15 giugno 2010

Debito pubblico: dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale UIL

Viviamo in un Paese con moltissime contraddizioni, infatti, mentre la manovra economica taglia le spese improduttive, nel contempo, le entrate fiscali diminuiscono di 2 miliardi di euro rispetto all’anno scorso, con un debito pubblico che registra record su record.
È lo stesso Paese nel quale l’Istat, oggi, registra aumenti delle retribuzioni nel settore privato superiori all’inflazione dovuti soprattutto ad incentivazioni al pensionamento anticipato nelle grandi aziende del comparto estrattivo.
Pertanto, continuiamo a sostenere che è giunto il momento di sedersi a un tavolo e iniziare a programmare politiche occupazionali e fiscali che rimettano in moto il Paese, grazie a una condivisa correzione dei conti pubblici da raggiungere attraverso politiche economiche che favoriscano la crescita ed evitino un lungo periodo di deflazione.