13 dicembre 2010

Compravendita parlamentari, Di Pietro in Procura indica nomi, fatti e mandanti

Il senatore Antonio Di Pietro è tornato questa mattina in Procura per depositare l'esposto-denuncia preannunciato venerdì sulla cosiddetta 'compravendita dei parlamentari'. Nel documento Di Pietro conferma di aver indicato mandanti, fatti e nomi di chi spontaneamente avrebbe indotto alcuni parlamentari a cambiare casacca
In Procura Antonio Di Pietro è arrivato in tarda mattinata e si è incontrato con il procuratore aggiunto Alberto Caperna che dirigerà l'inchiesta sui fatti denunciati dal leader dell'Idv. In particolare Di Pietro ha indicato (è stato lui a confermarlo) mandanti, circostanze e nomi di chi avrebbe manovrato in previsione della discussione di oggi e domani in Parlamento.
La documentazione sarà ora valutata dal magistrato che ha aperto un fascicolo intestato 'Atti relativi' nei riguardi di ignoti e senza formulare ipotesi di reato. Caperna dovrà anche valutare la richiesta con la quale Di Pietro sollecita, a titolo cautelativo, di acquisire documenti e atti che possono attestare la fondatezza di quanto da lui denunciato.
"Torno ora dalla Procura e ci tornerò ancora. E' necessario lasciare nero su bianco in un pubblico ufficio quello che sta accadendo dentro e fuori il palazzo" ha detto l'ex pm parlando con i cronisti.
"Lo faccio - ha spiegato - per salvaguardare la democrazia nel momento in cui la fiducia al governo viene compravenduta e si mette a rischio la credibilità del Parlamento". "Chiedo a tutti quelli che sono a conoscenza dei fatti - ha continuato Di Pietro - di andare a riferirli. Io ho indicato circostanze e prodotto documenti e ho chiesto che vengano audite diverse persone. I casi da accertare sono ancora molti e al termine di ulteriori acquisizioni tornerò in Procura".
A Di Pietro replica il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando fuori da Montecitorio. Per La Russa la compravendita dei parlamentari non è quella fatta dal Pdl ma è quella "in corso da esponenti di alto livello del Fli per bloccare i ripensamenti". "Non so a quale compravendita si riferisca Di Pietro, a quella che ha fatto passare 60-70 voti all'opposizione? A quella che ha fatto passare La Malfa con l'opposizione? O ai colloqui che ci sono anche in questo momento in corso da esponenti di alto livello del Fli per bloccare ripensamenti? Se si riferisce a quello si faccia un esame di coscienza".
Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl, ha chiesto ''pubblicamente ma anche direttamente ai vertici della Procura di Roma di essere ascoltato come parte lesa nella vicenda relativa agli orientamenti di voto in Parlamento in questi giorni". "Purtroppo - dice - questa richiesta è caduta nel vuoto, dimostrando evidentemente che c'è una posizione preconcetta e faziosa anche da parte di chi dovrebbe garantire il rispetto della legge".
Oggi, intanto, i parlamentari di Idv e Verdi si sono dati appuntamento fuori Montecitorio per una protesta pittoresca, con tanto di banda Bassotti, biglietti da cinquecento euro con l'immagine di Berlusconi, palloncini a forma di mucca e volantini con la scritta 'Parlamento: no al mercatino delle vacche'.