19 marzo 2010

Incentivi, dal governo via libera al decreto da 300 mln. Confindustria: "Poche risorse"

Via libera del Cdm al 'decreto incentivi' per il sostegno dei consumi. Un provvedimento - secondo le tabelle distribuite dal ministero dello Sviluppo economico - da 300 milioni di euro cui si aggiungono altri 120 milioni di sgravi fiscali, per un totale di 420 milioni.
In particolare, 170 milioni andranno ai consumi delle famiglie, alla voce 'sistema casa'. Con 60 milioni per le cucine componibili, 50 milioni per gli elettrodomestici, e 60 milioni per l'acquisto di nuovi immobili da alta efficienza (classe A e B). Ai motocicli andranno 10 milioni e altri 2 milioni ai motocicli elettrici/ibridi. Venti milioni saranno destinati a internet veloce, mentre 8 milioni andranno a rimorchi e semirimorchi. Alle macchine per uso agricolo vanno 20 milioni mentre altri 40 milioni sono destinati a gru a torre per edilizia. A condizionatori, motori alta efficienza, batterie per rifasamento e Ups altri10 milioni e alla nautica da diporto 20 milioni.
Nel dettaglio, l'incentivo che interessa le cucine componibili complete di elettrodomestici coprirà il 10% del prezzo d'acquisto per un contributo massimo di 1.000 euro. Per gli elettrodomestici (lavastoviglie, cucine da libera istallazione, cappe, forni elettrici, scaldacqua a pompe di calore, stufe) è previsto una riduzione del 20% rispetto al prezzo. Lo sconto massimo varia da 80 a 500 euro. Per l'acquisto di nuovi immobili ad alta efficienza energetica il contributo sarà per un importo massimo pari a 116 euro al mq (fino a un massimo di 7.000 euro) per la classe A, di 83 euro al mq (con un massimo di 5.000 euro) per la classe B. Per i motocicli lo sconto sul prezzo è del 10% fino a 70 kw e senza limiti di cilindrata, per un contributo massimo di 750 euro. Sconto del 20% per un contributo massimo di 1.500 euro, invece, per gli ibridi.
Sul fronte degli sgravi fiscali sono previsti sconti pari a 70 milioni per la realizzazione dei campionari tessili e altri 50 milioni che saranno divisi nei seguenti settori: sostegno all'innovazione al settore aeronautico, prototipo innovativo di nave multiuso per emergenze, emittenza televisiva locale e Agenzia per la sicurezza nazionale.
''C'è un articolo - ha spiegato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - che ritengo molto interessante per tutti che riguarda interventi della propria casa, che sono normalmente sottoposti a lunghe procedure burocratiche. Abbiamo inserito un articolo che dice che ci sono interventi che possono essere eseguiti senza alcun tipo di pratiche da svolgere presso i comuni. Sono inclusi tutti gli interventi di manutenzione ordinaria delle case e di manutenzione straordinaria che non riguardino parti strutturali''. ''Siamo realisti - ha aggiunto il premier - da realisti diciamo che il nostro paese sente la crisi meno di altri paesi e stiamo uscendo dalla crisi non con estrema velocità ma in maniera certa''.
I fondi usati per finanziare il decreto, ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ''vengono raccolti in applicazioni di direttive e politiche europee di contrasto ai paradisi fiscali anche di contrasto sulle frodi Iva, operate con triangolaizoni e caroselli''. Per il titolare del dicastero di via XX Settembre, ad ogni modo, ''la stima delle risorse'' che saranno recuperate è ''sottostimata''. Comunque, ''tutto quello che viene in più è in più''.
Il decreto attuativo, ha annunciato il ministro lo Sviluppo economico Claudio Scajola, ''sarà firmato entro domani e avrà partenza nella data del 6 aprile''. ''Nel decreto legge incentivi - ha annunciato poi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli - è stato previsto un fondo destinato a finanziare, fin da subito, le opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale. Inizialmente il fondo ha una dotazione di 80 milioni di euro". "Tra i comparti beneficiari - ha spiegato inoltre il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta - figura la cantieristica".
Gelido il commento che arriva da Confindustria secondo cui "le misure adottate sono finanziariamentelimitate e molti settori in difficolta' non possono beneficiare dei vantaggi previsti dagli interventi". Viale dell'Astronomia "prende atto dell'impegno del Governo": "Ci rendiamo tuttavia conto che la situazione della finanza pubblica non permette il varo di misure piu' consistenti". Confindustria pero chiede "che le risorse tolte al credito d'imposta per la ricerca siano al piu' presto ripristinate per garantire quelle imprese che hanno gia' realizzato gli investimenti in innovazione, necessari al superamento della difficile congiuntura economica".
L'opposizione boccia il provvedimento del Governo. "Tutto quello che hanno elencato che vogliono metterci dentro, inclusi carri agricoli, tricicli, e cose varie, hanno bloccato il mercato - ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani - sono mesi che dicono incentivi, incentivi, incentivi, e la gente aspetta. Questi settori hanno avuto già un danno tale che con il guadagno che avranno dagli sgravi nei prossimi mesi non sarà recuperato se non a malapena". ''Non credo che siano queste le cose che servono - ha aggiunto il leader Pd -: certo puoi sollecitare i consumi ma devi spingere su innovazione e problemi strutturali della piccola impresa. Serve aiutare nelle funzioni importanti e nobili come ricerca e internazionalizzazione''.
Una bocciatura arriva anche dalla Cgil. ''La montagna ha partorito un topolino'', ha commentato Susanna Camusso, segretaria confederale Cgil. All'attacco pure i consumatori. "E' come buttare una goccia d'acqua per innaffiare un deserto'', dicono in una nota Adusbef e Federconsumatori. "Stanziare 300 milioni di euro, di cui solo 200 subito, vuol dire che, se anche fossero tutti utilizzati, coinvolgerebbero neanche l'1% delle famiglie italiane". Per Adoc, invece, si tratta di un intervento "positivo" ma ''la critica che muoviamo al decreto concerne la limitatezza dei fondi''.