4 dicembre 2012

Bersani è il premier del centrosinistra: "Ora al governo senza favole"

Pier Luigi Bersani si avvia a diventare il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Il coordinatore delle primarie Italia Bene Comune Nico Stumpo annuncia infatti i primi dati, relativi a 1732 seggi, pari a 18,7 per cento del totale. Pierluigi Bersani raccoglie il 60,9 per cento dei consensi. Matteo Renzi il 39 per cento.

Pier Luigi Bersani recupera il voto delle regioni rosse, Matteo Renzi non migliora la sua performance e non conquista quasi nulla del voto vendoliano. A sancire il successo del leader democratico, sulla base dello spoglio di quasi la meta' delle sezioni, c'e' il voto delle regioni del centro Italia. Al primo turno Bersani aveva ottenuto prestazioni inferiori alla media nazionale. Non al ballottaggio. In Umbria Bersani e' al 51.61%, mentre Matteo Renzi che aveva vinto il primo turno e' al 48 per cento (al primo turno aveva il 45,5%). In Toscana Matteo Renzi vince con il 54,9% (al primo turno aveva il 52,1%), ma Bersani e' al 45.09 (al primo turno aveva il 35%).
Nelle Marche che al primo turno erano andate a Renzi, ora Pier Luigi Bersani e' al 54,3% (al primo turno era al 41,1%)mentre Renzi e' al 45,7 (al primo turno era al 42,1). In Emilia Romagna al primo turno Bersani non aveva raggiunto il 50 per cento (fermo al 49%). Ora e' al 60,43%, mentre Renzi conquista appena 1 punto percentuale in piu' del 38 per cento della scorsa volta. Oggi ha il 39,57%. Decisivo potrebbe essere stato il voto dei sostenitori di Nichi Vendola, voti che Matteo Renzi non e' riuscito a conquistare.
 Un grande partito popolare come il mio deve sempre aver fiducia nella sua gente". Cosi' Pier Luigi Bersani, parlando dopo la vittoria alle primarie del centrosinistra. "Un successo inaspettato nelle proporzioni.
Ma io sono sempre stato tranquillo". "Voglio ringraziare Matteo Renzi, gli dico grazie per le parole affettuose e riconoscergli una presenza forte fresca in queste primarie, per farle vivere in modo vero. Anche questo e' importante".
"La prossima sfida e' di alzare noi la nostra asticella per a nostra battaglia: dobbiamo vincere, ma non a qualsiasi prezzo. Non si puo' vincere raccntando favole".
Pier Luigi Bersani motiva i suoi sostenitori in vista di quella che, spiega, "e' la prossima sfida". In un paese come il nostro, osserva, "la mamma della demagogia e' sempre incinta. Noi dobbiamo prendere un'altra chiave: vincere senza raccontare favole. Siamo di fronte alla piu'' grande crisi del dopoguerra, con problemi enormi, a cominciare dal lavoro. Noi dobbiamo vincere con la verita' per poter governare. Questo e' quello che il Paese aspetta". Quindi ai suoi dice: "vi do un paio di giorni, poi mettiamoci al lavoro insieme, perche' non serve un uomo solo al comando". E aggiunge: "mettiamoci gioia, serenita' non siate tristi".