Reduce da un breve periodo di vacanza a Stromboli, Giorgio Napolitano non nasconde la propria preoccupazione per il clima di "polemiche e contrapposizioni" che sta caratterizzando il confronto politico di queste settimane. Il presidente della Repubblica ne ha parlato in un'intervista pubblicata da 'l'Unità.
"Ho trascorso otto giorni di riposo come si possono trascorrere qui a Stromboli - afferma il presidente della Repubblica nel tracciare un breve bilancio della sua permanenza nell'isola - un luogo di straordinario incanto e distacco, sempre accogliente e discreto. Ma ciò non toglie che mi sia sentito e mi senta molto inquieto per le vicende politiche di queste due settimane e per le loro implicazioni istituzionali".
"Ci sono in Italia - osserva il presidente della Repubblica nell'intervista all''Unità - segni recenti, positivi e incoraggianti, di ripresa produttiva, di ritorno alla crescita pur se il quadro mondiale resta critico: occorre però consolidarli e rafforzarli e far fronte alle tante difficoltà e incognite che restano, farvi fronte con visioni politiche e azioni di governo adeguate e coerenti. Ma, chiedo, se invece si va verso un vuoto politico e verso un durissimo scontro elettorale quali possono essere le conseguenze per il paese?".
E' da questo rischio, aggiunge Napolitano, che "dovrebbe partire la riflessione di tutte le forze politiche". Ma lo scontro aperto all'interno della maggioranza le sembra che tenga conto delle conseguenze, domanda la giornalista Marcella Ciarnelli. "Certo - ribatte il presidente - si è aperto un serio conflitto politico dentro la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni del 2008 e quindi dentro la maggioranza di governo".
Napolitano invita poi a mettere fine alla campagna di scontro politico-mediatico che ha coinvolto Gianfranco Fini. "Ho sempre ritenuto che nessun contrasto politico debba investire impropriamente la vita delle istituzioni. Perciò - afferma Napolitano - è ora che cessi una campagna gravemente destabilizzante sul piano istituzionale qual è quella volta a delegittimare il presidente di un ramo del Parlamento e la stessa funzione essenziale che egli è chiamato a assolvere per la continuità dell'attività legislativa".
"Questo è il momento di abbassare i toni - conclude Napolitano -, di compiere uno sforzo di responsabile ponderazione tra le esigenze della chiarezza politica e quelle della continuità della vita istituzionale, guardando al Paese che ha bisogno di risposte ai propri problemi anziché di rese di conti e di annunci minacciosi nell'arena politica cui non consegua alcuna prospettiva generatrice di fiducia
"Ho trascorso otto giorni di riposo come si possono trascorrere qui a Stromboli - afferma il presidente della Repubblica nel tracciare un breve bilancio della sua permanenza nell'isola - un luogo di straordinario incanto e distacco, sempre accogliente e discreto. Ma ciò non toglie che mi sia sentito e mi senta molto inquieto per le vicende politiche di queste due settimane e per le loro implicazioni istituzionali".
"Ci sono in Italia - osserva il presidente della Repubblica nell'intervista all''Unità - segni recenti, positivi e incoraggianti, di ripresa produttiva, di ritorno alla crescita pur se il quadro mondiale resta critico: occorre però consolidarli e rafforzarli e far fronte alle tante difficoltà e incognite che restano, farvi fronte con visioni politiche e azioni di governo adeguate e coerenti. Ma, chiedo, se invece si va verso un vuoto politico e verso un durissimo scontro elettorale quali possono essere le conseguenze per il paese?".
E' da questo rischio, aggiunge Napolitano, che "dovrebbe partire la riflessione di tutte le forze politiche". Ma lo scontro aperto all'interno della maggioranza le sembra che tenga conto delle conseguenze, domanda la giornalista Marcella Ciarnelli. "Certo - ribatte il presidente - si è aperto un serio conflitto politico dentro la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni del 2008 e quindi dentro la maggioranza di governo".
Napolitano invita poi a mettere fine alla campagna di scontro politico-mediatico che ha coinvolto Gianfranco Fini. "Ho sempre ritenuto che nessun contrasto politico debba investire impropriamente la vita delle istituzioni. Perciò - afferma Napolitano - è ora che cessi una campagna gravemente destabilizzante sul piano istituzionale qual è quella volta a delegittimare il presidente di un ramo del Parlamento e la stessa funzione essenziale che egli è chiamato a assolvere per la continuità dell'attività legislativa".
"Questo è il momento di abbassare i toni - conclude Napolitano -, di compiere uno sforzo di responsabile ponderazione tra le esigenze della chiarezza politica e quelle della continuità della vita istituzionale, guardando al Paese che ha bisogno di risposte ai propri problemi anziché di rese di conti e di annunci minacciosi nell'arena politica cui non consegua alcuna prospettiva generatrice di fiducia