16 marzo 2010

Crisi economica, Tremonti: "L'Italia terrà". E rilancia: "Riforma fiscale entro 2-3 anni"

Basta parlare di exit strategy, la crisi c'è e il problema è come gestirla. Ad ogni modo l'Italia reggerà. E' questo il messaggio lanciato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti intervenuto al forum della Confcommercio a Cernobbio. Per il ministro infatti si parla "troppo della exit strategy dalla crisi economica ma il problema e' il management della crisi, la gestione. La configurazione della crisi è mutata - sottolinea Tremonti - ma la crisi continua a girarci intorno".
Il ministro sottolinea che il governo italiano "non poteva fare di più a causa del debito piu' alto che negli altri Paesi". "Abbiamo fatto bene a rifiutare l'avventurismo, il deficitismo e il costruttivismo economico sperimentale che ci veniva proposto".
Quanto al 'rischio inflazione', per Tremonti "noi dipendiamo piu' degli altri paesi dal debito energetico e da questo non si esce con il mulino a vento o con il 'mulino bianco'. Questo dimostra per altro che la scelta del nucleare non e' sbagliata".

Il ministro dell'Economia ha poi negato che sia aumentata la pressione fiscale: "Noi non abbiamo aumentato nessuna aliquota e non abbiamo introdotto nuove tasse. Se e' aumentato il gettito dai giochi questo non significa che ci siano nuove imposte ma e' solo un beneficio per l'Erario, anche il gettito derivato dallo scudo fiscale non e' una nuova imposta. Sono cose che non vengono imposte a nessuno, le parole hanno un senso. L'Italia ha tenuto e terra', non c'e' stata una crisi sociale come invece poteva esserci", aggiunge il ministro dell'Economia.
Il ministro torna quindi a puntare il dito contro il mondo della finanza: "Siamo arrivati a una situazione per cui i governi hanno dato alla finanza i soldi per salvarsi e la finanza usa quei soldi per speculare contro i governi stessi".
Tremonti ribadisce quindi la necessità di imporre regole ai mercati finanziari. "Non avere regole non e' positivo, e' stato uno dei fattori della crisi. E' meglio avere regole europee per quanto riguarda il mercato che una assenza di regole. L'ideale sarebbe avere regole universali - sottolinea Tremonti - ma se questo non e' possibile la cosa migliore e' avere regole europee".
Dal palco della Confcommercio infine, il ministro rilancia la riforma del sistema fiscale, da fare entro "due o tre anni"
"E' assolutamente necessario allineare il sistema fiscale al sistema economico e sociale del nostro paese. E' impossibile continuare con un sistema di mezzo secolo fa. L'attuale sistema fiscale e' stato disegnato negli anni '60 ed e' diventato legge negli anni '70, poi ci sono stati rattoppi che non l'hanno reso piu' giusto o piu' efficiente. E' arrivato il momento - conclude Tremonti - perche' questo sistema venga modificato".