"Nessun traguardo può esserci precluso, ogni obiettivo può essere raggiunto e abbiamo, lo dirò meglio domani, obiettivi ambiziosi". Gianfranco Fini apre con queste poche parole l'assemblea di Perugia che vede ufficialmente il varo di Futuro e libertà.
BOCCHINO: "E' FINITA LA SECONDA REPUBBLICA" - Per Italo Bocchino, capogruppo alla Camera dei finiani, "oggi è una giornata di grande svolta per la politica italiana. Tu- ha detto riferendosi a Fini- hai certificato la fine della prima Repubblica, oggi sei sempre tu a certificare il percorso fatto dal bipolarismo che si conclude in modo irreversibile. Sei stato protagonista della seconda Repubblica e sarai il protagonista principale della terza. Sul nome di Fini costruiremo il vero centrodestra. Questa gente ti chiede di costruire una nuova destra, come quella che c'è in Francia, Germania, Inghilterra. Devi avere coraggio, lo stesso coraggio che hai avuto quando hai osato alzare il dito contro una ingiustizia". Il presidente della Camera, chiude Bocchino "deve costruire una nuova opzione politica per l'Italia, veramente plurale".
MANIFESTO PER L'ITALIA - Tappa obbligata, quella di Perugia, dopo la nascita dei gruppi autonomi in Parlamento e il discorso di Mirabello, passaggio ineludibile prima della nascita di un vero e proprio partito. Dopo Fiuggi e il 'predellino', stavolta la nuova forza politica guidata da Fini nasce nel capoluogo umbro, location scelta da Italo Bocchino in tempi non sospetti per quella che doveva essere la kermesse di Generazione Italia e che è diventata di fatto il battesimo di Futuro e libertà.
Il 'manifesto per l'Italia' servirà da base programmatica, su quel testo si strutturerà nei prossimi mesi il partito. Il simbolo è già pronto, il gruppo parlamentare della Camera si è già allargato e quello di palazzo Madama potrebbe presto arricchirsi di nuovi senatori. Quanto alle due anime, toccherà al presidente della Camera tenere assieme falchi e colombe.
CICCHITTO: "SE FINI IN APERTO CONTRASTO, L'UNICA VIA E' IL VOTO" - "Ci auguriamo che Fini dia una risposta positiva e costruttiva ad una proposta positiva e costruttiva del presidente Berlusconi". E' quanto afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che aggiunge: "Se così non fosse e se si dovesse invece manifestare un aperto dissenso, ferme le prerogative del presidente della Repubblica, noi riteniamo che l'unica via sia quella delle urne".
MANIFESTO PER L'ITALIA - Tappa obbligata, quella di Perugia, dopo la nascita dei gruppi autonomi in Parlamento e il discorso di Mirabello, passaggio ineludibile prima della nascita di un vero e proprio partito. Dopo Fiuggi e il 'predellino', stavolta la nuova forza politica guidata da Fini nasce nel capoluogo umbro, location scelta da Italo Bocchino in tempi non sospetti per quella che doveva essere la kermesse di Generazione Italia e che è diventata di fatto il battesimo di Futuro e libertà.
Il 'manifesto per l'Italia' servirà da base programmatica, su quel testo si strutturerà nei prossimi mesi il partito. Il simbolo è già pronto, il gruppo parlamentare della Camera si è già allargato e quello di palazzo Madama potrebbe presto arricchirsi di nuovi senatori. Quanto alle due anime, toccherà al presidente della Camera tenere assieme falchi e colombe.
CICCHITTO: "SE FINI IN APERTO CONTRASTO, L'UNICA VIA E' IL VOTO" - "Ci auguriamo che Fini dia una risposta positiva e costruttiva ad una proposta positiva e costruttiva del presidente Berlusconi". E' quanto afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che aggiunge: "Se così non fosse e se si dovesse invece manifestare un aperto dissenso, ferme le prerogative del presidente della Repubblica, noi riteniamo che l'unica via sia quella delle urne".