"Nessun traguardo può essere precluso" grazie all'impegno e alla passione di chi crede nella politica fatta per ideali. Lo ha detto Gianfranco Fini nel suo saluto introduttivo ai lavori della convention di Futuro e libertà all'Umbria Fiere di Bastia Umbra.Il presidente della Camera ha aggiunto un riconoscimento alla dedizione e alla passione dei tanti che si sono impegnati in questa fase di lancio del movimento e ha voluto precisare: "Lo dico fin d'ora, abbiamo obiettivi ambiziosi".
Dal palco Fini ha ringraziato Luca Barbareschi, che aveva appena letto il 'Manifesto per l'Italia', e ha chiesto ai suoi di sottoscriverlo con "centomila firme per dare una chiara indicazione al nostro cammino".
Nel testo, le dieci 'parole d'ordine' di Fli: etica pubblica, legalità, senso civico, sussidiarietà, volontariato, famiglia, impresa, meritocrazia, ambiente e patrimonio culturale. Le sottoscrizioni sul sito www.futuroeliberta.com. ''Noi amiamo l'Italia, la nostra Patria - si legge nel Manifesto - e la vogliamo orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente; una Nazione di cittadini liberi, che credono nell'etica della responsabilità. Noi vogliamo un'Italia in cui i cittadini che fanno il loro dovere godano di diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente, senza burocrazia e clientele. Un'Italia protagonista e competitiva nel mondo, aperta al mercato e alla concorrenza''
Dal palco Fini ha ringraziato Luca Barbareschi, che aveva appena letto il 'Manifesto per l'Italia', e ha chiesto ai suoi di sottoscriverlo con "centomila firme per dare una chiara indicazione al nostro cammino".
Nel testo, le dieci 'parole d'ordine' di Fli: etica pubblica, legalità, senso civico, sussidiarietà, volontariato, famiglia, impresa, meritocrazia, ambiente e patrimonio culturale. Le sottoscrizioni sul sito www.futuroeliberta.com. ''Noi amiamo l'Italia, la nostra Patria - si legge nel Manifesto - e la vogliamo orgogliosa e consapevole, unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente; una Nazione di cittadini liberi, che credono nell'etica della responsabilità. Noi vogliamo un'Italia in cui i cittadini che fanno il loro dovere godano di diritti certi, garantiti da uno Stato più efficiente e meno invadente, senza burocrazia e clientele. Un'Italia protagonista e competitiva nel mondo, aperta al mercato e alla concorrenza''
Il manifesto "lo dedichiamo agli eroi veri, come Giorgio Ambrosoli" ma anche a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha detto il coordinatore di Fli Adolfo Urso che nel suo intervento ha aggiunto che il documento con i valori cardine del nuovo movimento vanno dedicati anche ad altri grandi italiani come "i nostri alpini in Afghanistan, ai missionari in Africa e ai francescani d'Assisi".
Dopo Fini l'intervento di Italo Bocchino, capogruppo di Futuro e libertà alla Camera. "Mi rivolgo a Fini, oggi è una giornata di svolta per la politica italiana", ha detto. ''Tu hai certificato la fine della prima Repubblica, oggi sei sempre tu a certificare il percorso fatto dal bipolarismo che si conclude in modo irreversibile. Sei stato protagonista della seconda Repubblica e sarai il protagonista principale della terza". "Questa gente ti chiede coraggio - ha proseguito -, devi osare e saper puntare il dito come hai già fatto davanti alle ingiustizie".
"Ti chiediamo di costruire un partito diverso dal Pdl, un partito dove tutti partecipino", ha proseguito Bocchino. "Difendi la nazione, la legalità e l'etica pubblica. Non si può andare al Family Day un giorno e comportarsi diversamente il giorno dopo. Dobbiamo aiutare lo sviluppo e far uscire i precari dal ruolo subalterno. Questa è anche la stagione dei doveri perché c'è bisogno di parlare di doveri. Devi - ha detto - costruire un'opzione politica nuova per l'Italia di centrodestra, ma che non abbia la bava alla bocca".
A margine dei lavori il presidente dei deputati ha incontrato i giornalisti in sala stampa. A chi gli chiedeva se domani Fini staccherà la spina o annuncerà un appoggio esterno del movimento al governo guidato da Silvio Berlusconi risponde, Bocchino ha risposto: "Noi abbiamo progetti più ambiziosi. Io credo che domani Fini andrà molto oltre". Il patto di legislatura proposto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi? E' "una formula lessicale" perché "non c'è scritto con quale premier e con quale maggioranza". "Quando Berlusconi lo chiarirà, allora - ha detto Bocchino - lo valuteremo".
Dopo Fini l'intervento di Italo Bocchino, capogruppo di Futuro e libertà alla Camera. "Mi rivolgo a Fini, oggi è una giornata di svolta per la politica italiana", ha detto. ''Tu hai certificato la fine della prima Repubblica, oggi sei sempre tu a certificare il percorso fatto dal bipolarismo che si conclude in modo irreversibile. Sei stato protagonista della seconda Repubblica e sarai il protagonista principale della terza". "Questa gente ti chiede coraggio - ha proseguito -, devi osare e saper puntare il dito come hai già fatto davanti alle ingiustizie".
"Ti chiediamo di costruire un partito diverso dal Pdl, un partito dove tutti partecipino", ha proseguito Bocchino. "Difendi la nazione, la legalità e l'etica pubblica. Non si può andare al Family Day un giorno e comportarsi diversamente il giorno dopo. Dobbiamo aiutare lo sviluppo e far uscire i precari dal ruolo subalterno. Questa è anche la stagione dei doveri perché c'è bisogno di parlare di doveri. Devi - ha detto - costruire un'opzione politica nuova per l'Italia di centrodestra, ma che non abbia la bava alla bocca".
A margine dei lavori il presidente dei deputati ha incontrato i giornalisti in sala stampa. A chi gli chiedeva se domani Fini staccherà la spina o annuncerà un appoggio esterno del movimento al governo guidato da Silvio Berlusconi risponde, Bocchino ha risposto: "Noi abbiamo progetti più ambiziosi. Io credo che domani Fini andrà molto oltre". Il patto di legislatura proposto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi? E' "una formula lessicale" perché "non c'è scritto con quale premier e con quale maggioranza". "Quando Berlusconi lo chiarirà, allora - ha detto Bocchino - lo valuteremo".