2 febbraio 2010

Il "flop" dell'influenza A, è più blanda della stagionale.

ROMA - Doveva essere pandemia, invece per le statistiche l'inflenza A si è rivelata solo uno starnuto rispetto alle previsioni. Ormai le cifre parlano chiaro e raccontano di un flop della vaccinazione legato alla percezione della reale pericolosità del virus H1N1v. Dati confermati anche dall'ultimo bollettino Influnet, la rete che tramite i medici sentinella tiene controllato l'andamento dei contagi. Nella terza settimana di gennaio non si è verificato alcun decesso e dall'inizio dell'epidemia ne sono stai registrati in tutto 228.Aquí escribes la parte del post a mostrar.
In ogni caso, in attesa del picco di diffusione virale, che solitamente arriva nel passaggio fra gennaio e febbraio, anche l'influenza "normale" fa registrare finora un andamento più blando di quanto inizialmente atteso. Nessuna variazione di rilievo registrata nell'ultima settimana, e un'incidenza di sindromi influenzali su un valore inferiore a quello basale, che si attesta a 1,16 casi per mille. Paradossalmente finora la nuova influenza risulta più diffusa, ma senza creare particolari problemi, perché la sintomatologia, a differenza di quella stagionale, è più lieve: non è infrequente essere contagiati e guarirne senza patire troppo le conseguenze del virus, che interessa in particolare l'apparato respiratorio, e si manifesta con sintomi come febbre a 38 gradi e oltre, tosse, mal di gola, nausea, cefalea, dolori muscolari, malessere generalizzato (simili, appunto, a quelli delle influenze stagionali).
"Rispetto agli altri anni stiamo andando molto meglio riguardo alla diffusione dell'influenza, sia stagionale che A/H1N1– conferma il presidente dell'Ordine dei Medici, Raffaello Mancini- Questo andamento ci ha preso di sorpresa, visto che veniva pronosticato un annus horribilis per l'influenza, che invece finora non c'è stato".