ROMA - "Un mare di chiacchiere senza dentro nulla di concreto per la situazione concreta degli italiani". E' il duro giudizio di Pier Luigi Bersani sulla conferenza stampa di fine anno del premier Silvio Berlusconi. "Due ore e mezzo o tre di conferenza stampa. Saltano i telegiornali. Nella classifica siamo nell'ordine di grandezza dei Lukhashenko. Mi chiedo in quale normale paese d'Europa si può verificare una cosa del genere". Il segretario del Pd, nelle sede del partito, insiste: "Kim Il Sung e Lukashenko". Questi a suo avviso i modelli a cui Berlusconi ha uniformato l'incontro con la stampa.
"VICINO AI 75 ANNI, NON VA PIU' IN GALERA. BASTA, L'ITALIA SI SVEGLI" - "Respingo al mittente le accuse di Berlusconi per cui noi seguiremmo una scorciatoia giudiziaria per vincere. Anche perchè quando uno si avvicina ai 75 anni in galera non può più andarci". Per Bersani, le priorità sono altre: "Adesso occupiamoci dell'Italia. Berlusconi è un ipnotizzatore. L'Italia si svegli, smetta di prendere il sonnifero. Bisogna reagire. Ha portato il Paese ad essere ultimo in tutte le classifiche di crescita. Ora bisogna voltare pagina e cambiare agenda".
"PIATTAFORMA PROGRAMMATICA PER PARLARE CON TUTTE LE FORZE DI OPPOSIZIONE" - In merito alle alleanze, e a una possibile intesa con i centristi di Casini e con il terzo polo, "presentiamo una piattaforma per una stagione di riforme- spiega il segretario del Pd- e ci rivolgiamo a tutte le forze dell'opposizione e a tutte le forze sociali. Ciascuno si prenda la sua responsabilità. C'è bisogno di uno sforzo perchè se non è questa emergenza non so cosa lo sia. E' una situazione dura, grave e pericolosa. Usciamo da un decennio di favole, andiamo verso una stagione di riforme vere". Ma qualche paletto Bersani lo mette: "Noi non siamo interessati a parlare con chi lavora a una ristrutturazione del centrodestra ma con quelle forze che fanno una critica al decennio berlusconiano in chiave di assetti democratici".
"PATTO COSTITUENTE DA CASINI A VENDOLA O ALTRI 10 ANNI DI BERLUSCONISMO" - Serve un "patto con attitudine costituente" che vada da Casini a Nichi Vendola. E chi non lo capisce "si assume la responsabilità di condannare il Paese a un altro decennio di berlusconismo". E' la proposta politica che Bersani rivolge in conferenza stampa alle opposizioni e che, spiega, delineerà con maggiore compiutezza nella direzione nazionale del 13 gennaio e nell'assemblea di Napoli.
"PIATTAFORMA PROGRAMMATICA PER PARLARE CON TUTTE LE FORZE DI OPPOSIZIONE" - In merito alle alleanze, e a una possibile intesa con i centristi di Casini e con il terzo polo, "presentiamo una piattaforma per una stagione di riforme- spiega il segretario del Pd- e ci rivolgiamo a tutte le forze dell'opposizione e a tutte le forze sociali. Ciascuno si prenda la sua responsabilità. C'è bisogno di uno sforzo perchè se non è questa emergenza non so cosa lo sia. E' una situazione dura, grave e pericolosa. Usciamo da un decennio di favole, andiamo verso una stagione di riforme vere". Ma qualche paletto Bersani lo mette: "Noi non siamo interessati a parlare con chi lavora a una ristrutturazione del centrodestra ma con quelle forze che fanno una critica al decennio berlusconiano in chiave di assetti democratici".
"PATTO COSTITUENTE DA CASINI A VENDOLA O ALTRI 10 ANNI DI BERLUSCONISMO" - Serve un "patto con attitudine costituente" che vada da Casini a Nichi Vendola. E chi non lo capisce "si assume la responsabilità di condannare il Paese a un altro decennio di berlusconismo". E' la proposta politica che Bersani rivolge in conferenza stampa alle opposizioni e che, spiega, delineerà con maggiore compiutezza nella direzione nazionale del 13 gennaio e nell'assemblea di Napoli.