"Troviamo un giovane assieme, lo indichi Berlusconi e diamo finalmente a questo Paese un governo piu' giovane". E' l'auspicio di Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, che ne ha parlato oggi a Roma a margine di un seminaro al Policlinico Gemelli. "Noi -ha aggiunto - non abbiamo bisogno di poltrone, lui invece continua con pervicacia a difendere la necessita' di rimanere al suo posto. Scelga lui, facciamo una bella intesa e un bel governo con giovani bravi e volenterosi". Ai cronisti che gli hanno domandato a quali forze politiche questo governo deve essere aperto, Casini ha risposto: "Con le forze che sono disponibili a lavorare per questo Paese. La contabilita' non risolve il problema. Il 16 dicembre avremo l'Ecofin, la speculazione finanziaria e' dietro l'angolo, solo degli irresponsabili possono porre il problema come lo pone Berlusconi".
Poi assicura che non c'è nessun ribaltone politico. "Ha ragione Fini, il ribaltone e' la volonta' di escludere qualcuno. Qui nessuno vuole escludere nessun altro'' ma ''è Berlusconi che si autoesclude". Ma "un governo di responsabilita' - ha aggiunto - e' una cosa diversa: e' l'idea di rafforzare le convergenze possibili per governare meglio e con piu' efficacia in Italia. Oggi abbiamo un governo che, non per causa certamente mia, non ha autosufficienza per riuscire a governare dignitosamente il Paese. Io dico sempre che il problema non e' il 14 dicembre, ma il 15 e il 16".
Infine una battuta: "Ieri Berlusconi ha detto che siamo vecchi. Ma se siamo vecchi noi, ed e' vero, lui e' catacombale". Ad ogni modo, anche se "noi siamo vecchi - ha detto Casini - non vogliamo una poltrona, mentre il presidente del Consiglio e' piu' vecchio e vuole rimanere sopra la sua poltrona
Infine una battuta: "Ieri Berlusconi ha detto che siamo vecchi. Ma se siamo vecchi noi, ed e' vero, lui e' catacombale". Ad ogni modo, anche se "noi siamo vecchi - ha detto Casini - non vogliamo una poltrona, mentre il presidente del Consiglio e' piu' vecchio e vuole rimanere sopra la sua poltrona