21 aprile 2010

Berlusconi avvisa Fini: "Correnti inaccettabili, sono la metastasi dei partiti"

ROMA - "Il Pdl è un movimento che nasce dal popolo, non è un vecchio partito con le correnti. Non è possibile che esistano delle correnti, che qualcuno ha definito la metastasi dei partiti". Silvio Berlusconi, a villa Miani per i 62 anni di Israele, pronuncia un duro giudizio contro l'iniziativa di Gianfranco Fini e lo fa proprio alla vigilia della direzione nazionale del Pdl, che discuterà delle critiche avanzate dal presidente della Camera verso la conduzione del partito portata avanti dal premier, secondo Fini schiacciato sulla Lega.
E comunque la direzione Pdl non servirà a rispondere ai rilievi mossi da Fini: "Domani sarà la celebrazione della vittoria elettorale, di quanto questo governo ha fatto e di quanto farà in futuro", afferma il capo del governo.
"SCISSIONI? SPERO NON CI SIANO, MA IL GOVERNO VA AVANTI" - E di fronte alla minaccia di creare gruppi parlamentari autonomi, che sembra rientrata dopo l'annunciata intenzione degli ex An fedeli a Fini di creare appunto una corrente interna, "ci auguriamo che non ci siano scissioni, speriamo che ciò non avvenga". E comunque, il governo andrà avanti in caso di scissione? "Sì", taglia corto il premier.
"LA MAGGIORANZA DECIDE, LA MINORANZA SI ADEGUA" - Il Pdl, chiude poi il Cavaliere, è il partito "più democratico" che esiste, dove "si discute", ma "quando si arriva a una decisione dove c'è una maggioranza, la minoraza si deve adeguare".
"100 AMMINISTRATORI LOCALI CON FINI" - "Deluderemo tanti, ma i cosiddetti 'finiani' non sono quattro gatti. In poche ore, più di cento amministratori locali hanno firmato la raccolta di firme lanciata da Generazione Italia 'Io sto con Fini'". Lo annuncia in una nota Gianmario Mariniello di Generazione Italia. E si tratta di "un fiume inarrestabile di adesioni. Le questioni che pone Fini- aggiunge- sono condivise non solo da tanti parlamentari provenienti da An, ma anche da chi si impegna quotidianamente per costruire un Pdl forte, libero e democratico sul territorio. Da Pordenone ad Agrigento, e specialmente al Nord, c'è una marea di amministratori locali che appoggia le tesi di Gianfranco Fini. Altro che quattro gatti".