14 novembre 2011

Monti: mai detto lacrime e sangue Non accetto governo a tempo

La presenza dei segretari di partito nel governo "non è una condizione indispensabile", mentre "un convinto appoggio da parte loro su ispirazione, caratteristiche e valori e sulla prospettiva operativa del governo mi sembra invece indispensabile". Mario Monti, al termine delle consultazioni di oggi fa il punto in conferenza stampa. E avverte: "Non accetterei una definizione temporale" perché non ha senso ragionare su un governo 'a termine'. "L'orizzonte temporale è quello di un periodo che va da oggi al fine legislatura, la primavera del 2013 -ha spiegato il premier incaricato-. Il Parlamento in ogni momento può decidere di non dare la fiducia al governo, ma è ovvio che i compiti di gestione di questa emergenza vanno anche ben al di la' di quell'orizzonte temporale. Fissare quel termine, anche prima, toglierebbe credibilità all'azione del governo". Nel corso delle consultazione non ho "mai usato il termine lacrime e sangue, sacrifici sì", ha poi precisato Monti. Sui tempi stretti Monti poi ha spiegato che hanno una realtà, ma che non si può fare a meno del "tragitto democratico" che si sta compiendo in questi giorni e che prenderà "il tempo necessario". "Non trascuro l'importanza dei mercati", ma "i mercati avranno un'impazienza temperata dalla razionalità". Sto provando in tutti i modi a coinvolgere personalità politiche nel governo, non ho perso le speranze, ma in questo momento i segnali non vanno in questa direzione. Questo sarebbe lo 'stato dell'arte' delle consultazioni, riassunto dallo stesso Mario Monti in uno degli ultimi incontri di questa sera a palazzo Giustiniani. Tuttavia, anche se la componente politica dell'esecutivo dovesse mancare, il presidente incaricato è deciso ad andare avanti, magari puntando su una squadra di sottosegretari più politici. Per quanto riguarda il programma, il professore si starebbe concentrando sulle riforme strutturali legate al campo dell'economia del sociale, lasciando fuori quelle ordinamentali, di più stretta pertinenza parlamentare. E nella prima giornata di consultazioni, apprende l'Adnkronos, Monti avrebbe ricevuto anche le telefonate dei primi ministri tedesco Angela Merkel e francese Francois Fillon e dell'inglese David Cameron. A rivelarlo lo stesso presidente del Consiglio incaricato, ad alcuni dei politici incontrati a palazzo Giustiniani. Da tutti i leader europei Monti avrebbe ricevuto sostegno e incoraggiamento. Oltre alla sollecitazione a fare presto in modo che l'Italia torni quanto prima ad assumere il ruolo che le compete sulla scena internazionale. Questo il bilancio nel primo giorno di consultazioni.Secondo quanto si è appreso Mario Monti avrebbe più volte rimarcato la sua piena disponibilità a collaborare con tutte le forze politiche per il bene del Paese. Io ho molto rispetto per il Parlamento e i partiti, avrebbe detto ai suoi interlocutori il senatore a vita. Roberto Antonione, deputato ex Pdl ora nel gruppo Liberali per l'Italia, conferma questo orientamento: ''Monti vuole una rappresentanza politica ai massimi livelli'' del governo il che significa anche a livello di ministri. Un aspetto "molto apprezzato" da Arturo Iannaccone che, comunque vada, partiti o no, assicura a nome di Grande Sud-Lega Sud il "sostegno pieno e leale al nuovo esecutivo". "Sostegno senza condizioni" a Monti è stato dato anche dalla delegazione dei Liberaldemocratici (Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Giorgio La Malfa).
Mentre il senatore Roberto Rolando Nicco, in rappresentanza delle minoranze linguistiche-Val d'Aosta, ha riferito che Monti ''ha più volte sottolineato l'esigenza di un programma fondato sull'equità e il rigore". Un piano "importante, con molti sacrifici", ha riferito dal canto suo Francesco Nucara, segretario del Partito repubblicano.
Inoltre, secondo Mirella Giai, gruppo misto, Monti ''non ha messo un termine al suo mandato. Teoricamente potrebbe arrivare fino al termine della legislatura''. ''Al presidente del Consiglio incaricato -ha riferito il deputato del gruppo Fareitalia per la Costituente Popolare Adolfo Urso al termine del colloquio- abbiamo chiesto di concretizzare al più presto e al meglio l'agenda concordata con l'Europa, contenente le misure per abbattere il debito pubblico e riavviare lo sviluppo''