"Contiamo il 14 di avere la fiducia di Camera e Senato altrimenti ci recheremo al colle per nuove elezioni". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, a quanto si apprende, al termine del vertice con le parti sociali, che però avverte: "Sarebbe irresponsabile andare alle elezioni in un momento di crisi economica e monetaria internazionale".
"Continuiamo a lavorare sui 5 punti sui quali abbiamo ottenuto la fiducia del Paese. Domani ci sara' il varo del Sud e martedi' ci sara' l'approvazione della riforma della giustizia", ha proseguito il Cavaliere.
"Noi andiamo avanti a lavorare", ha continuato il presidente del Consiglio, che ribadisce: "I ministri sono seriamente impegnati e stiamo facendo un grande lavoro. In politica estera stiamo ottenendo risultati eccezionali", aggiunge il premier. Al termine del vertice, Berlusconi è anche tornato sulla sua telefonata a Ballarò: "Ho guardato la tv tra il primo e secondo tempo della partita del Milan e mi sono trovato davanti ad un servizo mistificatorio sulla questione della spazzatura. Per questo ho telefonato a Ballarò".
Nel pomeriggio, poi, il presidente del Consiglio ha riunito l’ufficio di presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli: Si smarriranno questi finiani..., avrebbe detto così come raccontano alcuni parlamentari. E avrebbe aggiunto: sono montati su un treno guidato da Fini per fare la terza gamba della maggioranza e si sono ritrovati su un treno guidato da Bocchino, Granata e Briguglio per fare il terzo polo e forse allearsi con la sinistra.
Tornando poi alla fiducia, il Cavaliere si è detto convinto di avere i voti necessari alla Camera e al Senato per andare avanti, perche' considera i danni di un governicchio (che lo costringerebbe a trattare su tutto con Fli), sarebbero piu' gravi di quelli che creerebbero le elezioni anticipate. Il premier, dunque, non ha dato 'numeri' ma e' convinto che il 14 dicembre prevarra' il senso di responsabilita' e considera solo un'extrema ratio il voto nell'attuale momento economico internazionale. Berlusconi avrebbe anche lasciato intendere che sarebbe pronto a lasciare palazzo Chigi.
Se voi ritenete - avrebbe detto - che per continuare la legislatura io dovrei fare un passo indietro, sono pronto a farlo, sarebbe stato il suo ragionamento. Un'ipotesi che i presenti non hanno voluto nemmeno prendere in considerazione: all'unanimita', infatti, raccontano, l'Ufficio di presidenza del partito gli ha chiesto di non mollare e di continuare a governare.
"Continuiamo a lavorare sui 5 punti sui quali abbiamo ottenuto la fiducia del Paese. Domani ci sara' il varo del Sud e martedi' ci sara' l'approvazione della riforma della giustizia", ha proseguito il Cavaliere.
"Noi andiamo avanti a lavorare", ha continuato il presidente del Consiglio, che ribadisce: "I ministri sono seriamente impegnati e stiamo facendo un grande lavoro. In politica estera stiamo ottenendo risultati eccezionali", aggiunge il premier. Al termine del vertice, Berlusconi è anche tornato sulla sua telefonata a Ballarò: "Ho guardato la tv tra il primo e secondo tempo della partita del Milan e mi sono trovato davanti ad un servizo mistificatorio sulla questione della spazzatura. Per questo ho telefonato a Ballarò".
Nel pomeriggio, poi, il presidente del Consiglio ha riunito l’ufficio di presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli: Si smarriranno questi finiani..., avrebbe detto così come raccontano alcuni parlamentari. E avrebbe aggiunto: sono montati su un treno guidato da Fini per fare la terza gamba della maggioranza e si sono ritrovati su un treno guidato da Bocchino, Granata e Briguglio per fare il terzo polo e forse allearsi con la sinistra.
Tornando poi alla fiducia, il Cavaliere si è detto convinto di avere i voti necessari alla Camera e al Senato per andare avanti, perche' considera i danni di un governicchio (che lo costringerebbe a trattare su tutto con Fli), sarebbero piu' gravi di quelli che creerebbero le elezioni anticipate. Il premier, dunque, non ha dato 'numeri' ma e' convinto che il 14 dicembre prevarra' il senso di responsabilita' e considera solo un'extrema ratio il voto nell'attuale momento economico internazionale. Berlusconi avrebbe anche lasciato intendere che sarebbe pronto a lasciare palazzo Chigi.
Se voi ritenete - avrebbe detto - che per continuare la legislatura io dovrei fare un passo indietro, sono pronto a farlo, sarebbe stato il suo ragionamento. Un'ipotesi che i presenti non hanno voluto nemmeno prendere in considerazione: all'unanimita', infatti, raccontano, l'Ufficio di presidenza del partito gli ha chiesto di non mollare e di continuare a governare.