ROMA – “La Fusie ha accolto con grande soddisfazione l’approvazione, da parte della Commissione Bilancio della Camera, del maxi-emendamento alla “legge di stabilità”, il cui testo contiene una norma che restituisce alla stampa italiana all’estero il 50% dei contributi per l’anno 2009 che le erano stati tagliati con il decreto milleproproghe del marzo scorso”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione Giangi Cretti.
“Per questo risultato, che la Fusie aveva immediatamente posto in cima alle proprie priorità,” ha aggiunto Cretti “la Federazione ringrazia l’on. Di Biagio, che con l’on. Narducci se ne è fatto interprete, la Commissione Bilancio che l’ha accolto e tutte le forze politiche che si adopereranno per la sua definitiva approvazione, nonché la FNSI che ha contribuito a mantenere alta la tensione sul problema.”
“Per questo risultato, che la Fusie aveva immediatamente posto in cima alle proprie priorità,” ha aggiunto Cretti “la Federazione ringrazia l’on. Di Biagio, che con l’on. Narducci se ne è fatto interprete, la Commissione Bilancio che l’ha accolto e tutte le forze politiche che si adopereranno per la sua definitiva approvazione, nonché la FNSI che ha contribuito a mantenere alta la tensione sul problema.”
La Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero, inoltre - ha sottolineato ancora Cretti - è grata a tutti coloro che oggi la incoraggiano a perseverare nella sua battaglia per la trasparenza, avviata con forza in tutte le sedi istituzionali e per il buon esito della quale sarà, in ogni caso, determinante il rigoroso impegno da parte degli organismi cui compete il controllo.”
“Questo - ha concluso il presidente della FUSIE - è tanto più utile e necessario in una fase in cui, nella prospettiva di una riforma dell’editoria, la Fusie intende avviare una riflessione-confronto al suo interno e con le istituzioni per contribuire alla ridefinizione del processo normativo che dovrà regolare l’intervento dello stato nel settore dell’editoria all’estero, tenuto conto delle nuove modalità di fruizione dell’informazione”.
“Questo - ha concluso il presidente della FUSIE - è tanto più utile e necessario in una fase in cui, nella prospettiva di una riforma dell’editoria, la Fusie intende avviare una riflessione-confronto al suo interno e con le istituzioni per contribuire alla ridefinizione del processo normativo che dovrà regolare l’intervento dello stato nel settore dell’editoria all’estero, tenuto conto delle nuove modalità di fruizione dell’informazione”.