6 marzo 2011

Caro prezzi, per le famiglie italiane rischio di stangata da 857 euro. Peggio al Nord

Il caro vita rischia di alleggerire i portafogli delle famiglie italiane. Le spesa che le famiglie devono affrontare annualmente infatti potrebbe aumentare di 857 euro. Un dato medio che vede la possibilita' di picchi piu' elevati al Nord, con un esborso di 898 euro, il 2,95% in piu'. Piu' contenuti, invece, i possibili aumenti al Centro,+897,9 euro pari a+ 2,94% e quelli attesi al Sud , +634,8 euro con una variazione del +2,76%. E' la Cgia di Mestre a fotografare l'effetto domino che potrebbe innescarsi dall'aumento di prezzi registrato negli ultimi mesi, sempre che le famiglie italiane non modifichino i comportamenti di stessa tenuti fino a febbraio scorso.

"E' indispensabile che il Governo metta in campo una seria riforma che alleggerisca il carico fiscale sulle famiglie e sul lavoro. Il decreto sul federalismo municipale e' un primo passo importante ma, alla luce della congiuntura in atto, potrebbe non essere sufficiente ad imprimere quella svolta che la situazione richiede'', commenta il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi.

Le piu' colpite dagli aumenti rischiano di essere le famiglie dei lavoratori autonomi (artigiani e commercianti): nell'ultimo anno la variazione potrebbe attestarsi al +2,94%; in termini assoluti pari a +1.017, 7 euro. I nuclei con a capo un imprenditore od un libero professionista, invece, potrebbero vedersi aumentare la spesa familiare di 1.289,6 euro (pari al +2,91%). Non dovrebbe andare molto meglio alle famiglie dei dirigenti e degli impiegati: l'aumento della spesa potrebbe toccare i 1.098,6 euro (+2,89%).
Anche la situazione delle famiglie degli operai non pare destinata a migliorare, anzi. La crescita della spesa potrebbe essere pari a 862,6 euro (+2,88%). Pesante anche la situazione delle famiglie dei pensionati o di quelle con la persona di riferimento in cerca di lavoro: per i primi l'aumento di spesa dovrebbe essere pari a 739,7 euro (+2,83%), per i secondi di 638,5 euro (+2,82%).
Se si guarda al numero di componenti del nucleo familiare, invece , gli aumenti piu' decisi potrebbero essere a carico dei i giovani single: +2,92% (pari a +643,7 euro); male anche le coppie con 1 figlio o 2 figli (+2,90% per entrambi, in termini assoluti, invece, gli aumenti potrebbero essere rispettivamente +1.053,5 euro e +1.091,5 euro), mentre per gli anziani soli, la variazione dovrebbe essere pari al +2,90% (+ 481 euro).
D'altra parte, come sottolinea ancora Bortolussi, "combustibili, energia e trasporti risentono della forte impennata dei prezzi registrati in questi ultimi mesi dai prodotti petroliferi".
"L'aumento annuo di queste tre voci, in termini percentuali e in base ai comportamenti di spesa delle famiglie italiane, potrebbe essere superiore al 5% che andra' a sommarsi alla variazione che registreranno le spese per la manutenzione della casa: l'aumento potrebbe essere del +3,4%.", aggiunge ricordando che circa il 60% della spesa annua stimata sara' determinato dalle spese per la casa, l'energia ed i trasporti.