I dati di luglio sulla cassa integrazione accentuano un dato già emerso nei mesi scorsi: in alcune aziende la crisi rischia di essere strutturale e permane la debolezza del sistema delle piccole e medie imprese.
La crescita della cassa integrazione straordinaria, e l’ancora troppo elevato dato sulla cassa in deroga, deve spingere Governo e Regioni ad articolare nuovi interventi sia per sostenere la crescita sia per accompagnare gli oltre 650 mila lavoratori dipendenti delle aziende in crisi verso il rientro nell’impresa o nella ricollocazione in nuove attività.
Desta preoccupazione, infine, il dato relativo ai molti lavoratori in mobilità che, a causa di un articolo poco chiaro presente nella Manovra economica e relativo alla questione del ritardato pensionamento, rischieranno di non ricevere né l’indennità di mobilità né la pensione per un anno. Provvedimento che la UIL più volte ha chiesto di modificare.
La crescita della cassa integrazione straordinaria, e l’ancora troppo elevato dato sulla cassa in deroga, deve spingere Governo e Regioni ad articolare nuovi interventi sia per sostenere la crescita sia per accompagnare gli oltre 650 mila lavoratori dipendenti delle aziende in crisi verso il rientro nell’impresa o nella ricollocazione in nuove attività.
Desta preoccupazione, infine, il dato relativo ai molti lavoratori in mobilità che, a causa di un articolo poco chiaro presente nella Manovra economica e relativo alla questione del ritardato pensionamento, rischieranno di non ricevere né l’indennità di mobilità né la pensione per un anno. Provvedimento che la UIL più volte ha chiesto di modificare.