3 novembre 2010

SONO 23 MILA LE FILIALI ALL'ESTERO DI IMPRESE ITALIANE: PRESENTATO IL RAPPORTO "ITALIA MULTINAZIONALE 2010"

Al primo gennaio 2009 il numero delle filiali all'estero di imprese italiane è pari a circa 23 mila unità. È quanto emerge dal rapporto "Italia multinazionale 2010", risultato di una collaborazione tra Ice e il Politecnico di Milano. Articolato in nove capitoli che forniscono un quadro sulla struttura geografica e settoriale e sulla dinamica del commercio estero e dell'internazionalizzazione dell'Italia in rapporto a quella di altri paesi, il volume - presentato questa mattina dal Presidente dell'Ice, Umberto Vattani e dal viceministro per il commercio con l'Estero, Adolfo Urso - è arricchito da grafici e tavole e contiene inoltre una serie di approfondimenti monografici sui temi di maggiore attualità. Un apposito capitolo esamina le modalità di internazionalizzazione delle imprese italiane.Dall'indagine, emerge inoltre che il numero degli addetti è stimabile in 1 milione e 350 mila unità, mentre il fatturato generato da queste succursali ha superato nel 2008 460 miliardi di euro, con un aumento del 4,2% rispetto all'anno precedente.Gli investimenti dall'estero in Italia si concentrano soprattutto nel manifatturiero, ma sono "notevoli" anche quelli nel turismo e nelle attività legate al tempo libero e allo spettacolo.Tra le mete più "gettonate" dai nostri imprenditori per aprire le filiali delle loro aziende, figurano l'Europa e il Mediterraneo, seguite dall'Africa, dai Balcani e dalla Russia. Molte imprese si sono orientate verso l'America Latina, mentre è sotto la media la presenza in Asia e in Pacifico, le aree che al momento offrono le maggiore potenzialità.