7 marzo 2010

Dati Istat: dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil

Il 2010 sul versante occupazionale si preannuncia in continuità con l’anno precedente. Sempre più folta la platea di persone in cerca di un lavoro e di coloro, tantissimi, che un lavoro lo hanno perso da un anno a questa parte. Secondo stime UIL, l’emorragia della perdita dei posti di lavoro ha coinvolto complessivamente circa 350 mila persone, di cui 199 mila lavoratori dipendenti.
Desta allarme, soprattutto, il forte aumento del tasso di disoccupazione giovanile, diffuso dall’Istat, che rispecchia, con evidenza, l’effetto crisi sui lavoratori che hanno, in maggioranza, un contratto flessibile. Nel 2009, infatti, i lavoratori con un contratto di lavoro non stabile (lavoratori a tempo determinato, in somministrazione, in collaborazione), sono diminuiti, rispetto al 2008, dell’8,7% (meno 245 mila lavoratori).E’ quindi urgente, mettere in atto azioni incisive di contrasto alla costante perdita di occupazione con una ripresa dei consumi che passa, obbligatoriamente, dal radicale, e quanto mai urgente, abbassamento della pressione fiscale, nazionale e locale, sul lavoro dipendente. Unitamente ad incentivi di stimolo alle imprese che possano permettere di mantenere ed aumentare la base occupazionale, attraverso meccanismi automatici quale il credito d’imposta occupazione.