6 settembre 2011

MERLO E GIAI A SANTA FE PER IL CONGRESSO DEL MAIE: NOMINATI I REFERENTI D’AREA

Parlamentari del Maie eletti in Sud America, Riccardo Merlo e Mirella Giai lo scorso 3 settembre hanno partecipato al Congresso del Movimento a Santa Fe. Insieme a Merlo – che è fondatore e presidente del Maie – e Giai – coordinatrice per l’America Latina – anche Mariano Gazzola e Claudio Zin, presidente e Vicepresidente del MAIE-ArgentinaIl Congresso circoscrizionale - organizzato da Maria Ester Valli, responsabile locale del MAIE, e Susanna Colombo, consigliere Comites – si è tenuto nella sede dell'istituto Dante Alighieri.
La riunione è iniziata con il saluto di Maria Ester Valli, che ha introdotto i lavori con la proiezione di un filmato realizzato dal MAIE per il 150° anniversario dell'Unità italiana, ideato dalla senatrice Giai.
La parola è quindi passata a Claudio Zin che, dopo una riflessione sul filmato appena visto, da lui definito "un guardiano della memoria", utilissimo perché "dobbiamo ricordare sempre la nostra storia per costruire il presente ed immaginare il futuro", ha sottolineato: "questa è una cosa che stiamo facendo attraverso il nostro movimento. Dal punto di vista politico non c'è alternativa, come italiani all'estero, che mantenere la nostra indipendenza e la nostra identità. Oggi, il MAIE può contribuire tantissimo ad aiutare l'Italia ad uscire dalla crisi".
Quindi è intervenuto il Presidente Merlo che ha a sua volta ribadito l’indipendenza del MAIE per poi parlare della sua formazione politica nell'associazionismo e della possibilità di rappresentare gli italiani all'estero: "abbiamo voluto costruire un movimento che sapesse cosa fare senza bisogno che qualcuno da Roma venisse a dircelo. Il MAIE, nato nel seno dell'Associazionismo italiano, ha mantenuto la sua indipendenza. Ha vinto due elezioni. E in Italia oggi può fare alleanze senza vincolo di subalternità".
Merlo ha spiegato anche che la sfida più grande per il Movimento oggi "è cercare di influire sempre di più sulle politiche italiane e testimoniare la propria presenza. Per questo è necessario crescere di numero in Parlamento. È un grosso impegno, ma siamo convinti che ci riusciremo".