16 ottobre 2011

Oltre 1 milione di danni, 12 arresti.

Il giorno dopo Roma si sveglia sotto choc per le violenze che ieri per ore hanno tenuto sotto scacco la capitale. Mentre nella notte gli ospedali si sono riempiti di feriti, arrivando a contare un centinaio di ricoveri tra manifestanti, violenti e forze dell'ordine, ci si interroga su come sia stato possibile che un gruppo abbia potuto mettere a soqquadro per ore il centro di Roma.
Stamattina a Piazza San Giovanni, per ore ieri nelle mani dei violenti, numerosi turisti fotografano i danni: dai sampietrini divelti, alle vetrine distrutte, alle automobili bruciate per strada.
Intanto, mentre la città oltraggiata inizia a fare la conta dei danni subiti, gli investigatori continuano ad analizzare le immagini registrate dalle telecamere per individuare i responsabili dei disordini. Al momento, delle circa 20 persone fermate ieri durante gli episodi di violenza dalla polizia, 12 sono in stato di arresto. Tra questi ci sono anche quattro donne mentre sono tutti d'età inferiore ai 30 anni. Idenificata anche una minorenne, che è stata denunciata. Gli altri arrestati sono: un ventunenne appartenente all'area anarchica, già noto alla Digos; due ragazzi nati all'estero ma residenti da tempo in Italia e altri due con precedenti specifici per reati contro le forze dell'ordine; un ragazzo che era già stato denunciato per aver partecipato a un rave party. Infine altri due manifestanti arrestati provenivano rispettivamente da Trento e da Catania. Tra i fermati ci sono anche persone provenienti da Bari, Trento, Catania, Siracusa, Brindisi, Varese e Napoli. Al momento ai fermati è contestata la resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, ma i pm stanno valutando caso per caso, sulla base delle informative e dei filmati, se contestare anche la devastazione e il danneggiamento
Sono 10 le bottiglie incendiarie che sono state rinvenute e sequestrate dalla Digos nel corso della manifestazione. In particolare, le bottiglie già complete di stoppino fissato con del nastro isolante e piene di benzina, sono state trovate lungo via Cavour all'altezza del civico 211, all'interno di un borsone nero.Nello stesso contesto, in Piazza San Francesco di Paola, nel corso di un controllo preventivo sono state sequestrate 4 assi di legno "munite" di nastro adesivo, oltre a numerosi sampietrini. A Piazza di Spagna, invece, una guardia giurata in servizio in un istituto di credito ha trovato nascoste in un angolo della via numerose spranghe in ferro e pietre. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
Sono al vaglio degli investigatori i filmati e le foto riguardanti i disordini scatenatisi: si tratta delle immagini riprese dagli "occhi elettronici" montati a bordo degli elicotteri che hanno sorvolato Roma tutta la giornata, telecamere capaci di ruotare a 360 gradi e di fare riprese che arrivano a inquadrare i volti delle persone, archiviando ogni singola immagine. L'obiettivo è arrivare a individuare i 'black bloc' che hanno messo a ferro e fuoco la città con un'azione che sempre più elementi fanno ritenere pianificata nei minimi dettagli e organizzata su scala nazionale.Dei ricoverati di ieri, il manifestante rimasto ferito alla mano in via Cavour, era quello in condizioni piu' critiche. Al policlinico Umberto I sono tuttora ricoverati anche un poliziotto e un carabiniere che hanno riportato delle fratture, ma le loro condizioni non destano
Intanto il sindaco Gianni Alemanno fa una prima stima dei danni: un milione di euro di danni solo per quanto riguarda il pubblico, senza considerare, dunque, quelli subiti dai privati, negozianti in testa. Il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo per verificare i danni al trasporto pubblico romano, al sistema di raccolta dei rifiuti e agli arredi urbani. Secondo le stime, 500mila euro di danni sarebbero solo quelli subiti dall'Ama, mentre ammonterebbero a 300mila euro quelli al tpl. Ancora da quantificare invece i danni relativi alla segnalatica stradale e ai sanpietrini divelti.