14 dicembre 2010

Berlusconi: "Allargamento della maggioranza, ma con Fini ho chiuso". Lega: "Non facciamo la fine di Prodi"

"Col partito di Fini sì, anche per il comportamento dei suoi uomini, di grande negatività nei nostri confronti, come dimostrato oggi dal discorso di Italo Bocchino". Così Silvio Berlusconi risponde a Bruno Vespa, alla presentazione del libro del giornalista, che gli chiede se "è chiusa ogni trattativa" con Fini e con Futuro e libertà per l'allargamento della maggioranza dopo la fiducia ottenuta sia alla Camera sia al Senato. Con la fiducia di oggi "il risultato è che non c'è una maggioranza alternativa: si può e si deve andare avanti". Ma oltre a una vittoria numerica, è anche una vittoria politica? "Certamente sì", risponde il premier.
Il Cavaliere spiega poi dell'incontro avuto con Giorgio Napolitano. "Il capo dello Stato ha interesse che ci sia un governo solido. Io- spiega il capo delo governo-, nei discorsi fatti in Parlamento, ho detto con chiarezza quali sono le azioni che intendo fare: l'allargamento della maggioranza è abbastanza prevedibile, visto il risultato" di oggi, "credo ci siano parlamentari che pensino di rientrare nei ranghi del Pdl o della maggioranza. Ci sono degli Udc, e anche degli eletti nel Pd, che non vogliono restare negli ambiti dove sono confinati. Credo- sottolinea- ci sarà la possibilità di allargare anche consistentemente i numeri della maggioranza". E' pevedibile anche un allargamento anche del governo? "Vedremo se ci sarà la possibilità di allargare la squadra di governo", risponde Berlusconi.
BOSSI: "BENE COSI', MA NON SO SE TRE VOTI BASTANO" - Umberto Bossi si dice "soddisfatto" per il 'no' della Camera alle mozioni di sfiducia al governo ma prende tempo per capire se soli tre voti di scarto serviranno alla maggioranza per andare avanti. Interpellato dalla 'Dire' a Montecitorio, dopo una riunione al gruppo con i suoi, il ministro alle Riforme, quando gli si chiede se i tre voti di differenza basteranno risponde: "Non lo so, si vedrà, ci riuniremo".
MARONI: "NON FAREMO LA FINE DI PRODI" - Tirare a campare è meglio che tirare le cuoia, diceva Andreotti, è così anche per il voto di oggi? "No, è meglio vincere che perdere", risponde al cronista il ministro Roberto Maroni, interpellato a Montecitorio. "La partita comunque non è conclusa, abbiamo vinto il primo tempo. Ieri Berlusconi ha detto che vuole allargare la maggioranza a Fli e Udc, se riuscirà a farlo è bene, altrimenti non è che si può governare appesi a un voto. Quello che è certo- sottolinea Maroni- è che noi non vogliamo fare la fine del governo Prodi, appeso ogni volta a uno o due voti". Riuscirà Berlusconi ad allargare? "Non sarà facile, visto che l'Udc ha votato contro il federalismo, non è una strada in discesa. Se non ci riuscirà bisognerà andare al voto. E comunque oggi abbiamo vinto una partita che in molti davano già per persa, questo è confortante. (AGENZIA DIRE, http://www.dire.it/)