Si è appena concluso il viaggio dell’on. Ricardo Merlo (Maie) in Venezuela; viaggio che lo ha visto impegnato in diversi incontri con le istituzioni italiane e locali e con la collettività.Merlo ha incontrato l’ambasciatore, Luigi Maccotta, ed il Console, Generale Giovanni Davoli, che lo hanno aggiornato sulla situazione politica, economica e sociale del Paese e sui problemi che la nostra collettività si trova ad affrontare: in particolare, sequestri, espropri e i ben noti tagli all’assistenza sociale.Del gravissimo problema dei sequestri, di cui si era anche occupato con una interrogazione presentata lo scorso febbraio, Merlo ha parlato anche con Giuseppe Scrima, esperto antisequestro dell’Ambasciata. Scrima ha illustrato le numerose problematiche della sua funzione al deputato del MAIE, che ha così commentato: "tutto il Paese soffre di enormi problemi di sicurezza, ma gli italiani sono particolarmente esposti, e non si dispone di strumenti sufficienti a proteggere i nostri connazionali dalla criminalità. Scrima mi ha confermato che gli italiani spesso sono intimoriti dai criminali e non denunciano tutti i casi di rapimento".
Il lavoro dell’esperto antisequestri dell’Ambasciata – ha aggiunto Merlo – è di grande responsabilità ma purtroppo viene affidato ad un unica persona, con incarico rinnovato ogni 6 mesi. Sarebbe opportuno almeno raddoppiare il personale assegnato a questa funzione, prolungandone la durata, per consentire un migliore utilizzo di questo strumento che, sebbene non sia la soluzione, comunque rappresenta un aiuto per i nostri connazionali". Un altro degli assilli degli italiani è quello degli espropri: "il Governo italiano - ha detto in proposito il deputato – si occupa solo di proteggere gli investimenti di 2-3 grandi aziende italiane e si è dimenticato dei tantissimi piccoli e medi imprenditori italiani che sono esposti al rischio continuo di espropri. La nostra collettività si è sentita presa in giro dal ministro Frattini che ha promesso interventi presso il Governo venezuelano, senza poi far seguire alle parole fatti concreti - ha detto il deputato italo sudamericano. Ha poi anticipato - Gliene chiederò conto in una interrogazione che presenterò al mio ritorno in Italia".Affrontando poi la questione spinosa dei tagli all’assistenza sociale, Merlo - che si è detto "molto preoccupato", anche in considerazione del fatto che entro la fine dell’anno circa 800 italiani si ritroveranno senza copertura - ha ribadito la necessità di un radicale cambiamento di punto di vista: "finora l’Italia ci ha considerato solo un costo. Oggi è indispensabile far capire all’Italia che le comunità all’estero rappresentano un’enorme ricchezza. L’Italia ha più bisogno di noi, che noi di lei. Se riusciremo a cambiare quest’ottica, potremo chiedere per i nostri anziani l’assistenza sanitaria". A Caracas c’è stato l’incontro con i deputati Elvis Amoroso, presidente del "Gruppo Parlamentare di Amicizia Venezuela-Italia", e Darios Vivas, vicepresidente dell’AN. "È stato un incontro molto costruttivo – ha riferito Merlo – perché ho avuto modo di esporre loro chiaramente le preoccupazioni della nostra collettività in materia espropri, ma anche in materia di pensioni, che i nostri anziani ricevono severamente ridotte a causa del sistema di controllo del cambio. I parlamentari venezuelani - ha concluso il deputato del MAIE - si sono mostrati sensibili alla problematica dei nostri 7000 pensionati e si sono impegnati di incontrarsi con i patronati e il presidente del Comites Michele Buscemi per trovare delle soluzioni. Inoltre, mi hanno già manifestato la volontà di venire a Roma per uno scambio istituzionale".Merlo ha concluso la sua visita in Venezuela incontrando la collettività italiana e il presidente del Comites della città di Maracaibo, Cono Sierbo, accompagnato dal presidente del Comites di Caracas Buscemi.