3 ottobre 2011

Il manifesto scaccia-crisi delle imprese: "Il tempo è già scaduto"

"Oggi e' il tempo delle scelte immediate e coraggiose, sono a rischio anni di sacrifici e il futuro dei nostri figli. Dire che vogliamo salvare l'Italia non e' un esercizio retorico ma una proposta che facciamo con profonda convinzione e senso di responsabilita'". Cosi' Ivan Malavasi, presidente di Rete Imprese Italia, nel corso della presentazione del manifesto delle imprese.
Alla conferenza stampa partecipano tutti i soggetti che hanno condiviso il manifesto: c'e' Giuseppe Mussari, presidente dell'Abi, Fabio Cerchiai, di Ania, Luigi Marino dell'Alleanza delle cooperative, Emma Marcegaglia, leader di Confindustria. Malavasi spiega che l'Italia puo' scegliere "la strada delle riforme, della crescita e dell'equilibrio dei conti o scivolare verso il declino". Le questioni prioritarie del manifesto: spesa pubblica e riforma delle pensioni, riforma fiscale, cessioni del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture ed energia.
MARCEGAGLIA: "FATE PRESTO" - "Nell'ultima giunta di Confindustria mi e' stata data la delega di portare avanti proposte forti e coraggiose, se queste non andranno avanti mi e' stata data anche la delega per non stare piu' ai 'tavoli' con il governo". "C'e' la nostra disponibilita', del tutto eccezionale, ad accettare una patrimoniale solo se serve ad abbassare l'Irpef e l'Irap". Lo dice la presidente dei Confindustria, Emma Marcegaglia, nel corso della presentazione del manifesto delle imprese.
Marcegaglia illustra cosi' la proposta di patrimoniale condivisa con le altre associazioni: si tratta dell'1,5 per mille su tutti gli attivi mobiliari e immobiliari delle persone fisiche con l'esenzione dei patrimoni inferiori all'1,5 milioni di euro.
"Bankitalia? Spero solo che si arrivi velocemente a una composizione e che l'Italia abbia presto il governatore della Banca d'Italia".