22 novembre 2011

'Follia non concedere cittadinanza a bambini immigrati'

''Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri'' lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ''Negarla - ha aggiunto - e' un'autentica follia, un'assurdita'. I bambini hanno questa aspirazione''. Un auspicio, quello del Presidente, che ha raccolto un immediato coro di consensi, da Casini a Vendola, da Save the children all'Anci, con l'eccezione della Lega ('vogliono nuovi elettori' ha detto Davide Boni).
DOPO APPELLO COLLE 113 SENATORI DEPOSITANO DDL - Dopo l'appello del Capo dello Stato ad approvare una legge che affronti la questione della cittadinanza dei bambini nati in Italia da genitori stranieri, il senatore del Pd Ignazio Marino, oggi ha depositato un disegno legge firmato da 113 senatori (tutto il Pd, Idv e alcuni del Terzo Polo) che modifica la legge del 1992 e assegna la cittadinanza ad ogni nato in Italia indipendentemente da quella dei genitori. ''Esiste - osserva Marino - una discriminazione incomprensibile ai danni dei figli degli immigrati nati in Italia, lo ha ribadito oggi anche il presidente Napolitano. Un bambino senza cittadinanza sara' sempre uno straniero in un Paese che invece vive e sente come proprio. ''Il multiculturalismo e il confronto fra diverse identita' culturali sono - sottolinea Marino - risorse sulle quali investire, discriminare l'infanzia, compromettere la crescita equilibrata dei bambini che nascono in Italia da genitori immigrati e' incivile: il nostro Paese non puo' piu' permettersi di vivere nell'intolleranza e nell'arretratezza culturale''. ''Con buona pace di quella parte del mondo politico che rifiuta la modernita', bisogna fare un passo avanti'' conclude Marino.
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