13 giugno 2010

Povere pensioni: il 45% prende meno di 500 euro, il 72% meno di mille

ROMA (Agenzia Dire) - Oltre venti milioni di pensioni erogate, per un totale che supera i 240 milioni di euro. Poco meno della metà, il 45%, ha importi mensili inferiori a 500 euro mentre il 72% non supera i 1.000. Lo rende noto l'Istat che ha diffuso i dati sui trattamenti pensionistici e beneficiari al 31 dicembre 2008. Nel periodo in questione sono state erogate esattamente 23,8 milioni di prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali, per un importo complessivo annuo di 241.109 milioni di euro ed un importo medio annuo di 10.129 euro.

Riguardo il tipo di pensione, quelle di invalidità, vecchiaia e superstiti (Ivs) sono 18,6 milioni, con una spesa complessiva di 217.216 milioni di euro (90,1% del totale) ed un importo medio annuo di 11.662 euro. Il 50,5% dei trattamenti pensionistici è rappresentato da pensioni di vecchiaia o anzianità, per una spesa pari a 168.897 milioni di euro (70% del totale) ed un importo medio annuo di 14.063 euro; il 20,6% riguarda pensioni ai superstiti (14,9% in termini di spesa) e il 7,2% si riferisce ad assegni ordinari di invalidità o a pensioni di inabilità, che assorbono il 5,1% della spesa destinata al complesso delle pensioni. Le pensioni assistenziali rappresentano la seconda tipologia di prestazioni pensionistiche in termini di spesa erogata. Secondo l'Istat, inoltre, al 31 dicembre 2008, guardando ai dati di spesa, si osserva che l’importo pensionistico omplessivo annuo cresce del 3,5% rispetto all’anno precedente, passando da 232.976 milioni di euro del 2007 appunto ai 241.109 milioni di euro dell’ultimo anno. Il maggiore incremento della spesa complessiva annua si registra per le pensioni di invalidità civile (+6,5%); tale crescita è dovuta all’aumento del numero delle prestazioni più che alla variazione del loro importo medio (Figura 2); per quanto riguarda la spesa per pensioni di vecchiaia l’incremento è pari al 4,2%.
Più contenuto appare l’aumento della spesa per le pensioni e assegni sociali (+4,3%), per le prestazioni indennitarie (+4,0%) e per le pensioni ai superstiti (+2,0%). Risulta in diminuzione, invece, la spesa per pensioni di invalidità e assegni ordinari di invalidità (-3,8%) e per pensioni di guerra (-1,0%). In questi casi il calo di spesa è dovuto alla riduzione del numero delle prestazioni che ha più che controbilanciato la variazione positiva degli importi medi. Il gruppo più numeroso di pensionati è rappresentato dai titolari di pensioni di vecchiaia (11,4 milioni) ai quali è destinato un reddito pensionistico pari a 190.908 milioni di euro, di cui l’11,5% deriva dal cumulo con appartenenti ad altre tipologie. A livello di ripartizione geografica, nelle regioni settentrionali si concentra la maggior parte delle prestazioni pensionistiche, dei relativi titolari e della spesa erogata (rispettivamente 48%, 48,5% e 50,9%); nelle regioni meridionali si rileva il 31,5% delle pensioni erogate e il 31,4% dei pensionati, a fronte di una spesa che raggiunge il 27,6% del valore complessivo; le regioni centrali, infine, detengono quote inferiori, pari al 20,5% in termini di numero di trattamenti, al 20,1% se si guarda ai pensionati e al 21,5% in termini di spesa erogata.
Per quanto riguarda l'importo, il 45,9% delle pensioni percepisce mensilità inferiori a 500 euro e il 26% ha importi mensili compresi tra 500 e 1.000 euro: una cifra, quest'ultima, che non viene superata da circa il 72% dei pensionati. Un ulteriore 13,4 per cento di pensioni vigenti al 31 dicembre 2008 presenta importi compresi tra 1.000 e 1.500 euro mensili e il restante 14,7% del totale ha importi mensili superiori a 1.500 euro.