21 aprile 2010

IL SOTTOSEGRETARIO MANTICA IN SENATO: RINVIEREMO LE ELEZIONI DEI COMITES - SI VOTERÀ SOLO CON LA RIFORMA

Niente elezioni dei Comites nel 2010: è quanto sostenuto dal Sottosegretario agli esteri, Alfredo Mantica, nell’audizione di oggi pomeriggio in Senato di fronte alle Commissioni Affari Costituzionali ed Esteri. Rispondendo ad un quesito del senatore Micheloni, Mantica ha sostenuto che le prossime elezioni dei Comites si terranno solo e soltanto dopo la riforma.
Mantica ha assicurato di voler “riprendere il percorso di riforma intrapreso, per chiuderlo prima possibile”. La riforma, infatti, langue in Commissione Esteri dopo lo stop del caso-Di Girolamo.
PER LA RIFORMA DI COMITES E CGIE DOVRÒ PASSARE SUL CADAVERE DI QUALCUNO? NON C’È PROBLEMA
ROMA\ aise\ - "Nell’ultima sua comunicazione, il segretario del Cgie Elio Carozza mi ha scritto che la riforma dei Comites dovrà passare sul suo cadavere. Non c’è problema. Ho sempre ammirato i carristi dei Panzer Divisionen. Io passo suo cadavere, datemi il tempo necessario. Un anno, due, tre, non c’è problema". Non usa mezzi termini il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica che questo pomeriggio è tornato di fronte alle Commissioni Affari Costituzionali ed Esteri del Senato per l’indagine conoscitiva sul voto all’estero. rispondendo ad una domanda del senatore del Pd, Claudio Micheloni, Mantica ha ribadito la necessità di giungere ad una riforma di tutta la rappresentanza degli italiani all’estero, "coerentemente con quanto sostenuto dal Governo si dal primo giorno della Legislatura".
La riforma di Comites e Cgie allo studio della Commissione Esteri, però, non gode di popolarità tra gli organismi di rappresentanza. Il Consiglio Generale più volte ha espresso contrarietà ai contenuti del testo unificato; contrarietà evidentemente ribadita dal segretario generale Elio Carozza nella lettera inviata la sottosegretario all’indomani dell’ultimo Comitato di Presidenza.
Lungi dal tornare sui suoi passi, Mantica, ad una settimana dalla Plenaria – convocata a Roma il 27 aprile – ribadisce la sua convinzione: o si fanno le riforme "equilibrate e pesate", o non si vota. "Io in questo momento ritengo di rinviare le elezioni dei Comites perché io farò votare con la nuova riforma. Arriverà nel 2011? Voteremo nel 2011".