1 aprile 2012

Lavoro, Schifani: ''Trovare una sintesi. Senato pronto a via libera in 30-40 giorni''

''La maggioranza'' che sostiene il governo Monti ''si sforzi a trovare una sintesi'' sulla riforma del lavoro. ''Noi al Senato siamo pronti a lavorare giorno e notte'' pur di approvarla in tempi rapidi. E' l'appello lanciato dal presidente del Senato Renato Schifani, ospite dell'Intervista su SkyTg24.
''Non saranno certo i tempi ordinari del Parlamento a frenare la riforma. Se ci fosse bisogno, il Senato è pronto ad approvare la riforma del lavoro in 30-40 giorni'', assicura.
"Sostengo il coraggio del ministro Fornero - dice ancora Schifani - che sta portando avanti un'azione forte che ci chiede l'Europa. In Europa condividono la proposta Monti. Occorre naturalmente lavorare per una sintesi che trovi insieme le tre forze politiche che sostengono il governo''. ''Io tifo Fornero - sottolinea il presidente del Senato - ma la incoraggio a trovare una soluzione accettabile non solo per il sindacato. Bene la proposta Monti, ma bisogna sforzarsi per trovare una sintesi: ad esempio sui licenziamenti di tipo economico - avverte - si può lavorare in modo che l'istituto del licenziamento economico possa essere ben tipicizzato e individuato con dei paletti''.
Quanto alla riforma della legge elettorale, afferma Schifani, ''io ci credo, penso che alla fine'' 'Abc', i leader di Pdl, Pd e Terzo Polo, ''si metteranno d'accordo''. Schifani si dice favorevole all'impostazione di una riforma del voto che dica no ''ad alleanze preventive'' favorendo quelle omogenee tra partiti. ''La nuova legge elettorale - osserva - non è la tomba del bipolarismo, ma è un bipolarismo diverso non più fondato su una leadership carismatica''. ''La decisione di Berlusconi di non candidarsi più si deve presumere che sarà una scelta definitiva e quindi ci vuole un bipolarismo basato su progetti non più su leadership'', aggiunge.
In ogni caso spetterà a Berlusconi decidere se candidarsi o meno. ''Saranno poi i fatti - spiega - a dimostrare l'intenzione di Berlusconi di non candidarsi e sarà naturalmente Berlusconi che sceglierà che cosa fare''.
Da Schifani arriva poi il pieno sostegno al Governo. ''Io tifo per Monti, è un uomo delle istituzioni, conosco la sua terzietà, sta lavorando per il bene del Paese''.
Sul caso dei benefit spettanti agli ex presidenti della Camera, Schifani si dice dispiaciuto che ''questi aspetti abbiano scosso l'opinione pubblica''. ''Io ritengo che occorra effettivamente fare una rivisitazione su questi argomenti, perché anche noi dobbiamo dare l'esempio - sottolinea -. Dobbiamo metterci in sintonia con quello che chiede il Paese: il Paese chiede trasparenza e normalità''.
Quanto alle polemiche suscitate da alcune affermazioni di Calearo, ''alcune sue dichiarazioni sono state inopportune - osserva Schifani -, forse si è lasciato un po' prendere la mano''.