24 aprile 2010

CRISI: LA RECESSIONE HA RIDISEGNATO MAPPA DEL RISCHIO PAESE

ASCA) - Roma, - L'eredita' della recessione e' la nuova mappa del rischio sul debito pubblico sovrano.L'aumento di deficit/debiti pubblici nei paesi avanzati ha fatti esplodere l'offerta di titoli di stato. I paesi, in concorrenza tra loro sul mercato dei capitali, dovranno offrire programmi credibili di risanamento delle finanze pubbliche. E' il prezzo per ricevere la fiducia degli investitori. La crisi di credibilita' della Grecia rappresenta un monito importante. Per comprare titoli di stato decennali di Atene il mercato e' arrivato a chiedere il 9% all'anno. Costi impossibili da sostenere, cosi' la Grecia ha chiesto l'attivazione dei prestiti (fino a 45 milardi) del Fondo Monetario Internazionale e ai paesi dell'Eurozona. In questo modo spuntera' condizioni migliori, probabilmente un tasso d'interesse mediamente inferiore al 4%. Ma il caso della Grecia ha dimostrato come le porte del mercato si possano chiudere anche per le economie avanzate. Cosi' rendimenti sul debito pubblico della Grecia (9%) si sono avvicinati pericolosamente a quelli di paesi emergenti come il Venezuela (12%) e l'Argentina (10%), sebbene il loro debito sia denominato in dollari.
Nella mappa del rischio espresso dai tassi di interesse, la Grecia figura al terzo posto. Seguono poi una pattuglia di emergenti, anche di peso, come la Russia che paga il 5,35%.Lontanissimi da Atene gli altri partner dell'eurozona, il Portogallo intorno al 4,70%, Irlanda intorno al 4,50%, Italia e Spagna intorno al 4%. La Germania, il paese piu' virtuoso, paga il 3%.Discorso diverso se si guardano le probabilita' di insolvenza negoziate sul mercato dei Cds, dove ci si assicura contro il rischio del fallimento dei debitori. Nel segmento che riguarda gli stati sovrani, al top del rischio Venezuela, Argentina, Pakistan, Grecia, Ucraina, Iraq, Dubai, Islanda, Portogallo, Lettonia. Piu' lontane Spagna, Irlanda e Italia.Per avere una idea di prezzi, assicurare 10 milioni di euro di titoli di stato della Grecia costa 632 mila euro, 144 mila per l'Italia. Per la Germania, paese piu' virtuoso dell'Eurozona si pagano solo 43 mila euro.Ma tassi di interesse e probabilita' di insolvenza disegnano fotografie differenti della mappa del rischio di sovrano. Ne' e' un esempio il Portogallo, la cui probabilita' di ''default'' e' molto maggiore del rischio espresso dal tasso di interesse. Una situazione simile per la Spagna, che paga interessi di poco inferiori all'Italia ma presenta una maggiore probabilita' di insolvenza. Al momento, il rischio di contagio sembra interessare sopratutto i paesi con mercati del debito pubblico relativamente piccoli, servono infatti meno risorse per gli attacchi speculativi che determinano il vuoto di domanda. Altri fattori scatenanti sembrano la bassa propensione al risparmio e la concentrazione di buona parte del debito in mano estera.E' il caso della Grecia, ma anche di Portogallo e Spagna.Non dell'Italia, per il momento. Ne' del Giappone che convive con un debito/pil al 200%, si tratta del record mondiale, ma Tokyo non figura mai tra i paesi con elevata probabilita' di insolvenza. Certo anche negli Usa la propensione al risparmio e' bassa, ma Washington ha il paracadute dei massicci acquisti di titoli di stato da parte della Cina, oltre alla possibilita' di stampare dollari.