Pensiamo a governare, la gente vuole fatti, risposte concrete. Domani, alla direzione nazionale del Pdl, Silvio Berlusconi rilancerà sui 5 punti programmatici che hanno incassato la fiducia in Parlamento. E dovrebbe annunciare i prossimi provvedimenti che approderanno al Cdm, a cominciare dal decreto Tremonti per lo sviluppo. Il Cavaliere, raccontano, non intende provocare i finiani e dare loro pretesti per strappare alla Convention di Perugia. Ma vuole dare segnali di apertura, invitando al confronto programmatico, lasciando da parte polemiche legate al gossip e alle fibrillazioni interne. Il premier, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, non vuol dare alcun alibi a Fli e metterli davanti al fatto compiuto, perché ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Non vogliamo certo rimanere noi con il cerino in mano e addossarci da soli la colpa di un eventuale rottura, sarebbe stato il ragionamento emerso durante il vertice di stamane a palazzo Grazioli tra il premier e lo stato maggiore del partito.
Intanto si ingrossa la pattuglia dei parlamentari finiani . Dopo i deputati Daniele Toto e Roberto Rosso, Italo Bocchino annuncia ''a breve'' nuove adesioni. Il Cavaliere ha chiesto ai suoi di mostrare indifferenza verso coloro che lasciano il partito, ma punta ad arginare la fuga verso Fli. In questi giorni il premier sta incontrando uno a uno i potenziali 'transfughi' per tentare di evitare altre defezioni. Prima di una decisione definitiva, molti 'insofferenti' vogliono ascoltare l'intervento del presidente del Consiglio alla Direzione nazionale. Ecco perché nel discorso di Berlusconi, raccontano, ci sarà anche e innanzitutto un appello all'unità, vista la delicatezza del momento e la necessità di 'contare le truppe' per prepararsi a ogni evenienza, voto compreso.
Intanto si ingrossa la pattuglia dei parlamentari finiani . Dopo i deputati Daniele Toto e Roberto Rosso, Italo Bocchino annuncia ''a breve'' nuove adesioni. Il Cavaliere ha chiesto ai suoi di mostrare indifferenza verso coloro che lasciano il partito, ma punta ad arginare la fuga verso Fli. In questi giorni il premier sta incontrando uno a uno i potenziali 'transfughi' per tentare di evitare altre defezioni. Prima di una decisione definitiva, molti 'insofferenti' vogliono ascoltare l'intervento del presidente del Consiglio alla Direzione nazionale. Ecco perché nel discorso di Berlusconi, raccontano, ci sarà anche e innanzitutto un appello all'unità, vista la delicatezza del momento e la necessità di 'contare le truppe' per prepararsi a ogni evenienza, voto compreso.
Ieri Berlusconi ha ricevuto a palazzo Grazioli Daniele Toto (ma non è riuscito a dissuaderlo, tant'è che oggi ha ufficializzato il suo addio) e il deputato toscano Alessio Bonciani, che ancora non ha deciso se andar via. ''Ieri - dice l'ex coordinatore fiorentino del Pdl - ho visto il presidente del Consiglio. Non si tratta di un ripensamento. Le mie perplessità rimangono, ma c'è anche molto fiducia nel fatto che Berlusconi possa risolverle a breve. Ci rivedremo presto''. Il presidente del Consiglio, riferiscono, è determinato a ricucire lo 'strappo' in Toscana, dove da tempo un gruppo di parlamentari è in rotta di collisione con Denis Verdini. Secondo fonti parlamentari della maggioranza, nel corso dei colloqui, Berlusconi avrebbe chiesto ai delusi di restare: se vi mettete con i Briguglio, i Granata e i Bocchino, dove pensate di andare? Non andrete da nessuna parte, politicamente siete morti, avrebbe detto il Cavaliere.
Tra i parlamentari indicati come vicini a Fli, c'è sempre Giancarlo Mazzuca, che però continua ad assicurare di voler restare nel Pdl. Nelle ultime ora si torna a parlare con insistenza del 'trasferimento' nelle file di Futuro e libertà del senatore sardo Piergiorgio Massidda. Domani l'ex coordinatore regionale di Fi in Sardegna sarà alla Direzione nazionale del partito di cui è componente, ascolterà le parole di Berlusconi (aprirà i lavori) e poi prenderà una decisione definitiva. ''Ho ancora grande speranza in Berlusconi - dice Massidda - mi attendo da lui un colpo d'ala. Gli italiani ci hanno dato fiducia e si aspettano da noi una svolta. Se il Pdl non è capace di uscire dalla palude in cui si trova mi chiedo come possa pensare di costruire e rappresentare una speranza di cambiamento all'esterno''.
Il Cavaliere ha visto ieri sera anche il senatore liberale Enrico Musso, 'insofferente' alla situazione in cui versa il partito. ''Ho rappresentato a Berlusconi -spiega Musso - il mio disagio e di molti elettori per la mancata attuazione di molti parti del programma, segnatamente in materia di liberalizzazioni ed economia, l'eccessiva attenzione ai problemi della gisutizia e i riflessi negativi di alcune sue condotti personali. E gli ho suggerito una ripartenza basata su un totale cambio di strategia con maggiore disponibilità ad ascoltare i suggerimento delle opposizioni e delle forze economiche del Paese. Nei prossimi giorni - annuncia Musso dovrei formalizzare il passaggio al gruppo misto, salvo miracolosi cambi di rotta''.
Tra i parlamentari indicati come vicini a Fli, c'è sempre Giancarlo Mazzuca, che però continua ad assicurare di voler restare nel Pdl. Nelle ultime ora si torna a parlare con insistenza del 'trasferimento' nelle file di Futuro e libertà del senatore sardo Piergiorgio Massidda. Domani l'ex coordinatore regionale di Fi in Sardegna sarà alla Direzione nazionale del partito di cui è componente, ascolterà le parole di Berlusconi (aprirà i lavori) e poi prenderà una decisione definitiva. ''Ho ancora grande speranza in Berlusconi - dice Massidda - mi attendo da lui un colpo d'ala. Gli italiani ci hanno dato fiducia e si aspettano da noi una svolta. Se il Pdl non è capace di uscire dalla palude in cui si trova mi chiedo come possa pensare di costruire e rappresentare una speranza di cambiamento all'esterno''.
Il Cavaliere ha visto ieri sera anche il senatore liberale Enrico Musso, 'insofferente' alla situazione in cui versa il partito. ''Ho rappresentato a Berlusconi -spiega Musso - il mio disagio e di molti elettori per la mancata attuazione di molti parti del programma, segnatamente in materia di liberalizzazioni ed economia, l'eccessiva attenzione ai problemi della gisutizia e i riflessi negativi di alcune sue condotti personali. E gli ho suggerito una ripartenza basata su un totale cambio di strategia con maggiore disponibilità ad ascoltare i suggerimento delle opposizioni e delle forze economiche del Paese. Nei prossimi giorni - annuncia Musso dovrei formalizzare il passaggio al gruppo misto, salvo miracolosi cambi di rotta''.