25 aprile 2010

RIFORME: NAPOLITANO, PER NUOVO CLIMA RAFFORZARE IDENTITA' NAZIONALE

Per creare un ''auspicabile'' nuovo clima politico, ''puo' contribuire non poco il diffondersi tra gli italiani di un piu' forte senso dell'identita' e dell'unita' nazionale''. A sostenerlo e' il presidente della Repubblica, Giorgio napolitano, che nel suo intervento alla giornata promossa dall'Anpi, al teatro alla Scala di Milano si e' soffermato sulla necessita' di celebrare questa ricorrenza.
''Ritengo giusto - ha detto il capo dello Stato - che si concepisca anche la celebrazione di anniversari come quello della Liberazione al di la' degli steccati e delle quotidiane polemiche che segnano il terreno della politica''. Secondo Napolitano, ''le condizioni sono ormai mature per sbarazzare il campo delle divisioni e incomprensioni a lungo protrattesi sulla scelta e sul valore della resistenza, per ritrovarci in una comune consapevolezza storica della sua eredita' piu' condivisa e duratura''. Questo, ha concluso Napolitano, cio' potrebbe essere ''una premessa importante di quel libero, lungimirante confronto e di quello sforzo di raccoglimento unitario di cui ha bisogno oggi il Paese, di cui ha bisogno oggi l'Italia''.
Un ''grande sforzo collettivo'' insieme a una ''comune assunzione di responsabilita''' per ''uscire da una spirale di contrapposizioni indiscriminate''.E' questo il messaggio che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lanciato dal palco del teatro Alla Scala di Milano in occasione del suo intervento per le celebrazioni del 65* anno dalla liberazione dal nazifascismo.''La complessita' dei problemi che si sono venuti accumulando nei decenni dell'Italia repubblicana, talvolta per eredita' di un piu' lontano passato - ha detto Napolitano - esige un grande sforzo collettivo, una comune assunzione di responsabilita'''. Un'esigenza che secondo Napolitano ''non puo' essere respinta, quello sforzo non puo' essere rifiutato come se si trattasse di rimuovere ogni conflitto sociale e politico, di mortificare una naturale dialettica, in particolare, tra forze di maggioranza e forze di opposizione''. Al contrario, ha puntualizzato il capo dello Stato, ''si tratta invece di uscire da una spirale di contrapposizioni indiscriminate, che blocca il riconoscimento di temi e impegni di piu' alto interesse nazionale, tali da richiedere una limpida e mirata convergenza tra forze destinate a restare distinte in una democrazia dell'alternanza''.