"C'e' un'incoerenza totale da parte di questi signori che fino a ieri sono stati con noi e che sono passati dalla Bossi-Fini al voto agli immigrati, dal presidenzialismo al premio di maggioranza. Questi signori che per ambizioni personali ora si mettono con la sinistra e vogliono consegnare anche il governo del paese alla sinistra. Gli italiani devono saperlo". Senza fare il nome e' con queste parole che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi attacca il presidente della Camera Gianfranco Fini in collegamento telefonico con la manifestazione del Pdl all'Auditorium della Conciliazione.
Un attacco che suona come una precisa risposta a quanto affermato ieri dal presidente della Camera: "Questi signori usano mezzi di propaganda indebiti -afferma infatti Berlusconi- ieri hanno detto che bisognava dirlo agli aquilani che ci sarebbero voluti anni per mettere a posto tutto. Ma noi -tuona il premier- lo abbiamo detto. Sappiamo bene che per il centro dell'Aquila serve un esame preciso di ogni singolo edificio. Loro -scandisce ancora Berlusconi- usano insomma argomenti che non stanno ne' in cielo ne' in terra".
"Sono consapevole di avere una certa eta' - aggiunge il prmeier - e del fatto che dovrò passare ad altri il testimone, ma non, pero', ai maneggioni della vecchia politica che hanno combinato solo disastri e che hanno a cuore solo ambizioni personali. Lascero' il testimone ad una nuova generazione di politici seri e preparati".
Berlusconi attacca quindi direttamente Pier Ferdinando Casini: "Lui ha un solo progetto, far fuori Berlusconi per prendere il suo posto. Come la sinistra che ha capito che Berlusconi e' un ostacolo per prendere il potere politico, cosa che e' l'unico progetto che ha".
"Il 14 dicembre andremo in Parlamento e sono certo che avremo la maggioranza sia alla Camera che al Senato - sottolinea il premier -. Non riesco a credere che ci sia un'armata cosi' grande di deputati creduloni che seguono questi aspiranti leader politici che portano avanti un discorso di distruzione della credibilita' dell'Italia".
"Volete consegnare le redini del governo ad una ammucchiata di reduci della vecchia politica che ormai sono dei signori attempati che hanno sempre formato le seconde file dei partiti e che non hanno mai dimostrato di saper fare qualcosa di importante per il nostro paese o ritenete che questo sia un rischio?" chiede Berlusconi. Il presidente del Consiglio, in collegamento telefonico con la manifestazione in corso all'Auditorium di via della Conciliazione, insiste cosi' sulla necessita' che "tutti in questo periodo" debbano attivarsi "per far giungere alla gente la posizione del Popolo della liberta' al di la' di quello che appare sulla stampa che -dice il premier- e' in grande maggioranza contro di noi".
"Ritengo -rimarca Berlusconi- che dobbiamo parlare tanto agli italiani indirizzando a loro la domanda essenziale potrebbe essere questa: volete mettere di nuovo il distino dell'Italia in mano ai reduci maneggioni della vecchia politica, che sono coloro che hanno determinato il debito pubblico che ci ossessiona; quelli che vogliono determinare la crisi del governo, oppure ritenete che abbiamo imboccato la strada giusta, continuando ad operare come abbiamo fatto finora?".
Berlusconi attacca quindi direttamente Pier Ferdinando Casini: "Lui ha un solo progetto, far fuori Berlusconi per prendere il suo posto. Come la sinistra che ha capito che Berlusconi e' un ostacolo per prendere il potere politico, cosa che e' l'unico progetto che ha".
"Il 14 dicembre andremo in Parlamento e sono certo che avremo la maggioranza sia alla Camera che al Senato - sottolinea il premier -. Non riesco a credere che ci sia un'armata cosi' grande di deputati creduloni che seguono questi aspiranti leader politici che portano avanti un discorso di distruzione della credibilita' dell'Italia".
"Volete consegnare le redini del governo ad una ammucchiata di reduci della vecchia politica che ormai sono dei signori attempati che hanno sempre formato le seconde file dei partiti e che non hanno mai dimostrato di saper fare qualcosa di importante per il nostro paese o ritenete che questo sia un rischio?" chiede Berlusconi. Il presidente del Consiglio, in collegamento telefonico con la manifestazione in corso all'Auditorium di via della Conciliazione, insiste cosi' sulla necessita' che "tutti in questo periodo" debbano attivarsi "per far giungere alla gente la posizione del Popolo della liberta' al di la' di quello che appare sulla stampa che -dice il premier- e' in grande maggioranza contro di noi".
"Ritengo -rimarca Berlusconi- che dobbiamo parlare tanto agli italiani indirizzando a loro la domanda essenziale potrebbe essere questa: volete mettere di nuovo il distino dell'Italia in mano ai reduci maneggioni della vecchia politica, che sono coloro che hanno determinato il debito pubblico che ci ossessiona; quelli che vogliono determinare la crisi del governo, oppure ritenete che abbiamo imboccato la strada giusta, continuando ad operare come abbiamo fatto finora?".