16 luglio 2011

MANOVRA: NO PROFIT, E' FINANZIARIA DI CLASSE. A FONDO DEBOLI E FAMIGLIE

La campagna ''I diritti alzano la voce'', promossa da 25 organizzazioni del volontariato e del terzo settore italiani -(tra cui Cnca, Fish, Movi e Arci) considera ''scandalosa e ingiusta la manovra finanziaria approvata ieri in Senato''. ''Con la decisione di introdurre da subito i ticket sulle ricette e di tagliare, in modo lineare, tutte le agevolazioni fiscali, comprese quelle per figli a carico, asilo nido, spese mediche, contributi previdenziali, istruzione, terzo settore - dichiara Lucio Babolin, portavoce della campagna - il Governo ha ancora una volta colpito senza ritegno i piu' svantaggiati e il ceto medio, e in particolare lavoro dipendente e pensionati, che pagano le tasse e sono dunque i piu' penalizzati da questo taglio indiscriminato e dissennato delle agevolazioni. E' una manovra di classe, che rompe di fatto il patto sociale e che produrra' forti lacerazioni nel paese''.

''C'e' chi invece e' stato toccato ben poco dalle decisioni dell'esecutivo'', sottolinea Babolin. ''Prima di tutto la casta della politica, che ha rimandato, a non si sa quando, anche i provvedimenti piu' innocui. Ma anche gli evasori fiscali, le corporazioni piu' forti e chi specula nel mondo della finanza. Vari esperti e tanti esponenti della societa' civile italiana avevano chiesto di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (0,05%) praticamente ininfluente per chi investe capitali modesti, ma significativa per chi fa un altissimo numero di operazioni al giorno. Ma questo Governo fa il duro solo con i deboli''.