decesso e dall'inizio dell'epidemia ne sono stai registrati in tutto 228.Aquí escribes la parte del post a mostrar.
In ogni caso, in attesa del picco di diffusione virale, che solitamente arriva nel passaggio fra gennaio e febbraio, anche l'influenza "normale" fa registrare finora un andamento più blando di quanto inizialmente atteso. Nessuna variazione di rilievo registrata nell'ultima settimana, e un'incidenza di sindromi influenzali su un valore inferiore a quello basale, che si attesta a 1,16 casi per mille. Paradossalmente finora la nuova influenza risulta più diffusa, ma senza creare particolari problemi, perché la sintomatologia, a differenza di quella stagionale, è più lieve: non è infrequente essere contagiati e guarirne senza patire troppo le conseguenze del virus, che interessa in particolare l'apparato respiratorio, e si manifesta con sintomi come febbre a 38 gradi e oltre, tosse, mal di gola, nausea, cefalea, dolori muscolari, malessere generalizzato (simili, appunto, a quelli delle influenze stagionali).
"Rispetto agli altri anni stiamo andando molto meglio riguardo alla diffusione dell'influenza, sia stagionale che A/H1N1– conferma il presidente dell'Ordine dei Medici, Raffaello Mancini- Questo andamento ci ha preso di sorpresa, visto che veniva pronosticato un annus horribilis per l'influenza, che invece finora non c'è stato".

31 gennaio 2010

Ricerca: terremoti, esperimento Italia: 'super tornio' studia le rocce

ROMA - Sul sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia- Ingv è da poco visibile un esperimento spettacolare: un sofisticato apparato simile a un tornio, costruito in Italia, imprime una rotazione ad alta velocità (3mila giri al minuto) ad un cilindro di roccia di qualche centimetro di diametro. Il cilindro è inoltre sottoposto alle pressioni che si trovano a qualche chilometro di profondità nella crosta terrestre. In una frazione di secondo, l'apparato scarica sul campione una grande potenza, pari a quella consumata da 100 appartamenti. Il risultato non è la banale frammentazione e disgregazione della roccia che noi ci aspetteremmo, ma addirittura la sua fusione istantanea in lava incandescente. Questo apparato sperimentale chiamato 'Shiva', dalle iniziali di 'Slow to high velocity apparatus' (ma è anche il dio distruttore della religione Indù), è da poco entrato in funzione nei laboratori del gruppo di Roma 1 (sezione di sismologia e tettonofisica) dell'Ingv in via di Vigna Murata a Roma e "rappresenta attualmente la più potente macchina al mondo per effettuare esperimenti di frammentazione delle rocce utili a capire i processi meccanici che precedono e accompagnano lo scatenarsi dei più violenti terremoti della Terra".
Shiva è "uno dei pilastri di un progetto di più ampio respiro, finanziato dalla Unione Europea, che comprende rilevamenti geologici, o studi di terreno, come diciamo noi geologi- aggiunge l'esperto- e altri studi ancora (mineralogici, geochimici, eccetera)". L'idea del progetto è di "offrire un'informazione complementare a quella che otteniamo dall'analisi delle onde sismiche (i tracciati sismici)".