19 settembre 2010

Donne oggetto: in Italia, una su due ha subito molestie e ricatti sessuali

ROMA - "Circa la meta' delle donne in eta' 14-65, (10 milioni e mezzo, pari al 51,8%) hanno subito almeno una molestia o un ricatto a sfondo sessuale nell'arco della loro vita, 3,8 milioni negli ultimi tre anni e un milione e 224 mila sul posto di lavoro, l'8,5% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione". È quanto evidenzia uno studio dell'Istat su "molestie sessuali e i ricatti sessuali sul lavoro", presentato nella sede dell'Istituto nazionale di statistica a Roma. L'indagine è stata effettuata nel 2008-2009 tramite interviste telefoniche nell'ambito dell'Indagine multiscopo sulla "Sicurezza dei cittadini" su un campione di 60 mila famiglie per un totale di 24mila 388 donne di eta' comprese tra i 14 e i 64 anni. Uno studio sviluppato grazie alla convenzione stipulata tra l'Istat e il Dipartimento per le Pari opportunita' della Presidenza del Consiglio.

Piu' esposte alle modestie le donne che abitano nei centri delle aree metropolitane, dove la percentuale sale al 64,9%, e nei comuni periferici delle stesse aree, dove si attesta al 58%. Sopra la media il settentrione col Nord Ovest (57,2%), seguito dal Nord Est (54,3%). In particolare, valori sopra la media si registrano in Piemonte (58,9%), Lombardia (56,9%), Emilia-Romagna (56,3%) e Liguria (55,5%). Negli ultimi tre anni sono state 3 milioni e 864 mila (il 19,1% del totale) le donne di 14-65 anni ad aver subito almeno una molestia o un ricatto sessuale sul lavoro. Piu' colpite le ragazze tra i 14-24 anni, sono il 38,6%, per le quali la probabilita' di subire una molestia e' doppia rispetto alla media. Seguono le 25-34enni (il 29,5%). Negli ultimi tre anni, pero', e' il Sud Italia a far registrare valori piu' alti, il 21% contro il 19,9% del Nord Ovest e il 17,7% del Nord Est. Un dato, spiega l'Istat, che potrebbe avere una spiegazione nella maggiore partecipazione delle donne del Sud al mercato del lavoro. Valori piu' alti, infine, sono stati rilevati per quanto riguarda le laureate e le diplómate. (AGENZIA DIRE http://www.dire.it/)