Continuano i saldi e le previsioni non cambiano: le famiglie italiane spenderanno circa 223 euro, con un -19% sul 2011. Lo sottolinea, in una nota, l'Onf, osservatorio nazionale Federconsumatori, tramite il proprio campione dislocato in tutto il territorio nazionale, nelle piccole come nelle grandi citta'.
''Seppure il numero delle famiglie intenzionate a comprare a saldo rimane pressoche' invariato rispetto allo scorso anno (circa il 44-45%, pari a 10,8 milioni di famiglie) - spiega l'Onf -, la spesa si sta assestando a cifre piu' basse.
Complessivamente ammontera' ad appena 2,4 miliardi di euro.
Confermiamo quindi che ogni famiglia che acquistera' a saldo spendera' circa 223 euro, il 19% in meno rispetto allo scorso anno ( 277 euro a famiglia)''.
Dopo queste risultanze molto negative, sia per quanto riguarda le vendite natalizie, sia per quanto riguarda i saldi e sia anche per quanto riguarda il mercato in generale, ''si rende quale imperativo categorico accelerare la fase di rilancio della politica economica e quindi di maggiore sviluppo per il paese. Solo cosi' si puo' evitare l'avvitamento di manovre di riequilibrio dei conti una dietro l'altra con effetti dirompenti nel potere di acquisto delle famiglie e depressive per il mercato. Le risorse necessarie a cio' si prendano laddove esistono: patrimoni, ricchezze, rendite finanziarie e determinatissima lotta all'evasione fiscale''.
Ed inoltre, conclude, ''accelerare la fase di modernizzazione di interi settori della nostra economia, attraverso liberalizzazioni e modifiche strutturali che ridiano competitivita' al sistema, migliori servizi a prezzi e tariffe inferiori''.
''Seppure il numero delle famiglie intenzionate a comprare a saldo rimane pressoche' invariato rispetto allo scorso anno (circa il 44-45%, pari a 10,8 milioni di famiglie) - spiega l'Onf -, la spesa si sta assestando a cifre piu' basse.
Complessivamente ammontera' ad appena 2,4 miliardi di euro.
Confermiamo quindi che ogni famiglia che acquistera' a saldo spendera' circa 223 euro, il 19% in meno rispetto allo scorso anno ( 277 euro a famiglia)''.
Dopo queste risultanze molto negative, sia per quanto riguarda le vendite natalizie, sia per quanto riguarda i saldi e sia anche per quanto riguarda il mercato in generale, ''si rende quale imperativo categorico accelerare la fase di rilancio della politica economica e quindi di maggiore sviluppo per il paese. Solo cosi' si puo' evitare l'avvitamento di manovre di riequilibrio dei conti una dietro l'altra con effetti dirompenti nel potere di acquisto delle famiglie e depressive per il mercato. Le risorse necessarie a cio' si prendano laddove esistono: patrimoni, ricchezze, rendite finanziarie e determinatissima lotta all'evasione fiscale''.
Ed inoltre, conclude, ''accelerare la fase di modernizzazione di interi settori della nostra economia, attraverso liberalizzazioni e modifiche strutturali che ridiano competitivita' al sistema, migliori servizi a prezzi e tariffe inferiori''.