L'Italia lavora mano nella mano con la Francia così come con la Germania per proseguire insieme verso la costruzione europea". E' quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine del suo incontro a Parigi con il premier francese François Fillon.
"Tra Francia e Italia c'è identità di vedute quasi totale" ha rilevato dal canto suo Fillon al termine della colazione di lavoro. "Sono molto grato" a Monti, ha aggiunto il premier francese, "per il lavoro eccezionale che sta facendo per restituire valore alla costruzione europea e all'eurozona".
In particolare, ha voluto sottolineare Monti facendo eco alle parole di Fillon, "l'intesa tra Francia e Italia non soltanto su temi bilaterali ma, e questo è importante in modo particolare, su come costruire la costruzione europea e sulla sua governance è totale".
Intervenendo al convegno 'Nouveau Monde', il professore ha poi osservato che ''l'Europa si è dimostrata più debole di quanto pensavamo che fosse e questo in particolare per le difficoltà a fare fronte ad una crisi che non riguarda l'euro ma riguarda gli aspetti finanziari e di bilancio pubblico di alcuni paesi''.
''L'Ue deve riuscire da una maggiore integrazione'' ad accrescere la sua ''produttività e la crescita'' per trovare ''uno spazio adeguato'' nel nuovo equilibrio del mondo, ha scandito il premier. L'Europa è come "un alpinista che cammina su un crinale". Si tratta di un "momento cruciale" ma "si può raggiungere la meta".
Durante il suo intervento al convegno, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, ha rimarcato che "il modo in cui la crisi è stata gestita negli ultimi mesi è stato sicuramente molto deludente", e "l'Ue si è dimostrata inadeguata", e occorre "dare all'Ue una vera banca centrale per gestire la stabilità e la liquidità del mercato".
''Ancora non abbiamo una soluzione alla crisi finanziaria", ha sottolineato Passera, precisando che "non esiste comunque una soluzione unica ma diverse". Tra queste, sicuramente il nuovo Patto di bilancio Ue, il "fiscal compact", è un "passo nella giusta direzione", come anche il semestre europeo, ma "l'Ue deve essere all'altezza delle sue aspettative".
Per questo "abbiamo bisogno di più innovazione e ricerca e investimenti, dobbiamo avere il coraggio di costruire questa competitività e affrontare la crisi con gli strumenti giusti", ha ammonito il ministro, per il quale "certamente ci stiamo muovendo nella buona direzione, certamente non ci stiamo muovendo sufficientemente veloci".
"Ogni Paese ha le sue priorità e le sue caratteristiche - ha detto Passera - quindi non c'è un piano d'azione che vada bene per tutti" per uscire dalla crisi, ma ogni stato deve dare il suo contributo, e l'Italia in questo senso "è un caso emblematico".
"Tra Francia e Italia c'è identità di vedute quasi totale" ha rilevato dal canto suo Fillon al termine della colazione di lavoro. "Sono molto grato" a Monti, ha aggiunto il premier francese, "per il lavoro eccezionale che sta facendo per restituire valore alla costruzione europea e all'eurozona".
In particolare, ha voluto sottolineare Monti facendo eco alle parole di Fillon, "l'intesa tra Francia e Italia non soltanto su temi bilaterali ma, e questo è importante in modo particolare, su come costruire la costruzione europea e sulla sua governance è totale".
Intervenendo al convegno 'Nouveau Monde', il professore ha poi osservato che ''l'Europa si è dimostrata più debole di quanto pensavamo che fosse e questo in particolare per le difficoltà a fare fronte ad una crisi che non riguarda l'euro ma riguarda gli aspetti finanziari e di bilancio pubblico di alcuni paesi''.
''L'Ue deve riuscire da una maggiore integrazione'' ad accrescere la sua ''produttività e la crescita'' per trovare ''uno spazio adeguato'' nel nuovo equilibrio del mondo, ha scandito il premier. L'Europa è come "un alpinista che cammina su un crinale". Si tratta di un "momento cruciale" ma "si può raggiungere la meta".
Durante il suo intervento al convegno, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, ha rimarcato che "il modo in cui la crisi è stata gestita negli ultimi mesi è stato sicuramente molto deludente", e "l'Ue si è dimostrata inadeguata", e occorre "dare all'Ue una vera banca centrale per gestire la stabilità e la liquidità del mercato".
''Ancora non abbiamo una soluzione alla crisi finanziaria", ha sottolineato Passera, precisando che "non esiste comunque una soluzione unica ma diverse". Tra queste, sicuramente il nuovo Patto di bilancio Ue, il "fiscal compact", è un "passo nella giusta direzione", come anche il semestre europeo, ma "l'Ue deve essere all'altezza delle sue aspettative".
Per questo "abbiamo bisogno di più innovazione e ricerca e investimenti, dobbiamo avere il coraggio di costruire questa competitività e affrontare la crisi con gli strumenti giusti", ha ammonito il ministro, per il quale "certamente ci stiamo muovendo nella buona direzione, certamente non ci stiamo muovendo sufficientemente veloci".
"Ogni Paese ha le sue priorità e le sue caratteristiche - ha detto Passera - quindi non c'è un piano d'azione che vada bene per tutti" per uscire dalla crisi, ma ogni stato deve dare il suo contributo, e l'Italia in questo senso "è un caso emblematico".