10 febbraio 2010

I CONSIGLIERI ARGENTINI DEL CGIE CONTRO IL DDL DEL SEN. CASELLI (PDL) PER L’ABOLIZIONE DEL CONSIGLIO GENERALE

Buenos Aires-La scorsa settimana, il senatore del Pdl eletto in Sud America, Juan Esteban Caselli, ha presentato un disegno di legge per aborgare il CGie. Un fulmine a ciel sereno per i consiglieri argentini - Maria Rosa Arona, Mariano R. Gazzola, Francisco Nardelli, Gerardo Pinto, Marcelo Romanello e Adriano Toniut – che oggi commentano: "la estemporaneità di questa presentazione ha stupito un po’ tutti. Infatti, va ricordato che in corso di esame nella Commissione Esteri esiste già un testo unificato sulla riforma degli organismi di rappresentanza.
Non é superfluo rammentare che, durante la campagna elettorale, il senatore nulla abbia detto sul Cgie, sui Comites, non avanzando nemmeno una proposta sulla loro riforma e/o abrogazione. Viene da chiedersi se, così come non conosce il lavoro dei suoi colleghi, neanche conosca la esistenza dell'organismo di rappresentanza degli italiani all’estero"."Infatti – proseguono, critici, i consiglieri – lui, a differenza di tutti i suoi colleghi eletti all’estero, non ha partecipato mai ad una riunione del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, e non ha neppure inviato una misera comunicazione del suo impegnatissimo lavoro in favore degli italiani oltre confine. Sarà perché è così impegnato nella sua campagna elettorale alla presidenza argentina che non trova il tempo per prendere contatto con gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero?". "Inoltre, bisogna ricorda che ha partecipato ad una sola riunione, quella del Comites di Buenos Aires prima della sua "conversazione" con il defunto pontefice Giovanni Paolo II nella quale costui chiese di candidarsi alla Presidenza argentina, come dichiarato al "Clarin" il 21 dicembre 2008. Gli altri Comites del Sud America non hanno avuto la possibilità di incontrarlo per parlare delle problematiche che vivono gli elettori della sua circoscrizione. Peccato, perché se avesse avuto il tempo di visitarli, il Senatore avrebbe saputo che tutti i Comites dell’area si sono espressi a favore della validità del Cgie. Ci chiediamo ancora – concludono i consiglieri – se sarà stato lo stesso pontefice o qualche altro santo a chiedergli l’abrogazione del Cgie"