5 gennaio 2012

Monti taglia le polemiche sugli stipendi "onorevoli": "Decidono le camere"


In relazione al titolo di un quotidiano secondo il quale, in caso di inerzia del Parlamento in merito ai trattamenti economici dei senatori e dei deputati, interverrebbe il governo, la Presidenza del Consiglio fa sapere che la competenza appartiene alle Camere e non esistono poteri sostitutivi in materia". E quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Monti, poi ha lasciato Palazzo Chigi e Roma. Il premier è diretto a Bruxelles, anche se da calendario, è atteso a Parigi solo domani.
E GIOVANNINI SPIEGA ANCORA - "Sono rimasto un po' dispiaciuto di alcuni degli interventi che ho visto fare in questi giorni". Cosi' a Radio 24 Enrico Giovannini, presidente Istat e titolare della commissione che lavora sulla comparazione degli stipendi dei parlamentari. "La commissione e' composta da esperti, anche internazionali, che non hanno interessi particolari in questa questione e sono al servizio dello Stato e hanno fatto del loro meglio. Quello della commissione e' un lavoro di tipo tecnico. La legge ci imponeva una scadenza, noi l'abbiamo rispettata pubblicando quello che ritenevamo pubblicabile ancorche', come alcuni giornali hanno correttamente riportato, con una serie di note metodologiche molto dettagliate", spiega Giovannini.
"Il punto e' se queste informazioni possono essere sufficienti, parliamo dei parlamentari, per assumere delle decisioni. Noi crediamo che, al di la' del fatto di calcolare una media aritmetica ponderata come dice la legge, che deve essere calcolata su dati perfettamente comparabili, le informazioni fornite possano essere di ausilio a chi deve prendere decisioni. I dati sono sufficienti non solo per dibattere nella pubblica opinione ma anche per prendere decisioni da parte di chi queste decisioni le deve prendere", conclude Giovannini.