"Se Berlusconi non prenderà atto della necessità di aprire, attraverso le sue dimissioni, una nuova fase politica, Fli voterà la sfiducia". Lo si legge in un comunicato diffuso al termine del vertice di Fli con Gianfranco Fini.Silvio Berlusconi vuole andare al voto ed è stato il suo entourage a far filtrare la notizia della trattativa in extremis imbastita da Italo Bocchino (chiedere al premier di dimettersi con la proposta di un reincarico entro 72 ore) per bruciarla e dividere Fini da Casini, che del contatto era all'oscuro. Di questo si sono convinti i finiani e l'argomento è servito a compattarli, nella riunione di tre ore di questa mattina con Gianfranco Fini, sulla linea sintetizzata poi nella nota ufficiale: "Se Berlusconi non prenderà atto della necessità di aprire, attraverso le sue dimissioni, una nuova fase politica, Fli voterà la sfiducia". Di fatto l'ultimo episodio - sintetizza uno dei presenti - è stato visto da Fli come "l'ennesima prova di irresponsabilità da parte del premier, che ha dimostrato chiaramente di puntare al voto". Ai finiani non è piaciuto il tentativo di spaccare l'asse Fli-Udc. "La nostra ricerca di un'intesa - spiega ancora uno dei presenti alla riunione - presupponeva comunque un'intesa con Casini e il passaggio formale dalle dimissioni". Berlusconi ha definitivamente respinto l'ipotesi di dimettersi e ottenere magari lui un reincarico - hanno ragionato questa mattina con Fini gli esponenti di Fli - e allora, dopo la sfiducia alla Camera della quale i finiani si dicono certi, non potrà che esserci una crisi al buio.