ROMA- “Stanno trascinando il Paese nel baratro di un’instabilita’ che rischia di destabilizzare la tenuta democratica. Si respira un clima tale che si fa concreto il pericolo di derive golpiste o di ritorno a vecchie strategie, come quella della tensione anni ‘70". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato Idv e responsabile giustizia del partito, il quale spiega che "la maggioranza (ormai solo formale) e i finiani sono impegnati infatti in una contesa politica che va avanti a colpi di dossieraggio, addirittura minacciato come un deterrente, nel tentativo di uccidersi a vicenda".
De Magistris sottolinea che "in questa resa dei conti sono trascinate anche le istituzioni, considerate da Berlusconi come sua proprieta’ da usare nella guerra politica personale. Siamo, poi, al trionfo della democrazia plebiscitaria che cancella gli equilibri costituzionali, con un ministro –Frattini- che parla addirittura di ‘costituzione materiale’ in contrapposizione spudorata con quella esistente. Irresponsabilmente, da Cicchitto allo stesso premier, non si ha nessuna remora ad evocare il golpe, paventando moti di piazza per contestare possibili governi di transizione capaci, magari, di attuare una riforma elettorale e del conflitto di interessi".
De Magistris conclude: "La vigilanza democratica deve essere dunque altissima e il centrosinistra –IdV, Pd, Sel, Federazione della sinistra e movimenti- deve impegnarsi nel tentativo di ritrovare un’unita’ che appare oggi vitale in vista di possibili governi a tempo ma soprattutto delle future elezioni”.
De Magistris conclude: "La vigilanza democratica deve essere dunque altissima e il centrosinistra –IdV, Pd, Sel, Federazione della sinistra e movimenti- deve impegnarsi nel tentativo di ritrovare un’unita’ che appare oggi vitale in vista di possibili governi a tempo ma soprattutto delle future elezioni”.