ROMA - "Vorrei che qualche autorevole osservatore mi spiegasse se avvicinare i parlamentari e fare opera di convincimento con ipotesi 'materiali' è uno scandalo o opera di corruzione". Se lo chiede il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, nel corso di una conferenza stampa del gruppo alla Camera sul federalismo. "Leggo sui giornali della campagna acquisti- spiega in merito al tentativo di convincere alcuni onorevoli, anche dell'opposizione, a votare la fiducia al governo il 14 dicembre- io non ne so di più, vorrei chiederlo agli esperti perchè sento voci che non sono proprie di una democrazia occidentale". Bersani prosegue: "Io non ipotizzo niente né mi rivolgerò alla procura, ma metto un punto interrogativo e vorrei, nel campo delle ipotesi, almeno un caso di scuola".
E DI PIETRO VA DALLA MAGISTRATURA - Ormai "non è più un Parlamento, ma un mercato delle vacche". Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, va giù duro e rivela: "Abbiamo una serie di elementi già messi a disposizione della magistratura che riguardano trasversalmente diverse situazioni particolari". Poi, spiega: "Quando c'è un atto corruttivo ci sono due soggetti interessati: non si deve focalizzare l'attenzione solo su chi prende, ma anche su chi dà. E soprattutto capire se uno è stato invogliato o ha subito un'imposizione".
"COMPRAVENDITA": CHI VA E CHI STA PER FARLO - Intanto, si moltiplicano i passaggi di schieramento. Antonio Razzi lascia l'Idv per 'Noi Sud', il gruppetto meridionalista che ha votato la fiducia al governo sui 5 punti e ha già annunciato il voto per il premier anche per il 14. Razzi, eletto per due legislature dagli italiani all'estero, ex operaio svizzero, ancora l'altro ieri giurava fedeltà a Di Pietro, ma nelle ultime 48 ore ha cambiato idea
A oggi Scilipoti vota la sfiducia, Cesario la fiducia e Calearo si astiene. La dichiarazione di voto la fanno proprio i tre deputati nel corso di una conferenza stampa alla Camera dove insieme si sono uniti in un Movimento di 'responsabilità nazionale'. "Ci unisce una riflessione comune, fare i parlamentari nell'interesse del paese- sottolinea Scilipoti- ma abbiamo un travaglio interiore in corso che molti non sanno cosa sia perchè la coscienza è una cosa seria". Per questo, continua l'ex deputato dell'Idv, "spero che il signore ci assista". I tre deputati auspicano comunque che il 14 "non si vada in aula per la fiducia e che si trovi prima una soluzione trasparente". Scilipoti, Cesario e Calearo vogliono comunque arrivare a "un approdo univoco" e perciò decidere insieme, "come Movimento", come votare il 14.
"Voterò la fiducia al governo Berlusconi". Lo annuncia Maurizio Grassano, deputato attualmente nel gruppo dei Liberaldemocratici. "Non è stata una scelta facile- spiega- io sono uno molto riflessivo, forse anche troppo". Da cosa è stato convinto? "Vengo da vent'anni nella Lega nord e ora, che per cose astruse, rischi di saltare il banco e quindi il federailsmo non lo capisco. Io voglio che sia un governo, tutta questa roba qui non la capisco...". Non si sente al centro di una compravendita? "Di queste cose non so niente. La mozione di sfiducia? L'ho firmata- osserva- ma con riserva. Mi avevano detto che era l'unico modo per un Berlusconi bis, ma poi Berlusconi mi ha detto che lui non ha nessuna intenzione di dimettersi...".
"COMPRAVENDITA": CHI VA E CHI STA PER FARLO - Intanto, si moltiplicano i passaggi di schieramento. Antonio Razzi lascia l'Idv per 'Noi Sud', il gruppetto meridionalista che ha votato la fiducia al governo sui 5 punti e ha già annunciato il voto per il premier anche per il 14. Razzi, eletto per due legislature dagli italiani all'estero, ex operaio svizzero, ancora l'altro ieri giurava fedeltà a Di Pietro, ma nelle ultime 48 ore ha cambiato idea
A oggi Scilipoti vota la sfiducia, Cesario la fiducia e Calearo si astiene. La dichiarazione di voto la fanno proprio i tre deputati nel corso di una conferenza stampa alla Camera dove insieme si sono uniti in un Movimento di 'responsabilità nazionale'. "Ci unisce una riflessione comune, fare i parlamentari nell'interesse del paese- sottolinea Scilipoti- ma abbiamo un travaglio interiore in corso che molti non sanno cosa sia perchè la coscienza è una cosa seria". Per questo, continua l'ex deputato dell'Idv, "spero che il signore ci assista". I tre deputati auspicano comunque che il 14 "non si vada in aula per la fiducia e che si trovi prima una soluzione trasparente". Scilipoti, Cesario e Calearo vogliono comunque arrivare a "un approdo univoco" e perciò decidere insieme, "come Movimento", come votare il 14.
"Voterò la fiducia al governo Berlusconi". Lo annuncia Maurizio Grassano, deputato attualmente nel gruppo dei Liberaldemocratici. "Non è stata una scelta facile- spiega- io sono uno molto riflessivo, forse anche troppo". Da cosa è stato convinto? "Vengo da vent'anni nella Lega nord e ora, che per cose astruse, rischi di saltare il banco e quindi il federailsmo non lo capisco. Io voglio che sia un governo, tutta questa roba qui non la capisco...". Non si sente al centro di una compravendita? "Di queste cose non so niente. La mozione di sfiducia? L'ho firmata- osserva- ma con riserva. Mi avevano detto che era l'unico modo per un Berlusconi bis, ma poi Berlusconi mi ha detto che lui non ha nessuna intenzione di dimettersi...".