5 settembre 2010

Terzo polo, il sogno di Rutelli: "Assieme a Casini e i delusi può diventare il primo"

Noi diciamo si' ad un nuovo polo, sara' il terzo a scendere in campo ma puo' diventare il primo". Lo ha detto Francesco Rutelli alla festa di Api. "Da qui partiamo come base per una nuova alleanza per il futuro. Siamo pronti per un progetto grande che accomuna tante forze perche' abbiamo l'ambizione di cambiare la politica di questo Paese".
Il terzo polo "lo vogliamo fare con l'Udc, con il quale ci incontreremo, con le forze autonomiste, le forze civiche, i delusi di Forza Italia, del Pd e del centrosinistra che vogliono voltare pagina. Le condizioni ci sono tutte". E a proposito di Gianfranco Fini, il leader di Alleanza per l'Italia ha aggiunto: "Nelle cose che ha detto qui a Labro ho trovato tante cose comuni, tanto percorso e' stato fatto, un percorso positivo che qui e' stato salutato dagli applausi".
Rutelli ha anche citato un sondaggio secondo il quale "il terzo polo raggiungerebbe tra il 20 e il 22%". Il leader di Alleanza per l'Italia ha sottolineato il fatto che da Labro "parte una base per nuove alleanze per il futuro"; da realizzare "con coloro che condivideranno le riforme necessarie per il Paese". Rutelli ha parlato di "una rivoluzione dopo quasi un ventennio di guerra tra le due coalizioni".
Rutelli non manca di punzecchiare Bersani: secondo l'ex leader diellino il nuovo Ulivo e' un "disegno politico coerente con quello che ha detto sin dall'inizio", ma e' un progetto che rischia di fare la fine dell'Unione. "Il Pd si candida a guidare il nuovo Ulivo o a mediare? Perche' se il Pd media non potrebbe che finire come l'Unione, che tutti vogliamo lasciarci alle spalle", ha detto Rutelli.
Critico, poi, sul bipolarismo e sulla legge elettorale: "Il bipolarismo non ha portato soluzioni ma ha aggravato i problemi. L'Italia rimane bloccata, impotente, perche' non dominano le forze del progetto, della riforma", ha de tto Rutelli.
"Noi non vogliamo un sistema governato dai disgregazionisti, dagli estremisti, ma un sistema in cui domina chi vuole la sintesi. Per questo abbiamo presentato una proposta sul sistema tedesco, perche' questa contrapposizione guerriera tra Guelfi e Ghibellini ha bloccato il Paese. Rutelli ha sottolineato il fatto che "oggi in politica vince chi grida, mentre il compito della politica deve essere quello di creare opportunita' per unirsi". E sulla legge elettorale ha aggiunto: "io sono sempre stato eletto con le preferenze e mi scoccia di essermi 'nominato'. Questa legge elettorale e' un vergogna perche' cosi' in Parlamento si predilige chi e' piu' ubbidiente e non chi e' piu' critico".
"Questa di Labro stata una bellissima e grande manifestazione che stata soprattutto costruttiva. E' stata costruttiva per proporre ad un Paese che ha tante difficolta' e tanti problemi, soluzioni, proposte e volonta' di unione per costruire un cammino nuovo, per l'economia, per la famiglia e le piccole imprese", ha quindi detto Rutelli a margine della festa di Api. E conclude: "Questo il motivo per cui Alleanza per l'Italia da una piccola realta' e' cresciuta e si prepara ad unirsi in un nuovo polo per cambiare la politica".